Terza puntata della fiction intitolata “Inconferibili e incompatibili”, dopo quelle esilaranti dedicate ad Enrico Mazzarelli e a Flaviano Montebello, che hanno avuto un enorme successo di pubblico e di critica.
Riprendiamo l’analisi del D.Lgs. n. 39, approvato l’8 aprile 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19 aprile ed entrato in vigore il 4 maggio senza che nessuno (meno che mai i partiti di opposizione) inizi ad emettere un fiato in merito.
La notizia è clamorosa e colpisce duramente il recordman di incarichi pubblici: Maurizio Brucchi, alias “il Triplete”, alias Dr. Jekyll Dirigente medico senologo, alias Mr. Hyde Sindaco di Teramo, alias Commissario “ad acta” dell’Autorità d’Ambito dei rifiuti di Teramo, è dichiaratamente e incontrovertibilmente INCOMPATIBILE!
Noooooooooooooooooooooooooooooooo…….. (boato di disappunto dei cittadini che lo amano sperticatamente).
Andiamo ai fatti. Abbiamo già scritto che Brucchi svolge un triplo lavoro e percepisce un triplo stipendio (http://www.iduepunti.it/francia/10_maggio_2013/brucchi-realizza-il-%E2%80%9Ctriplete%E2%80%9D). Tralasciamo per adesso il terzo incarico da “rifiutologo”. L’incompatibilità si riferisce ai due principali: quello di Dirigente medico responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Senologia presso la ASL di Teramo (per il quale ha percepito nel 2012 uno stipendio di € 75.284,47) e quello di Sindaco di Teramo (per il quale ha percepito nel 2012 una indennità di carica di € 27.052,08).
L’uomo da circa € 150.000 annui di stipendio viene brutalmente stigmatizzato dal D.Lgs. n. 39/2013 il quale, fra i numerosi casi di inconferibilità e incompatibilità di incarichi pubblici, per quanto concerne la situazione di Maurizio Brucchi prescrive che:
– “Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni e negli enti pubblici di livello sia regionale che provinciale o comunale, sono incompatibili con la carica di componente della giunta di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti avente la medesima popolazione della medesima regione o parte di essa” (art. 12 commi 3 lettera b) e 4 lettera b);
– “Il responsabile del piano anticorruzione di ciascuna amministrazione pubblica contesta all’interessato l’esistenza o l’insorgere delle situazioni di inconferibilità o incompatibilità di cui al presente decreto” (art. 15 comma 1);
– “Lo svolgimento degli incarichi di cui al presente decreto in una delle situazioni di incompatibilità di cui ai capi V e VI comporta la decadenza dall’incarico e la risoluzione del relativo contratto, di lavoro subordinato o autonomo, decorso il termine perentorio di quindici giorni dalla contestazione all’interessato, da parte del responsabile di cui all’articolo 15, dell’insorgere della causa di incompatibilità” (art. 19 comma 1).
Orbene, essendo Maurizio Brucchi Sindaco di Teramo (e quindi componente della Giunta di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti) dall’8 giugno 2009 e al contempo Dirigente medico della pubblica amministrazione (ASL di Teramo), se ne evince che dal 4 maggio 2013 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 39) egli è che in situazione di incompatibilità per il doppio ruolo rivestito (di cui al citato art. 12 commi 3 lettera b) e 4 lettera b).
Per tali motivi, dovremmo dedurre come dovrebbe già essergli stata contestata dai responsabili del piano anticorruzione sia della ASL che del Comune di Teramo – ai sensi degli articoli sopra citati – l’insorgenza dell’impedimento a ricoprire il doppio ruolo, con gli effetti decadenziali che (come sopra esposto) ne conseguono.
Ma c’è di più. La specifica problematica è già stata fatta oggetto di numerose richieste di parere indirizzate alla CIVIT (Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle Amministrazioni Pubbliche, nonché Autorità Nazionale Anticorruzione).
