Abbiamo fatto accesso agli atti alla Provincia di Teramo per sapere quali e quanti viaggi abbiano svolto a nostre spese il Presidente Valter Catarra e la sua maggioranza.
Non ci crederete: il Presidente ci ha risposto (ben oltre i 30 giorni dalla richiesta) che non è ancora in grado di fare l’elenco completo di quante trasferte siano state fatte durante il suo mandato (e già questa è una notizia eloquente). Vi faremo sapere non appena sapremo.
Frattanto, giusto per non smentirsi, lunedì prossimo Catarra, unitamente all’assessore provinciale alle Politiche comunitarie Davide Di Giacinto, al sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro e al presidente dell’Ente Porto di Giulianova Paolo Vasanella, partirà con l’idrovolante per il primo volo test del progetto “Adri Sea Planes” (relativo al Programma IPA Transfrontaliero Adriatico) in direzione Croazia.
Ricordiamo che tale progetto prevede un finanziamento alla Provincia di 575.000 euro di fondi europei, con l’obiettivo generale di creare nel mare adriatico un sistema di collegamento veloce – con gli idrovolanti – tra le zone costiere dei paesi coinvolti (Italia, Croazia, Montenegro, Albania, Grecia).
A tal fine, sembra sia stata appaltata la fornitura e la posa in opera di un pontile per l’attracco dell’idrovolante a Giulianova, al prezzo di € 96.049,80.
Ma i conti non tornano sotto altri aspetti. In primo luogo, se volessimo realizzare collegamenti transfrontalieri per favorire gli interscambi fra le citate nazioni, la nostra principale preoccupazione sarebbe quella di pubblicare un bando per acquisire la disponibilità di operatori del settore ad intraprendere l’attività commerciale di trasporto con idrovolanti nelle tratte di interesse.
A tale riguardo, come si legge nella determinazione dirigenziale n. 158 del 04.06.2013:
- “è stata effettuata una ricerca in campo internazionale delle potenziali ditte interessate alla fornitura di tale servizio portando a loro conoscenza il progetto e l’interesse di questo ente a rapportarsi con attività economiche legate all’uso degli idrovolanti per il trasporto passeggeri;
- alla data di scadenza dell’avviso è pervenuta una sola manifestazione di interesse, presentata dalla Magister Ludi Aviation, che intende operare con mezzi forniti dalla Loch Lomond Seaplanes, impresa scozzese che ha fornito attestazione di concessione di disponibilità di un idrovolante Cessna 208 Caravan;
- sul territorio italiano non sono stati rilevati operatori economici con disponibilità di un idrovolante da noleggio e che sia nei paesi dell’Unione Europa che negli altri paesi del mediterraneo i pochi mezzi esistenti, nel periodo estivo sono già ampiamente impegnati e non si è registrato nessun altra manifestazione di interesse, anche al di fuori dell’avviso”.
La prima preoccupazione è quella che vi è una sola ditta interessata, la quale non è nemmeno dotata di un solo idrovolante, che dovrà pertanto noleggiare a sua volta da una società straniera.
La preoccupazione aumenta quando si legge che tale società Magister Ludi Aviation di Milano, la quale dichiara “una lunga esperienza aeronautica maturata ai massimi livelli”, “al momento non si avvale di personale dipendente e/o di collaboratori a progetto e pertanto non è iscritta né all’INAIL né all’INPS”. Par di capire che non stia al momento lavorando. Per cui non ha né personale né mezzi.
La preoccupazione diventa panico quando si legge, sempre nel citato provvedimento, che a tale società non viene proposto di intraprendere una attività commerciale stabile, bensì viene richiesto solo un “servizio di noleggio di un idrovolante da utilizzare nei voli test” che si terranno dall’01 luglio al 14 luglio prossimi.
Il panico diventa terrore quando si legge che tali voli test avranno un costo di € 179.340,00 (cioè un terzo dell’intero budget del progetto pluriennale viene speso per i soli voli di prova), e nel prezzo sono comprese 35 ore di volo, ma si pagano anche 10 ore per far arrivare l’aereo con le sue ali dalla Svezia e altre 10 ore per farvi ritorno, dato che frattanto l’impresa scozzese proprietaria del velivolo “non si è resa più disponibile, ed è stata sostituita dalla svedese Grafair Flight Management AB”.
Né rassicura il fatto che sia già stato corrisposto un anticipo pari al 20% dell’importo complessivo dell’incarico affidato, pari ad € 35.574,00.
C’è poi una clausola angosciante: “Eventuali ore aggiuntive a quelle concordate avranno un costo totale di Euro 2.000 per ora blocco”. Speriamo che Catarra non chieda un supplemento di giro turistico per fumarsi un bel sigaro, perché ci costerebbe almeno altri 2.000 euro.
Ricapitolando: affidiamo all’unica ditta interessata il servizio di noleggio di un idrovolante da utilizzare per i voli test del progetto “Adri Sea Planes”, la quale società non ha attualmente né personale né mezzi a si rivolge a sua volta ad un operatore scozzese che nel giro di una sola settimana non è più disponibile e viene rimpiazzato da un’altra ditta svedese, paghiamo 180.000 euro circa per 35 ore di volo (salvi supplementi) e non abbiamo nessuna garanzia che si possano instaurare collegamenti stabili in futuro.
Speriamo che lunedì prossimo Catarra, Di Giacinto, Mastromauro e Vasanella facciano buon viaggio e, dato che l’idrovolante ha 9 posti passeggeri, suggeriremmo di portare almeno altre 5 autorità.
La Redazione de I Due Punti
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