Alle ore 00.01 di Giovedì 17 Gennaio è iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la mancanza di personale nel reparto di Oncologia di Teramo, per la mancata attivazione della stanza Ufa, per non aver istituito come previsto dal Piano Sanitario regionale, il dipartimento e polo oncologico. Hanno aderito allo sciopero gli infermieri della sigla sindacale Nursid, (Emanuele Pompilii, Sergio D'Ascenzo, Giuseppe De Zolt, Graziella Cordone Sonia Di Giuseppe) Pasquale Di Ferdinando dell'assoziazioni Robin Hood, medici e infermieri dell'Ospedale Mazzini, cinque malati oncologici. Solidarietà dalla società civile da ogni parte d'Italia. Vi aggiorneremo ora per ora, giorno dopo giorno sugli sviluppi.
Primo Giorno- Giovedì 17 Gennaio
Fa molto freddo. Le porte dell'atrio dell'Ospedale di Teramo sono rotte da tempo. La temperatura esterna saluta quella interna. Quote gelide. Termosifoni accesi...porte aperte.
Il risparmio. Geniale. Il dott Romanelli ci porta delle coperte di lana. Altri tempi per altro lignaggio. Si vocifera sulla visita di Beppe Grillo nel primo pomeriggio. Nonostante le dichiarazioni del manger Varrassi, volte al "Tutto bene", riportate dai media, in questo momento è in servizio un solo medico per 27 pazienti al day hospital di Oncologia.
Domani sarà lo stesso.La direzione dell'ospedale fa sapere all'organizzazione sindacale Nursid, che nell'atrio dell'ospedale non si può manifestare la solidarietà al reparto di Oncologia. Il motivo? Non è un'attività ospedaliera. Gli infermieri continuano a stare seduti come normali cittadini. Sfumature. Arriva la Polizia. Educata. Gentile. Funzionari in grado di comprendere e valutare la situazione. Un riconoscimento. Mi sento per un attimo colpevole di aver molti quotidiani e un personal computer. So leggere e scrivere. I ragazzi e ragazze del Nursid sono a lavoro. Sciopero della fame e lavoro. Delinquenti. Domani ancora lì in ospedale. Per noi, per voi...per il cancro della politica che ha nelle bugie le proprie metastasi.
Secondo Giorno Venerdì 18 Gennaio
Caro Governatore Chiodi, avevo scritto che si sarebbe utilizzata la parola strumentalizzazione e noi ci sentiamo offesi come uomini e donne. Noi sentiamo i morsi della fame, lei dovrebbe ascoltare i suoi rimorsi. Perchè un Governatore di una regione che ha pagato un simile prezzo di tributi per la Sanità non viene di persona a parlare con i suoi cittadini?
Perchè ascolta persone che si sono contraddistinte per una gestione quantomeno discutibile della nostra Sanità?
Perchè ancora ascolta piccoli consiglieri ombra guidati da rivendicazioni personali? Perchè non si legge le linee guide mondiali sull'Oncologia? Perchè non studia che in ogni paese civile l'Oncologia viene potenziata e non depotenziata? Perchè a Pescara e Chieti esiste come richiesto dal piano sanitario regionale, il dipartimento e polo oncologico?
Le ricordo che noi non siamo un prodotto politico ma solo il cuore di un diritto civile.
Perchè noi non vogliamo morire in un Hospice, caro Chiodi, ma in un reparto a combattere con tutte le nostre armi, chiaro?
Fa freddo anche questa mattina. Clara ha 78 anni. Ci aspetta davanti la porta dell'Ospedale ha un thermos caldo di te. Clara è con noi. Copriti fa freddo. Questa mattina nonostante le rassicurazioni dell'ex Ass Venturoni e del mitico manager Varrassi, nel reparto di Oncologia vi sono 22 pazienti in chemioterapia con l'aggravante di 4 emotrasfusioni...indovinate?
Un solo medico in servizio. La questura a meta mattinata ci ha identificato e preannunciato una possibile denuncia dell'Asl. Sarà questa l'ispezione del Governatore?
Negli ultimi minuti dopo ore di sala operatoria, il dott Cipoletti, chirurgo urologo dell'Ospedale Mazzini, esponente di rilievo di Sel, l'infermiera Luciana Pallini, candidata alla Camera, in accordo con la Segreteria provinciale di Sinistra e Libertà, annunciano di aderire allo sciopero della fame.
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Ho incontrato Giancarlo Falconi questa mattina entrando in ospedale ed ho provato una stretta al cuore pensando al sacrificio di una persona che si impegna per il bene di chi soffre .
Ho incontrato i colleghi infermieri del Nursid questa mattina ( Graziella Cordone,Emanuele Pompilii, Sergio D'Ascenzo, Giuseppe De Zolt, Sonia Di Giuseppe) ho avuto la stessa sensazione.
