Esiste una disposizione nella nostra costituzione che recita " È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista”. L'Abruzzo ha molti problemi. Vediamo in ordine sparso: " Ricostruzione post terremoto, ricostruzione post alluvione, disocccupazione, sociale etc etc etc. Per il senatore Di Stefano e gli altri firmatari (2651), Achille Totaro (Pdl) Cristiano De Eccher (Pdl), Egidio Digilio (Misto – Futuro e libertà per l’Italia), Francesco Bevilacqua (Pdl), la priorità è un'altra. L'urgenza sociale sarebbe l'abrogazione di questa vetusta norma. Per il revisionista Di Stefano è giunta l'ora di cancellare una norma che non ha più motivo di esistere. A parte la storia caro Sen Di Stefano, a parte per la storia...Potete controllare questo lavoro parlamentare cliccando su questo link http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/36662.htm...in fondo chi non conosce la propria storia è costretta a riviverla (anonimo Auschwitz), ma noi che male abbiamo fatto?
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