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Chiodi e Gatti scavano la fossa a Tancredi

di Christian Francia
4 minuti

Le indiscrezioni ed i retroscena politici sono spesso esplicativi di scelte e comportamenti che all’occhio del cittadino possono sembrare privi di logica o di plausibile motivazione.
Quel che è certo è che sui giornali tutti possono leggere solo le briciole lasciate volontariamente cadere dal tavolo dei politicanti, briciole dalle quali riesce difficile risalire alle portate che effettivamente si stanno consumando nei pranzi luculliani e nelle cene trimalchionis della politica.
Intervistato da Il Centro sulla sua possibile ricandidatura alle regionali del 2013, il Governatore Chiodi ha completamente glissato chiudendosi in un “È una prospettiva talmente lontana. Sono appena a metà del mandato: due anni e mezzo che mi sembrano dieci. Vedremo fra due anni e mezzo”.
Non occorre la palla di cristallo per leggere fra le righe come la prospettiva della ricandidatura appaia “talmente lontana”, come la stanchezza affiori abbondantemente (“due anni e mezzo che mi sembrano dieci”), e soprattutto come il “Vedremo” chiuda a priori qualsiasi spiraglio positivo, poiché - se una speranza di ricandidatura albergasse nel cuore di Chiodi - avrebbe certamente usato altri termini, quali ad esempio: “se la coalizione vorrà, resto a disposizione”, “se sarà il partito a chiedermelo”, “se Berlusconi dovesse chiedermelo”, “se si verificheranno le condizioni perché no”, ecc.
Ciò conferma quello che alla segreteria del PDL di Roma è da tempo una certezza, che Chiodi voglia sedersi in Parlamento a riposarsi delle fatiche dei cento incarichi che ricopre attualmente.
Non è parimenti un mistero che anche Gatti, principe abruzzese delle preferenze, alle prossime politiche pretenderà un seggio alla Camera (poiché sarà ancora troppo giovane per la candidatura al Senato).
E qui iniziano i problemi: il povero senatore Paolo Tancredi, vaso di coccio fra i vasi di ferro, sostenuto da una piccola base elettorale e da una pletora di yesman pronti ad abbandonarlo al primo colpo di vento, più il sostegno del già declinante Gaetano Quagliariello e della sua Fondazione, rischia seriamente di non trovare nemmeno una sediolina nel prossimo Parlamento.
Che fare? Nel PDL romano hanno già pronte le proiezioni: a fronte di quattro senatori eletti in Abruzzo con il PDL alle scorse elezioni del 2008 (in ordine di lista: Pastore, Piccone, Di Stefano, Tancredi), contano per le prossime di eleggerne due o al massimo tre.
Il primo è Pastore, copre l’area di Pescara ed è grande amico di Berlusconi, 5 legislature alle spalle nonché presidente di commissione, per cui il suo posto non appare attaccabile.
Il secondo è Piccone, copre l’area di L’Aquila ed è il coordinatore regionale del PDL, 2 legislature alle spalle, per cui il suo posto non è in discussione.
Il terzo è Di Stefano, copre l’area di Chieti che è la più popolosa, è l’erede dei voti di Alleanza Nazionale ed è il vicecoordinatore regionale del PDL, per cui sembrerebbe difficilmente attaccabile, stante anche il fatto che pure il suo posto traballa nelle prospettive disegnate dai sondaggi.
E Paolo Tancredi? Le voci romane lo danno in cerca di un posto alla Camera, dove qualche possibilità in più ci sarebbe, sempre che Chiodi e Gatti accettino di fargli spazio.
Ma come, se la Regione viene data per persa dalla stessa Segreteria del PDL nazionale? Il Governatore e l’Assessore al Lavoro, in tale ipotesi, sarebbero destinati ad un posticino da consigliere regionale di opposizione, cosa - immaginiamo - che i diretti interessati riterranno assolutamente non consona alla loro statura attuale.
L’unica speranza potrebbe essere un esodo dal PDL, con Gatti che potrebbe tornare fra le fila dell’UDC e prendere il posto che lascerebbe libero l’On. De Laurentiis se divenisse il nuovo Governatore abruzzese.
Chiodi e Tancredi potrebbero stringersi nella sedia che certamente lascerà vuota Carla Castellani alla Camera, facendosi largo nella selva degli aspiranti candidati, i più pericolosi dei quali potrebbero essere i “Big” nazionali paracadutabili in Abruzzo dalle altre regioni.
Oppure potrebbero tornare a lavorare. Il vento contrario spira già forte.


 

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Commenti

speriamo per la prossima tornata elettorale un mega uragano e li sapzzano via tutti
@nita per metterci i figli?
Voi dite che riescono ?
ecco, appunto... tifiamo tutti per un bel uragano ! Sarà la nostra fortuna !
Se continuiamo con questi ci cancelleranno pure dalle carte geografiche!................................
mi sembra il solito gioco delle tre carte...a Teramo nel bene e nel male non si puo' prescindere da una certa famiglia, che sia detto chiaro per me non rappresenta il male assoluto...anzi...i danni li stanno facendo semmai altri, appartenenti ad altre correnti....comunque basta ad aspettare che il centrodestra si affossi da solo...cio' non avverrà mai ne' a Teramo ne' tantomeno a livello nazionale. Se vi sono idee alternative di sviluppo chi le ha le tiri fuori, altrimenti è meglio smetterla di leggere fa le righe e giocare al fantaparlamento.
A lavorare non ci possono andare??
X lemmy: :-)
Mi associo a Lemmy. Fossi nei panni del centrosinistra mi preoccuperei di più dell'annuncio fatto dal sindaco Brucchi stamattina a Teleponte: "mi piace fare il sindaco e mi ricandido... se il partito me lo consentirà". Questo si che è parlare chiaro. Il centrosinistra e in particolare il PD cosa faranno? Aspetteranno gli ultimi 2 mesi prima delle elezioni comunali per propinarci un altro candidato perdente? (con tutto il rispetto per il perdente), oppure si saranno convinti che la scelta migliore la devono fare i cittadini teramani attraverso le primarie e con largo anticipo sulle scadenze elettorali? L'asino sbagliando impara, speriamo anche il centrosinistra.
ma cosa diciamo................siamo nel ben mezzo di una crisi mondiale e stiamo a pensare a queste fesserie....questi pseudo-politici invece che a gestire le problematiche secondo principi di etica e responsabilità non pensano ad altro che alle poltrone..............chiodi..........gatti..............tancredi.......tutti a casa.purtroppo la politica è ormai divenuta rifugio di chi non è in grado di confrontarsi con il mercato nella professione....svegliamoci...
Spero in una triplice fossa (politica ) !!!!!!!!!!!
Ipotesi, solo ipotesi. Io votero' per chi ha fatto qualcosa di buono per Teramo e l Abruzzo...certo andro'a votare e' un mio diritto e anche dovere....ma sara' dura!