Sono orgoglioso di essere abruzzese: per Gabriele D'Annunzio, Francesco Paolo Michetti, Ennio Flaiano, l'imperatore Adriano, Ignazio Silone, Benedetto Croce e Marco Pannella.
Sono orgoglioso di essere abruzzese quando sento parlare uomini di ignoranza sesquipedale come il (dis)onorevole Borghezio il quale – se denigra gli abruzzesi come ha fatto – non merita repliche e, anzi, bisogna per ciò solo essere fieri di essere dalla parte della ragione, della storia, della cultura.
Ma mi vergogno pure di essere abruzzese.
Per le classi dirigenti che ci hanno governato dal 1970 (anno di nascita dell'assemblea regionale) ad oggi.
Mi vergogno di come abbiano stuprato o dimenticato la loro terra.
Mi vergogno di tutti i democristiani che non sono mai stati nè "demo" nè "cristiani".
Mi vergogno di Gianni Letta che fa da camerlengo ad un massone puttaniere.
E più di tutti, anche se è solo un insetto, mi vergogno di Bruno Vespa.
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