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Il Terremoto a Castelli

di Christian Francia
3 minuti

"Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini" . Quello che non hanno fatto i barbari, lo hanno fatto i Barberini. Questa frase è rimasta nota dalla Roma del '600, quando i cittadini lamentavano che i danni procurati alla città eterna dalla famiglia Barberini fossero addirittura maggiori di quelli causati da un'invasione barbarica. Allo stesso modo, oggi, può argomentarsi con riferimento al Comune di Castelli ed al suo sindaco Enzo De Rosa, le cui azioni sembrerebbero più dannose - per il paese - di un'invasione barbarica.
Castelli, come è noto, ha subito gravi danni dal terremoto del 2009 ed è ricompreso fra quelli del cratere.
L'ex sindaco Di Flavio, con la sua amministrazione, aveva messo in campo una convenzione con la Facoltà di Architettura dell'Università di Pescara onde elaborare in breve tempo il Piano della Ricostruzione, strumento fondamentale per autorizzare l'avvio di tutti i cantieri (sia per gli edifici pubblici che privati).
 Inoltre, Di Flavio aveva avviato altra convenzione con il Consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni (Cineas) e la rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica (ReLUIS).
Tali convenzioni avrebbero condotto alla più rapida abbreviazione dei tempi per la ricostruzione, con l'ausilio degli Enti più qualificati per le attività da intraprendere.
Lo scorso maggio è stato eletto sindaco Enzo De Rosa. Sin da subito il nuovo sindaco, lungi dal proseguire il percorso tracciato dal predecessore, ha ritenuto di dover revocare entrambe le convenzioni accampando motivazioni di maggiore celerità, ragioni che sono clamorosamente smentite dai fatti: Castelli è il Comune del cratere che si trova più indietro nelle procedure amministrative propedeutiche alla ricostruzione, situazione che oltre ai ritardi potrebbe anche provocare la perdita di finanziamenti (che non sono illimitati).
Ma l'azione più apparentemente strana messa in campo da De Rosa è stata l'aver affidato tutta la gestione degli appalti per la ricostruzione all'ATER di Teramo.
Non occorre un indovino per immaginare la ragione: De Rosa è molto legato al senatore Paolo Tancredi, che ha quale suo fido scudiero Marco Pierangeli, nominato Amministratore Unico proprio dell'ATER di Teramo.
Sembrerebbe che ciò che si vuole, in pratica, sia l'avere in pugno l'intero potere di appaltare gli ingenti lavori che dovranno essere avviati.
 Gli effetti non tarderanno a manifestarsi: intanto si è determinato un notevole ritardo che non appare facile poter colmare, in secondo luogo sembra difficile poter dimostrare che sia la  Facoltà di Architettura dell'Università D'Annunzio, sia la Filiera Cineas ReLUIS siano meno qualificate dell'ATER di Teramo nel poter gestire al meglio le complesse fasi ricostruttive, preso anche atto che l'ATER non sembra possedere nè le competenze tecniche nè quelle amministrative per poter fare fronte alle necessità.
Ciò che appare chiaro è come De Rosa, per fini che hanno molto di politico ma pochissimo di attaccamento al proprio paese, abbia messo in campo decisioni a dir poco spericolate, che debbono preoccupare molto tutti i cittadini.
Tali considerazioni sono solo la sintesi di quanto ampiamente argomentato in tal senso – in un apposito incontro svoltosi a Castelli sabato scorso – dai consiglieri regionali Di Pangrazio, Di Luca e Costantini, oltre che da sindaci ed amministratori dei comuni montani del teramano.
Sarà un'impressione, ma De Rosa sembra rivelarsi per Castelli un secondo sisma, più silenzioso, ma dannoso forse quanto il primo.

 