Noi oncologi siamo, nella maggior parte dei casi, delle strane persone. Amiamo nel senso più passionale il nostro lavoro, ma soprattutto i nostri malati. Diventano tutti, a tutte le età, una parte fondamentale del nostro cuore, del nostro animo, del nostro tempo, della nostra vita. Ognuno di loro rappresenta una sfida , una speranza, un impegno assoluto, un fratello di cui prendesi cura per sempre. È difficile essere oncologi nel senso più puro; è difficile tornare a casa e dimenticare quegli occhi che ti guardano e ti chiedono un futuro; quelle mani che stringi e che ti trasmettono messaggi di infinita dolcezza, di richiesta di speranza, di aiuto, di forza. È difficile accettare la sconfitta di una morte, di un dolore che non hai saputo sedare, di una dignità che non hai potuto salvaguardare, come ê stupendo comunicare una guarigione, un ritorno alla vita, una restituzione al proprio tempo. Molti ci chiedono come facciamo a sopportare una morte inattesa, una vita di pochi anni che perdiamo, una sofferenza prolungata di una malattia. La risposta sta nei nostri pazienti, nella loro compostezza nell'affrontare la disperazione di una diagnosi, nella silenziosa accettazione della perdita della corporeità, nella forza che sanno trasmetterci e nel sorriso di un giorno vissuto senza dolore o di una notte di sonno. E questi sentimenti generano , magari parlo adesso di me, un assoluto disprezzo per il denaro, per le bassezze dei vili comportamenti , per le bugie , per le fosche trame di una vita spesa a rincorrere l'effimero e la disonestà, fosse "solo" intellettuale. Noi oncologi saremo sempre dalla parte del cuore, del sorriso , di una mano aperta pronta ad accogliere un fratello, sempre e comunque, a prescindere da tutto e tutti.
Caro Giancarlo, amico da sempre e per sempre. Questa tua ultima iniziativa conferma ancora di più il mio giudizio nei tuoi confornti sia sotto il profilo personale, caratteriale e ideologico. L'altruismo che è in te, affiora in ogni dove e, questi tuoi colpi di testa ne sono la rappresentazione plastica. Spero e mi auguro che la cecità di cui soffre questa AUSL possa essere curata da una sensibilità amministrativa differente rispetto a quella che attualmente la gestisce. L'obesità e la goffagine con la quale viene gestita la nostra AUSL meriterebbe uno sciopero della fame e dello stipendio da parte di questi Amministratori che nonostante sono dei NOMINATI dalla politica non hanno e non vogliono minimamente rendersi conto che comunque vada per loro sarà sempre una SCONFITTA E UN FALLIMENTO oltre che personale ma anche dell'intero territorio provinciale.
CHI SCRIVE NON E' NESSUNO, UNO SCRICCIOLO D'UOMO, MA CON UN CUORE CHE ANCORA PULSA DI PASSIONE E COMMOZIONE. IL CORAGGIO DI GIANCARLO E DEI SUOI AMICI del Nursid, OCCHI SEMPRE UMIDI DI PIANTO IN QUESTA ULTIMA PARTE DELLA MIA VITA. RIBELLIONE, RIBELLIONE, RIBELLIONE CONTRO GLI UOMINI STOLTI CHE CREDONO DI ESSERE TUTTO, MA NIENTE. CONTRO TUTTI QUELLI CHE CREDONO CHE LA VITA E L'ESISTENZA SIA QUELLA DI ESSERE "PERSONE IMPORTANTI" VERSO IL SUCCESSO, UOMINI PUBBLICI SI APPELLANO, FORTI DELLA LORO RAPPRESENTAZIONE QUALE UN DIPINTO BEN TEMPERATO, IMPOMATATI, LECCATI, OSANNATI MENTRE DALL'ALTRA PARTE SOFFERENZA E MORTE. GLI STESSI CHE VANNO IN CHIESA IN LUOGO SACRO A RECITARE LE SOLITE LITANIE VUOTE, A SCAMBIARSI IL SEGNO DELLA PACE CON LE LORO MANI SUDATTICCE E MOLLICCE IN POSIZIONE ANCHE RETRATTILE. UNA MAMMA CHE SCRIVE CHE NON HA PIU' NULLA DA MANGIARE ED IO CHE PIANGO IN SILENZIO, IMPOTENTE. LA MIA FAMIGLIA, LA MIA CASA A MOSCIANO ERA APERTA A TUTTI, TUTTI ENTRAVANO E MANGIAVANO. MIO NONNO, LA GENEROSITA' D'ALTRI TEMPI IN OGNI DOVE. OGGI PIU' NULLA ED IO MI SENTO UN VERME. GRAZIE GIANCARLO, PER L'UMANITA' CRUDELE, CONTRO IL MURO DELL'INDIFFERENZA. MA NON E' INDIFFERENTE IL TUO GESTO ACCOLTO ANCHE DAI SOLITI CANDIDATI ALLE ELEZIONI ATTUALI, PER PARTECIPAZIONE ELETTORALE ? (VORREI NON CREDERLO). MA ANCHE QUESTA PARTE E' NECESSARIA ED ESSENZIALE PER DARE RIDONDANZA ALLA VOCE DELLA PROTESTA E DELLA PUBBLICA EVIDENZA. AVANTI GIANCARLO ED AMICI, AVANTI TUTTA !