L'Aquila 2009.
Teramo 2009.
San Nicolò 2009.
Il terremoto e la storia del condominio uliveto.
Cinque anni tra pratiche e caos burocratico.
Il nostro Ferragosto trascorso con i proprietari di quegli appartamenti distrutti dal sisma e da altri fattori umani.
Una protesta civile.
Una delle tante insieme.
Ieri il sindaco Brucchi in una felice passerella elettorale ha aperto le porte degli appartamenti.
Che meraviglia.
Ieri abbiamo compreso di non contare nulla, ma di questo eravamo in realtà consapevoli.
Quel ferragosto ricordo solo il consigliere Fracassa e l'attesa del consigliere D'Alberto.
Ieri noi non c'eravamo.
Voglio ricordare i residenti con l'articolo di due anni fa e di un brindisi che rimane nel mio cuore....l'educazione è un'altra cosa.
Prosit...
"Scrivo ubriaco di umanità e storie. Anche di vino rosso tra l'Abruzzo e la Puglia. Quaranta gradi sotto al sole. Nel condominio Uliveto di San Nicolò, scala A e scala B, si sale nel cuore della gente. Il battito nel reparto di cardiologia e il miracolo di Ferragosto. Tutti insieme tra una braciola, una torta, un gioco di carte, una pensione, un solo stipendio, un mutuo da pagare, un nuovo affitto e un figlio all'Università. Bambini che corrono... belli come la loro incoscienza.
L'avevamo promesso. I Due punti avrebbero trascorso il Ferragosto a San Nicolò, per condividere una battaglia di civiltà e diritto. Il Terremoto del sei aprile 2009 non è mai andato via. Vive tra le mura degli appartamenti. Nelle colonne di cemento armato. Respira lontano. Trema. Fa tremare. Fa paura. Scalcia. Bastardo.
Storia di Teramo che parte anche da Canosa. La storia d'Italia.
Da persone che lavorano da quando avevano 11 anni. Storie di brava gente. Piccoli miracoli di braccia e menti forti.
Storie diverse che si trovano nel dolore a scoprire la solidarietà della sofferenza. Trentuno giorni di occupazione. Sapete che si prova a passare ogni giorno di fronte alla propria casa e non poterci entrare?
I propri sacrifici che diventano proibiti.
Quel posto sognato, consumato, arredato. Quel luogo dell'amore dove sono nati figli, vite, sorrisi, confidenze, tenerezze. Casa...direbbe il giovene E.T.
Ora non si può tornare indietro. Il consigliere Fracassa era con noi. Ha scavalcato. Si è seduto. Lui è di casa. Da sempre. Non li ha mai abbandonati.
Il consigliere D'Alberto è diventato un condomino. Nomi importanti. Umani. L'Ass. Gatti ha promesso. Massimo sei mesi. Nodo al fazzoletto.
Il sindaco Brucchi, mio adorabile strumento di penna, è venuto anche con la tempesta Circe. Un sindaco bagnato ma che ha tutto il mio rispetto di uomo. Le faccio i miei complimenti....Primo Cittadino.
Ora, proprio ora, abbiamo bisogno di fatti.
Mi appello al Governatore Gianni Chiodi, al suo essere politico della ricostruzione. Qui ci sono i suoi cittadini. Il mutuo e l'affitto non sono previsti da nessuna manovra finanziaria. I gesti estremi sono a breve e con il caldo, si arriva alla fine di un tuffo nel vuoto.
Si chiama depressione. L'eco della disperazione.
Trentatre famiglie.
Ci servono 200mila euro all'anno per pagare gli affitti. Un' impalcatura per avere un briciolo di speranza. Non è un favore politico pre elettorale...è un diritto civile. Non ci servono i massimi sistemi, la micro o la macro economia, facili letture da inserti settimanali. Qui parliamo di quotidiano. Vita.
Non domani, ma oggi..."
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