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Commenti

...visto quello che il pdl ha fatto a L'Aquila...tremo. che gli abitanti di Castelli insorgano, e subito! Che lo prendano per le palle al sindaco e chiedano spiegazioni.
caro signor Camillo, fa confusione, a L'Aquila l'amministrazione che non riesce a produrre il piano di ricostruzione è di sinistra e il Sindaco Cialente è del Pd.
Giancà, sottoponomi a censura, se necessario correggi, rendi il commento non querelabile, ma per favore non mi censurarmi. Il mio giudizio i miei conterranei lo debbono conoscere. Grazie! Buon lavoro e buona giornata a te e i tuoi collaboratori. Siete in gamba, vorrei, se potessi, moltiplicarvi.
Caro sindaco di Castelli, svegliati la matttina e aggiornati. Lo sapevi che giorno 8 di questo mese è la data ultima entro cui i Consigli comunali dei 26 comuni soci del BIM Vomano-Tordino devono esprimersi per decidere se cancellare il Consorzio quale "ENTE INUTILE" ?. Tutto questo ai sensi della legge 3 agosto 2011, n. 25. La conosci questa legge? Se il Comune non si esprime vuol dire che preferisce lasciare le cose come stanno. Cioè mantenere in piedi il Consorzio. Ma perchè i comuni non dovrebbero esprimersi visto che le risorse che oggi vengono incamerate dal BIM potrebbero entrare direttamente nelle povere casse comunali?. Lo sai quanto esborsa Castelli annualmente per mantenere in piedi il BacinioImbrifero Montano Vomano-Tordino (BIM) o comunemente detto ente inutile? Te lo dico io: € 109.562,86. Hai provveduto a convocare il tuo Consiglio? Ti sei ricordato? Penso di si, d'altronde hai buoni collaboratori, hai fatto una bella squadra. Ah dimenticavo, se ti è sfuggito a te, non sarà sfuggito sicuramente al tuo braccio destro "lu vaccaro" vice sindaco. Peccato, se i Consorzi vengono cancellati che figura ci fai con Cardone padre? Non ci hai ficcato il figlio? O mi sbaglio. Correggimi se mi sbaglio.
Sono il Sindaco di Castelli e non rispondo a sproloqui pubblici specie se provengono da fonti anonime. Il vostro redattore più che informare nell'articolo ed in altri passati si è rivela un semplice detrattore interessato. Per tutti i riferimenti del caso, ogni vostro lettore potrà avere conoscere di tutto lo status quo, relativo al terremoto, sul sito Facebook "Castelli non deve morire" e sul personale "Enzo De Rosa". Vorrei solo fare una domanda: <>. Grazie. Egregio direttore quando avrò qualche notizia valida e non di dileggio, la inviterò a farmi un intervento. Saluti da Enzo De Rosa
Mi scusi l'ignoranza Sindaco (se veramente chi scrive è il Sindaco).. ma da cittadino non di Castelli mi sorge spontaneo domandare da quando la comunicazione istituzionale si espleta sulle pagine di Facebook....

 Ha ragione Piergiorgio. Bisognerebbe tenersi un po' più alto. Comunque per tranquillizzarti preciso che non volevo comunicare nulla di specificatamente istituzionale ma, tramite il Direttore della testata di “Iduepunti”, procedere ad un freno alle insipienze che si leggono sia lì che su Facebook. Ho l'occasione comunque per far rimarcare che è stata censurata la mia domanda ridotta a zero tra virgolette. La ripropongo: Come mai si parla solo del Comune di Castelli tra i paese terremotati e specie del teramano? Tutti sanno infine che il livello del procedere del nostro Comune dipende in primo luogo dalle inefficienze e incapacità del passato che si sono prodotte in più di due anni le quali hanno prodotte due danni: 1) Il prolungamento inesorabile dei tempi debiti, 2) La mancanza al 30 Giugno della Convenzione approvata per il Piano, 3) L’approntamento di una Convenzione fatta con superficialità e mancanza di senso amministrativo che poteva relegare il nostro paese al disastro per inadeguatezza del Piano che si sarebbe andato a fare, alla sua prevedibile approssimazione e alla conseguente impossibilità materiale a procedere. La ricorrenza ad altra azione era quindi nei fatti e non sconfessabile. Nonostante ciò le nostre procedure vengono ormai indicate unanimemente di primo livello e anche copiate via via dagli altri Comuni. Per la cronaca si precisa che il Comune di Castelli con la Delibera di G.M. n. 73 del 19 novembre 2011 e quindi in linea con i primi comuni dell’intero cratere e primo Comune teramano, procedette ad annullare la Convenzione con la filiera Reluis-Cineas, per manifesta incapacità, indirizzando le pratiche da istruttoriare ad un proprio Ufficio comunale con l’aiuto dei tecnici dell’Ater di Teramo. Oggi l’Ufficio è partito e si può iniziare con la ricostruzione fuori perimetro che coinvolge cinque grandi aggregati e tutte le case e piccoli aggregati sparsi. Peccato per chi ha già le pratiche affidate alla filiera Reluis-Cineas, dalla quale non le possiamo avere indietro e che pertanto chissà quanto tempo dovranno ancora aspettare chissà quanto. Pensate che il primo comune, quello di Cugnoli (Pe) lo fece addirittura il 16 Febbraio 2011, dopo arrivò Castelli nel novembre 2011 e poi nel 2012, dopo la catastrofe della CINEAS, il famoso Consorzio Universitario interplanetario, di cui si parla, sono seguiti tutti gli altri e buon ultimo anche il Comune dell’Aquila. Andate a leggere in questi due link. * http://www.6aprile.it/featured/2011/02/16/ricostruzione-cugnoli-rinunci…- fintecn-reluis-cineas.html * http://www.mpl.it/?p=14652 A buon intenditori poche parole. Anche la struttura che si occuperà del Piano di Ricostruzione, che praticamente abbiamo già creato e che per comodità e rischio loro già stanno lavorando alla redazione del Piano, è composta da varie figure, ognuna per la propria specificità e professionalità. Anche questo modello è poi stato ripreso da tanti altri Comuni che ne hanno compreso modi, temporalità e bontà. Ciò in otto mesi, quando la precedente Amministrazione Comunale non riuscì a cavare un buco dal ragno in più di due anni. Salutissimi. Enzo De Rosa

