L'IDV regionale scriveva ieri in un comunicato :" La risoluzione politica che impegnava il Presidente Chiodi e la Giunta regionale a rimuovere immediatamente l’amministratore unico dell’ATER di Teramo, dott. Pierangeli, è stata rinviata alla prossima seduta di Consiglio regionale, su richiesta del PdL, che evidentemente non ha ritenuto prive di fondamento le valutazioni censorie degli atti amministrativi assunti in maniera “disinvolta” dal summenzionato amministratore.
La vicenda verrà affrontata, giovedì 26 giugno, dalla Conferenza dei capigruppo regionali, che sarà impegnata a dirimere la questione con i rappresentanti del PdL: in caso di conferma dei rilievi mossi, saranno loro stessi a chiedere la rimozione di Pierangeli.
I rilievi mossi al dott. Pierangeli sono indicati analiticamente nella risoluzione: vanno dall’abuso d’ufficio all’assunzione di provvedimenti illegittimi in materia di personale, alla violazione di norme legislative sugli appalti e, infine, alla mania di viaggiare, in Italia e in Europa, a carico dell’ATER e dei contribuenti, per convegni e riunioni; ai quali (viaggi) associa di volta in volta numerosi dipendenti".
Oggi la Guardia di Finanza di Teramo, ha sequestrato documentazione e atti amministrativi, presumibilmente inerenti agli appalti fantasmi, alle sanatorie, ai viaggi istituzionali. Una piccola e innocente domanda: Se ieri il Consiglio Regionale avesse difeso a maggioranza l'operato del dott. Pierangeli? Il centro destra ha dimostrato intuito e acume o forse, molto più semplicemente, si è coperto le spalle.
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