Dopo un anno di domande rimaste inevase, finalmente Venanzio Cretarola, nella qualità di Amministratore unico della società in house della Provincia Teramo Lavoro Srl, risponde ai dubbi amletici sul suo conto nell’intervista apparsa sull’ultimo numero del mensile Il Cittadino (n. 103 alle pagine 17 e 18).
1) A precisa domanda su quali titoli professionali abbia, Cretarola risponde sibillino: “Invece che appassionarsi ad indagare su titoli di studio perché non si indaga seriamente su cosa ho fatto finora e non solo su pezzi di carta?”.
Nel caso di Cretarola, se la legge non impedisce a chicchessia di fare l’Amministratore di società, certamente impedisce a non laureati di selezionare esperti e specialisti plurilaureati di cui Teramo Lavoro è infarcita, tutti selezionati dallo stesso Cretarola.
Così come la legge impedisce di autoassumersi nella qualità autodichiarata di “Coordinatore di progetto del FSE”, senza possedere i titoli giuridici e di studio per poter ricoprire tale incarico e senza pubblicare il verbale della selezione in base alla quale ci si è autoscelti preferendosi al altri aspiranti alla copertura del medesimo ruolo, aspiranti con lauree, titoli e persino esperienza professionale più lunga dello stesso Cretarola.
2) Cretarola nega “presunti ed inesistenti tentativi di evitare controlli da parte della Provincia”. Eppure, circa il famoso controllo ispettivo interno che si concluse con pesanti rilievi, controllo che Cretarola asserisce essere illegittimo, lo stesso Amministratore non confuta mai nel merito i rilievi mossi, bensì solo la legittimità della forma del controllo.
3) Alla domanda sulle presunte assunzioni di raccomandati politici, Cretarola avrebbe potuto ironicamente dichiarare che da quando il senatore Paolo Tancredi ha sdoganato pubblicamente la raccomandazione, caldeggiandola addirittura, il problema avrebbe dovuto essere risolto in radice.
Invece la risposta è la seguente: “Ma quale raccomandopoli!! Ho utilizzato procedure trasparenti e criteri addirittura oggettivi. Da mesi chiedo l’esibizione dei diversi fantomatici elenchi di raccomandati neo assunti, che semplicemente non esistono”.
Sarà, ma a noi sembra che l’attuale coordinatore provinciale di Teramo dei giovani del PDL sia proprio un neo assunto della società, che lo sia pure la ex segretaria del senatore Tancredi, e perfino la figlia del Primario capo ufficio del Dott. Brucchi sindaco di Teramo, a tacere di altri ancora.
Nulla esclude che costoro siano bravissimi e meritassero il posto, ma ci piacerebbe poter leggere i verbali delle selezioni e comprendere dove e come hanno superato i concorrenti.
4) Con riferimento al cosiddetto “controllo analogo”, Cretarola afferma che dai controlli effettuati sarebbe emerso che “il 99,8% delle spese è relativo semplicemente agli stipendi del personale”.
E cosa voleva farci con i soldi di una società che svolge solo servizi e non paga l’affitto?
Certo che si è pagato il personale, ma non muta l’esigenza di capire se le selezioni siano state legittime e se il personale che percepisce stipendio sia stato assunto legittimamente o meno.
Perché se dovesse emergere, ad esempio, che l’incarico di Cretarola è illegittimo per qualsivoglia ragione, ne discenderebbe che gli stipendi percepiti a tale titolo fossero non dovuti e dovrebbero magari essere restituiti.
Attendiamo gli ulteriori sviluppi della telenovela con la pazienza di Giobbe, augurandoci di esserci sbagliati su tutto.
La Redazione de “I Due Punti”
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