Chi ha viaggiato sulla tratta Giulianova-Teramo ricorderà l’11 settembre come un giorno di straordinaria follia.
Alla fine di questa breve storia vi domanderete cosa ci stia a fare all’Arpa un Consiglio di Amministrazione. Cosa amministrano quei Signori nominati dalla solita vecchia politica che è stata capace di produrre debiti per 42.600.000 di euro? E i loro dirigenti? Cosa amministra, ad esempio, il Consigliere giuliese Flaviano Montebello, che ultimamente sembra più occupato a fare da sponda ai Furbetti di Via Cupa che ad occuparsi dei suoi concittadini che vanno su e giù, tra Giulianova e Teramo, per ragioni di lavoro o di studio?
Passiamo ai fatti.
Ore 13.30: ai Tigli c’è un nutrito gruppo tra lavoratori e studenti, che attende il solito pullman a molla per Giulianova. Alle 13.30 il pullman si ferma, stracolmo, e non è quello a molla bensì quello più piccolo, totalmente inadeguato al servizio.
Il gruppo dei pendolari resta così appiedato ed attende che transitino i pullman delle ore 13.50 (scomparso in circostanze misteriose), delle ore 14.05 (che viene preso d’assalto in mezzo alla strada prima che il mezzo si fermi), e delle ore 15.05 (questo transita senza fermarsi, stracolmo, 25 minuti dopo).
Persa ogni speranza, il gruppo si dirige, stanco e sconsolato, verso la stazione ferroviaria e salta sul treno locale delle ore 16.11, pagando regolarmente il biglietto di € 2,50. Grazie Arpa.
La domanda sorge spontanea: a che serve pagare l’abbonamento (per gli studenti sono 217 euro per chi va da Giulianova a Teramo) se poi si resta a piedi e si è costretti a prendere il treno?
La Redazione de I Due Punti
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