Al solito il Sindaco di Castelli perde una buona occasione per riflettere e rendersi conto dei guasti che ha prodotto con la sua “azione” amministrativa. Difatti nella sua perniciosa “visione” della ricostruzione a Castelli in data 30.06.2011 (quindi non appena ad 1 mese dal suo insediamento) ha provveduto con delibera di consiglio comunale n. 23 a revocare i rapporti con la filiera istituzionale Fintecna-Cineas-Reluis che fino ad allora aveva assicurato al Comune di Castelli tutte le attività di istruttoria tecnico-economica delle richieste di contributo per la riparazione dei danni conseguenti al sisma del 6 aprile. Ed in quella stessa delibera, fissava l’indirizzo di affidare tali attività di supporto all’Ufficio Sisma del Comune di Castelli all’ATER di Teramo, senza costi a carico dell’Amministrazione Comunale, in quanto l’ATER in possesso, a suo giudizio, delle idonee e qualificate strutture tecnico-amministrative che avrebbero di certo assicurato speditezza e qualificata valutazione. In quella sede in Consiglio Comunale la minoranza fece notare, senza alcuna considerazione da parte del Sindaco De Rosa e della sua maggioranza, quanto fosse dannosa la revoca di servirsi del supporto del Consorzio Fintecna-Cineas-Reluis, in quanto lo stesso aveva tutte le caratteristiche di competenza, capacità professionali (aderiscono al consorzio quasi tutte le università italiane) e soprattutto indipendenza politica necessarie per assicurare giudizi imparziali e tecnicamente di livello. Solamente in data 15.11.2011, con delibera di giunta comunale n. 73 il Sindaco De Rosa ha approvato, sulla base di quell’indirizzo iniziale, uno schema di convenzione per l’affidamento di servizi all’ATER di Teramo, che ad oggi non è stato ancora firmato, come confermato sulla stampa dallo stesso Presidente Commissario dell’ATER Dott. Pierangeli Marco e al di là dei suoi ormai noti proclami, ad oggi non è ancora in vigore! Neanche dopo lo sbandierato ai quattro venti incontro avutosi alla fine di Febbraio a L’Aquila tra il Sindaco, l’Università e l’ATER davanti al Commissario per la Ricostruzione Governatore dell’Abruzzo Dott. Giovanni Chiodi! A Castelli dal 30.06.2011 tutte le istruttorie per la valutazione delle richieste di contributo per le riparazioni post-sisma, sono tutte ferme. Altro che sfortunati i cittadini che avevano avviato le pratiche con il consorzio Fintecna-Cineas-Reluis. Ad oggi a Castelli 10 mesi di NULLA sul fronte ricostruzione. E piace in questo contesto sottolineare come il Sindaco De Rosa anziché preoccuparsi di quanto non fatto da lui, si lancia pure in giudizi sommari sulla filiera definendola “manifestamente incapace”. Complimenti! Così come lo stesso incontro con il Commissario Chiodi ha definitivamente CERTIFICATO un ritardo di 10 mesi nella redazione del piano di ricostruzione ascrivibile alla scellerata condotta della sua amministrazione . Difatti il Sindaco, oggi è costretto a tornare sui suoi passi per affidare nuovamente all’Università “G.D’Annunzio” di Chieti, facoltà di Architettura di Pescara, l’incarico della progettazione del piano di ricostruzione per il centro storico di Castelli, così come aveva fatto l’amministrazione che lo ha preceduto. Lui, ignaro dell’importanza di una tale scelta, aveva provveduto a revocare la delibera di consiglio comunale n. 1 del 15.03.2011, che fissava gli indirizzi per la stipula della convenzione di incarico con la Facoltà di Architettura di Pescara, in attesa della approvazione del capitolato speciale di appalto da parte della Struttura Tecnica di Missione per la successiva firma congiunta. Quest’ultima approvazione avvenuta a fine giugno 2011, data da cui poteva partire ufficialmente la fase di progettazione con tempi fissati in 210 giorni lavorativi per la consegna definitiva del piano. Piano che oggi a distanza di 10 mesi il comune di Castelli avrebbe messo da tempo a disposizione dei Consorzi per la redazione dei progetti edilizi. Mentre ad oggi con c’è che il NULLA! Ma è ancor più grottesco lo scenario, se si pensa come lo stesso Sindaco per deridere chi lo aveva preceduto, sempre sui blog FB da lui citati, alla notizia del crollo di una parte del tetto del nuovo polo della facoltà di architettura di Pescara a causa delle abbondanti nevicate scriveva ad un informatore il suo pensiero sull’Università G. D’Annunzio:” …La notizia la conoscevo. non l’ho voluta divulgare per diplomazia. E’ il massimo. Hai presente i vari concenzo della qualunque, i vari Faiani, la tua Pitagora che di numeri non ci azzecca.? Questa è la riprova della loro debolezza mentale e professionale. Vediamo se è possibile creare un’alternativa veramente propositiva e realizzatrice…..” . Ed oggi al contrario torna a servirsi dell’Università! Che coerenza! che grande capacità amministrativa! Perché allora tutto questo ritardo? Perché con molta più serenità non ammette la castroneria commessa sulla pelle dei cittadini e comincia a lavorare seriamente se ne è capace? Perché continua sbandierare cose non fatte? Errare è umano, persevare è……….