In particolare, la CIVIT si è molto chiaramente espressa con la delibera n. 58 di lunedì scorso 15 luglio 2013 (http://www.civit.it/?p=9054), sancendo:
– l’immediata applicabilità delle norme del D.Lgs. n. 39/2013 ai casi di sopravvenuta incompatibilità (“incidenza delle disposizioni in tema di inconferibilità e incompatibilità sugli incarichi in corso alla data di entrata in vigore del d.lgs. n. 39/2013. La Commissione, sul punto, conclude nel senso che la nuova disciplina è di immediata applicazione e cioè che gli incarichi e le cariche disciplinati dal d.lgs. n. 39/2013 comportano l’espletamento di funzioni e poteri che si protraggono nel tempo e, trattandosi di un rapporto di durata, dunque, il fatto che l’origine dell’incarico si situa in un momento anteriore non può giustificare il perdurare nel tempo di una situazione di contrasto con la norma, seppur sopravvenuta a causa del mutamento della normativa”);
– la palese incompatibilità dei dirigenti di strutture semplici a valenza dipartimentale quale è certamente il Dr. Brucchi (“per i dirigenti di strutture semplici non inserite in strutture complesse deve concludersi per la applicabilità della disciplina in esame. Per i dirigenti che dirigono strutture semplici inserite in strutture complesse la disciplina non è applicabile tranne il caso in cui, tenuto conto delle norme regolamentari e degli atti aziendali (art. 3, co. 1 bis e art. 15, d.lgs. n. 502/1992), al dirigente di struttura semplice sia riconosciuta, anche se in misura minore, significativa autonomia gestionale e amministrativa”).
Infatti, come riportato dal quotidiano Il Centro (http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/12/16/news/asl-teramo-il-piano-di-varrassi-promuove-il-sindaco-brucchi-1.5004920), almeno dal 16 dicembre 2011 Brucchi è Responsabile/Direttore dell’Unità Semplice a Valenza Dipartimentale denominata Senologia.
In tale articolo, titolato: “Asl Teramo, il piano di Varrassi promuove il sindaco Brucchi” e sottotitolato: “Il servizio di senologia diventa unità dipartimentale. Il sindaco: «Non commento»”, si riporta testualmente: “Appena varato, l’atto aziendale della Asl firmato dal manager Giustino Varrassi fa già discutere. E, come sempre accade in questi casi, l’appartenenza politica fa la differenza tra i pro e i contro. (…) salta all’occhio la promozione ad unità semplice a valenza dipartimentale del servizio di senologia del Mazzini, diretto dal sindaco Maurizio Brucchi, fino a ieri unità operativa semplice. I maliziosi vi coglieranno un esempio di favore politico (…). Da Asl e Regione si replica che la promozione di senologia è un riconoscimento dovuto ai grossi numeri realizzati dal servizio. (…) Proprio Brucchi, nella sua veste di presidente del comitato ristretto dei sindaci Asl, commenta così l’atto aziendale, premettendo un «no comment» su senologia. «Noi sindaci l’abbiamo condiviso con Varrassi. È un atto che rispetto ai precedenti ha un’impronta, contiene scelte con un senso logico”.
Eh si, comprendiamo benissimo il senso logico. Ma comprendiamo molto bene anche il senso logico della legge che inchioda Brucchi alla sua incompatibilità.
E lo comprendiamo così bene da aver letto minuziosamente la deliberazione n. 71/2011, che è l’atto generale di organizzazione aziendale della ASL di Teramo (http://www.aslteramo.it/codice_disciplinare_circolari_regolamenti/Organizzazione%20Provvisoria%20Azienda.pdf), deliberazione nella quale si precisa in particolare come: a) “il modello dipartimentale è quello ordinario per l’organizzazione delle attività dell’azienda”; b) “l’attivazione in struttura semplice a valenza dipartimentale costituisce soluzione che conservi i caratteri di autonomia gestionale ed organizzativa della struttura”.
Esattamente il caso per il quale la CIVIT profila la conclamata incompatibilità in capo “al dirigente di struttura semplice (al quale) sia riconosciuta, anche se in misura minore, significativa autonomia gestionale e amministrativa”.
Come direbbe Crozza/Briatore, caro Maurizio Brucchi: sei fuori!
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