Essere testimoni e non avere la forza di denunciare.
Essere testimoni e sentirsi privilegiati di poter scrivere una verità nascosta.
Sepolta dal caldo incivile, dal caldo degli ultimi, dal caldo ingiusto.
Esseri temporanei.
Al VI piano dell’Ospedale di Teramo c’è l’ambulatorio chirurgico per il controllo delle stomia.
L'ambulatorio chirurgico segue le stomie addominali.
Il luogo dove i pazienti generalmente oncologici si adattano nel tempo e vengono accompagnati nel percorso per apprendere la convivenza con la deviazione forzata dell'intestino in una busta di plastica.
Odori di resistenza all'esistenza.
Indovinate?
Non esiste il condizionatore dell'aria.
Ci siete mai entrati?
Avete mai sentito quel forte senso umano?
Avete mai visto gli infermieri sudati e allo strenuo delle forze?
L’unica sorpresa e non sentire mai nessuna lamentela.
Non hanno tempo.
Passione per il proprio lavoro e abitudine alla sofferenza.
Io accompagnatore di un mio sfortunato familiare.
Perché i pazienti devono condividere una doppia crociata con il destino?
Il cancro della malattia e della malasanità.
Leggete e provate con me rabbia e delusione. Amarezza.
Era un lunedì afoso.
Una paziente (la mia) viene inviata all'ambulatorio al VI piano x il controllo della stomia.. (abbocco fuori dalla cute di un'ansa intestinale in pazienti che devono mettere per un periodo 'a riposo' l'intestino, in genere per interventi chirurgici o per masse cancerose che non permettono il transito).
Teresa (nome di fantasia, forse) si accomoda in una sala di attesa molto affollata. Un corridoio, scusate.
Il caldo si raddoppia con l’ansia.
Teresa, diventa impaziente, ma le due infermiere in servizio, non sanno come sdoppiarsi.
Un' arte.
Lavorano in contemporanea in due ambulatori fisicamente separati... Pare sia una sistemazione temporanea.
Temporanea di tre anni.
Per quanti anni si è provvisori nella vita?
Trascorre ancora del tempo e Teresa comincia a non stare bene..
Viene sistemata in barella posizionata nel bagno.. con la mia assistenza.
Le infermiere corrono e sudano.
Sudano e corrono.
La barella ha problemi a passare dalla porta.. a causa dei tanti armadi ammucchiati in ambulatorio...
L’ambulatorio è saturo di mobili e materiale.
Sembra un brutto mercatino dell'usato. Un trasloco.
Una camera a gas...
Satura di odori (medicazioni e buste di feci delle stomie).
Qui termina il mio ruolo di assistente di una mia familiare e scopro molte altre cose.
Basta chiacchierare con i pazienti in attesa. Non ci vuole molto.
Il reparto da oltre tre anni chiede un condizionatore d’aria.
Risultato?
Nulla.
Un ventilatore.
Risultato?
Nulla.
Ma scusate, si puo' mettere il ventilatore che alza pulviscolo dove si fanno continuamente medicazioni?!
Acqua?
Un bicchiere del rubinetto dell'ospedale, ma che si trova in un’ altra stanza!
Questo è il reparto dell'altra stanza, dell'altro mondo.
E via così per tutto il tempo della prestazione!
Nel frattempo arriva il medico per espletare l'ambulatorio divisionale, ma le infermiere sono occupate..
Vi posso anche raccontare di una signora con una carcinosi peritoneale, che si accomoda in ambulatorio e sviene dal caldo alle 13.30?
Ho preso molti appunti.
Oppure vogliamo parlare di un Ascesso perianale.
Paziente nudo coperto da un paravento sgangherato, ma con la porta necessariamente aperta... altrimenti...
Il caldo di prima. Ancora più caldo.
Oppure vogliamo parlare di quel piede inciso a un clochard?
Vi lasciò immaginare le condizioni igienico sanitarie in cui si opera!!
Le infermiere, bagnate di sudore, lo stesso di prima, più altro...per sopravvivere vivono il turno in mascherina.
Il carnevale della Sanità.
Ah, non dimentichiamoci che tutti i farmaci stazionano in quell'ambiente a temperature elevate (creme, pomate, etc..) e magari è utile sapere, ( vi assicuro che con il tempo si leggono tutte delle modalità di conservazione dei farmaci) che gli ausili per stonia a base idrocolloidale, a tali temperature... non mantengono le caratteristiche di adesività e di tenuta del prodotto... e cosí anche le medicazioni avanzate..
Che dire?
Nulla...in ospedale si muore anche per il caldo.....
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