La nostra città è distrutta dai cafoni.
Governata dai cafoni.
Condotta dai cafoni.
Ricordate?
Coloro che tiravano la fune.
Il Vescovo si lamenta della bellezza.
Donne in bikini.
Savonarola in confronto era un Pr del Cocoricò.
Ha paura di essere indotto in tentazione o chiede rispetto per il simbolo della Chiesa.
Per le regole Ecclesiastiche.
Il Sindaco Brucchi, il laico Costituzionalista, promette una zona rossa, scusate bianca, la zona rossa era un'altra cosa.
Una zona di rispetto.
Poi arriva la CIA.
Poi arrivano i gazebo montati senza la minima sicurezza degli operai.
(Non fatemi pubblicare le foto di quei ragazzi senza guanti e scarpe antinfortunistiche.)
Poi arrivano i bagni chimici.
Scatole verticali che imitano l'intimità della nostra sala lettura.
Che d'Estate sciolgono la nostra sintesi digestiva sotto 50 gradi e d'inervno a meno cinque.
Scatole di plastica dall'odore nauseabondo.
Scatole senza bellezza.
Senza Bikini.
Nude.
Scatole che diventano l'orpello della nostra Cattedrale.
Il sindaco dovrebbe dimettersi per l'inno alla bruttezza.
L'Assessore Cozzi per il canto horribilis.
Noi, per complicità elettorale.
Avanti con il rutto... durante l'omelia.
Segno di gradimento.
Amen.
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