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Il Sen Di Stefano ha nostalgia del Partito Fascista.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Esiste una disposizione nella nostra costituzione che recita " È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista. In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista”. L'Abruzzo ha molti problemi. Vediamo in ordine sparso: " Ricostruzione post terremoto, ricostruzione post alluvione, disocccupazione, sociale etc etc etc. Per il senatore Di Stefano e gli altri firmatari (2651), Achille Totaro (Pdl) Cristiano De Eccher (Pdl), Egidio Digilio (Misto – Futuro e libertà per l’Italia), Francesco Bevilacqua (Pdl), la priorità è un'altra. L'urgenza sociale sarebbe l'abrogazione di questa vetusta norma. Per il revisionista Di Stefano è giunta l'ora di cancellare una norma che non ha più motivo di esistere. A parte la storia caro Sen Di Stefano, a parte per la storia...Potete controllare questo lavoro parlamentare cliccando su questo link http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/36662.htm...in fondo chi non conosce la propria storia è costretta a riviverla (anonimo Auschwitz), ma noi che male abbiamo fatto?

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Commenti

Uno dei nostri rappresentanti. Che povertà politica.
Li stavo aspettando, i fascisti... In fondo non mi dispiace poterli chiamare con il loro nome: non meritano niente di meglio ;)
DATO CHE PER IL PD E' PEGGIO IL BERLUSCONISMO DEL FASCISMO, COME CI INSEGNA QUELLO CHE ACCADE A LATINA CON ANTONIO PENNACCHI, CHE SENSO HA MANTENERE LA PREGIUDIZIALE ANTIFASCISTA? dal sito finiano "Il Futurista": "A questo punto non è più solo un semplice sogno nel cassetto. Passi in avanti, precisi, nell’operazione Fli- Pennacchi a Latina: oggi i vertici del partito, il coordinatore laziale Antonio Buonfiglio e il deputato Fabio Granata, hanno incontrato a pranzo lo scrittore vincitore del Premio Strega. Un’ipotesi, quella della sua candidatura “fascio comunista” alle amministrative di Latina come capolista della lista Fli che prosegue, e anzi, registra piccoli ma intensi rafforzamenti sull’onda della sperimentazione. E sulla spinta del tentativo di costruire un paradigma nuovo, allargando orizzonti, ragionando su scommesse come quella di Antonio Pennacchi. Sulla quale prosegue il sondaggio lanciato da Il Futurista sul gradimento che l’operazione potrebbe riscontrare. Che, se giocata adeguatamente, ambirebbe a rappresentare una straordinaria occasione di innovazione, per attuare finalmente il cambiamento tanto auspicato. Per andare oltre gli steccati sin qui utilizzati, perché anacronistici, perché inattuali, perché, come ampiamente dimostrato dagli ultimi dodici mesi pidiellini, inadatti ad intavolare programmi futuri e scelte di campo. Un campo che non è più, nei fatti, come osservato sino a ieri, ma con parametri saltati e con consapevolezze maggiori maturate. E allora il laboratorio che si sta attrezzando nella città laziale, con lo scrittore capolista nella lista Fli, merita di essere preso seriamente in considerazione. No, a questo punto Pennacchi scompaginatore-modernizzatore a Latina, non è più solo un sogno."
Viva il Duce dalle terga flaccide, secessionista e massone. Viva le fiction, Uomini e donne, la meritocrazia del bunga bunga e boia chi molla, l'ultima che molla, forse diventerà ministro !!! Sotto il vestito niente, viva le giacche e le cravattone azzurre. Dio non esiste ma speriamo che i comunisti non muoiano mai, così ce la godremo ancora per un pò. Siamo fascisti? Certo, e tra qualche anno rinnegheremo tutti il nostro passato, raccontando ai nostri figli, sulle navi per Coney Island, di non averli mai votati. Speriamo solo che non ci facciano dormire su un prato come a Lampedusa.
"L'Abruzzo ha molti problemi", niente di più vero. Il primo è la barbarie culturale dei nostri rappresentanti.
Come proposta di legge è oscena. Comunque politicamente il PDL propone solo leggi spazzatura. Pietro quo vadis.............
Ma quale maledizione grava sulla nostra regione? Possibile che coloro che ci rappresentano ci facciano vergognare in continuazione? Ma chi cavolo li vota questi spregevoli individui che dobbiamo chiamare pure senatori?
La disposizione transitoria che vieta la ricostituzione del PNF è stata la meno rispettata tra tutte. Difatti sebbene formalmente non si chiamasse PNF l'MSI non era altro che un partito fascista, guidato per molti decenni dall'ex direttore del mensile fascista "La difesa della razza" e firmatario dei bandi di immediata fucilazione dei partigiani, i suoi rituali erano gli stessi del PNF: dal saluto romano all'eia eia alalà ed i comportamenti dei suoi attivisti erano gli stessi degli squadristi fascisti. Io ho sentito con le mie orecchie in Piazza Martiri della Libertà, martirizzati da fascisti e nazisti, Giorgio Almirante rivendicare con orgoglio la natura fascista dell'MSI, ed anche Gianfranco Fini. Oggi dopo le revisioni storiche di Fini i fascisti duri e puri sono rimasti nel PDL che, piaccia o non piaccia, è fascista e se non verrà fermato in tempo vedremo compirsi il ritorno ad un regime fascista. Per onore di storia un'operazione simile a quella proposta a Latina fu già fatta alla fine degli anni 50 a Milazzo, quando fascisti e comunisti erano ancora legati alle rispettive ideologie e pensavano che il mondo migliore fosse quello che quelle ideologie rappresentavano. Sicuramente FLI oggi rappresenta il volto decente della destra ed i comunisti non esistono più, è interessante l'intervista rilasciata, oggi a Il Fatto Quotidiano, da Antonio Pennacchi sulla necessità di far sloggiare dall'amministrazione comunale di Latina un PDL che, come il suo capo, persegue solo interessi di natura personale. Ricorda qualcosa? Ricorda qualcuno? Suvvia non bisogna andare troppo lontano, basta una passeggiata a Piazza Orsini. Sono comunque convinto che l'Italia non ha nessuna voglia nè nessuna necessità di un PNF del terzo millennio, se mai ciò dovesse essere ORA E SEMPRE RESISTENZA, tornerà a fischiare il vento!
DI STEFANO a LAVORARE, ma PER davvero non in giacca e cravatta e l'auto blu.....a sudare e a far calare la panza nei campi proprio come faceva il suo amato duce, giusto per capire il senso della vita, e poi se hai ancora fiato ed energia prova a parlare...quando si dice la politica distante dai cittadini...senatore, ma mi faccia il piacere...fascistello di periferia come ne abbiamo tanti a Teramo, di quelli figli di papa' che perdono tempo nei bar e a scrivere sui muri W il duce...andate a lavorare!!!!