La firma è della UIL Fpl di Teramo. Una doppia sigla con la UIL FPL regionale.
Di Giammartino-Frullo con la sintesi di Matè.
Ricordate le denunce per due società in House, che sono diventati casi giudiziari e nuovi modelli amministrativi?
Teramo Lavoro e Ruzzo Reti.
Etica del Dirittto del Lavoro.
Il nuovo argomento riguarda la mancanza dei contratti individuale di lavoro subordinato per gli ex lavoratori (ARSSA, APTR, ABRUZZO LAVORO) nonostante siano dipendenti regionali.
Una violazione amministrativa gravissima, malgrado i dati salienti previsti dalla vigente legislazione, fra i quali:
-quelli relativi al rapporto di lavoro con le posizione da occuparsi, le funzioni da esercitarsi e le mansioni attribuite, in stretta correlazione allo schema organizzatorio dato dal regolamento dei servizi e degli uffici, con annessa dotazione organica;
-la data di inizio del rapporto di lavoro e la sua eventuale durata;
-la tipologia del rapporto di lavoro se a tempo pieno o a tempo parziale, con specificazione in quest'ultimo caso dell'articolazione dell'orario di lavoro assegnata;
-la categoria di inquadramento professionale;
-il livello retributivo iniziale;
-l'anzianità di servizio maturata, semmai maturata;
-il profilo professionale, la eventuale posizione lavorativa di assunzione e le corrispondenti funzioni;
-l'unità organizzativa di prima assegnazione;
-la sede dell'attività lavorativa.
"Senza contare-scrive la Uil-che la sottoscrizione di un nuovo contratto individuale di lavoro, in quanto atto dovuto da parte del datore di lavoro, e comunque elemento imprescindibile ai fini dell'accesso al lavoro all'interno della Pubblica Amministrazione, assume i caratteri essenziali e non derogabili ai fini dell'instaurazione del rapporto lavorativo, e ciò in ossequio all'art. 35, comma 1, del D.Lgs. n. 165/2001, il quale dispone che l'assunzione del dipendente pubblico avviene mediante contratto individuale di lavoro, per la cui stipula è richiesta la forma scritta".
Il risultato?
La messa in mora con diffida di tutta la Giunta regionale, insieme ai Direttori Regionali degli uffici Risorse Umane, Politiche Agricole, Sviluppo Economico, Politiche Attive del Lavoro.
Contestata anche una grave azione antisindacale per un illecito trasferimento di un sindacalista UIl senza l'autorizzazione della stessa sigla sindacale.
Tra le righe della denuncia si legge anche una seconda parte a divenire.
Un esubero del personale tra i dirigenti, che dovrebbe superare le 80 unità.
Altra storica denuncia.
Che succederà?
La Regione Abruzzo adempierà alle superiori ragioni dell'Uil o affronterà le diffide e messe in mora dinnanzi alle Autorità Competenti?
Questione di tempo...poco tempo.
Il tempo della rivoluzione sindacale.
Oggi.
Nel frattempo nessun risparmio per l'abolizione di questi enti strumentali e la completa assenza della politica.
Gianni Chiodi, Federica Carpineta e compagnia bella.
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