Anche l'assessore regionale ai trasporti Giandonato Morra è entrato nell'esclusivo club presieduto dal collega Di Dalmazio, quello dei parolai.
Non è sufficiente essere un politico per farvi parte, bisogna creare uno iato incolmabile fra le parole e i fatti.
Sono oramai tre anni che sentiamo Morra ripeterci ossessivamente cosa si deve fare per migliorare la situazione dei trasporti pubblici locali, che quanto alle ferrovie fa schifo e quanto alle infrastrutture fa pena.
L'Abruzzo sembra tornato indietro di un secolo, eppure l'assessore non se ne accorge.
D'altronde, il difetto che allontana Morra dalla comprensione del disagio, premessa fondamentale per spronare il miglioramento, è che chi sta a pancia piena non pensa a chi la pancia ce l'ha vuota.
Chiuso nella sua auto blu, Morra non percepisce i problemi che la popolazione avverte quotidianamente.
Oggi un teramano di Colleparco si lamentava del fatto che, pur avendo due figli in età scolastica, non ha diritto alla tariffa agevolata del tram per consentire loro di recarsi nelle rispettive scuole, mentre gli studenti universitari ce l'hanno. Sono problemi economici non irrilevanti.
Invece Morra ci intrattiene con frasi ad effetto: "Il potenziamento delle infrastrutture è basilare per lo sviluppo delle aree industriali ed economiche della nostra regione"; oppure "la strategicità del trasporto merci".
Ma la specialità è invocare il Dio FAS (Fondo per le Aree Sottoutilizzate), il cui solo nome manda in sollucchero l'uditorio. FAS è come il paese dei balocchi nella favola di Pinocchio, il luogo dove i soldi hanno poteri taumaturgici: "Dodici milioni di euro sono stati destinati a beneficio della Ferrovia Adriatico Sangritana". Applausi. "Otto milioni di euro serviranno per sviluppare la rete dell'intermodalità". Ovazione. "Ma sottolineerei i cento milioni di euro previsti per il miglioramento della rete ferroviaria aquilana". Standing ovation.
E per giunta il Dio FAS – secondo Morra – ci benedice prima di tutte le altre regioni italiane.
Che culo. Solo una domanda: ma a quando tutto questo?
Non che io abbia fretta, ma il genitore di Colleparco continua a pagare la tariffa piena per i suoi due figli mentre Morra si esercita sulla "intermodalità".
Inoltre mi consta che fra due mesi, per effetto della manovra 2011, si abbatterà un drastico taglio statale ai fondi del trasporto pubblico locale.
Ragione di più per fare l'unica cosa che poteva essere fatta non solo senza costi, ma con notevoli risparmi strutturali: la legge di fusione delle tre società di trasporti abruzzesi. Annunciata e promessa, il relativo disegno di legge giace nel silenzio.
Eppure secondo alcuni calcoli potrebbe far risparmiare almeno sette milioni di euro.
Ma tagliare le poltrone non è mai facile, e Morra non è proprio un cuor di leone.
Meglio invocare il Dio FAS, che somiglia sempre più all'araba fenice: che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa.
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...potenziamento delle infrastrutture è basilare per lo sviluppo delle aree industriali ed economiche... ...strategicità del trasporto merci... ...Vota, Vota Antonio La Trippa... Eccolo, il pdl. Presto servito. Frasi, slogan, inni, proclami, contratti. Alla fine però. tutti, ma proprio tutti, piangono per i soldi...che non ci sono. Succede da sempre, mo poi c'è la crisi che è una scusa ancora più efficace. Chiedo spiegazioni al sig Morra, cosa vogliono dire le frasi che dice? Lui non lo sa... ." ...cara giunta pidiellina, dimettetevi, sarebbe un atto di civiltà. Ce lo dovete, lasciate perdere la politica, il nano è finito, il vaso di pandora aperto, i contenuti del vostro partito sono sotto gli occhi del mondo intero che ci prende per il culo per colpa vostra(sopratutto). Tornate ai vostri lavori, oppure trovatevene uno se ce la fate. Qualche conoscenza ce l'avete, magari vi fanno pure un contratto decente... DIMISSIONI