Ora basta.
Veramente basta.
Dopo la protesta dei pazienti, dopo la protesta degli ospedalieri, dopo la protesta dei politici, destra e sinistra, ricordiamo Albi, Di Bonaventura, ( il Partito Democratico di Verrocchio non ci ha spedito il comunicato stampa, ma su Verrocchio e il suo essere un Godot pachidermico non ci sono più dubbi), ora tutti insieme chiedono al Governatore, Gianni Chiodi, commissario alla Sanità della regione Abruzzo, un intervento a tutela e difesa del reparto di Urologia, diretto dal Professore Carlo Vicentini.
Perchè il Professore Vicentini non sarà più Primario?
Chi risponde alla domanda?
Scrivono dal provinciale del centro sinistra " Perché? Perché mai questa nuova convenzione cancella l’incarico del Prof. Vicentini?
Possiamo essere certi che in questa storia non c’entri affatto l’affaire Robimarga? Non diciamo niente di nuovo, nell’affermare che tra Vicentini e Robimarga non è mai corso buon sangue!
Né abbiamo dimenticato la polemica che intercorse tra Vicentini e Varrassi, all’alba della creazione della nuova Unità Operativa di Endoscopia Urologica a Giulianova, la cui direzione Varrassi ha poi affidato proprio a Robimarga.
In quell’occasione, Vicentini si permise di criticare l’operato del Direttore Generale da un punto di vista scientifico (è ancora on-line un articolo nel merito che uscì sul Centro il 18 marzo del 2011: http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/03/18/news/il-primario-accusa-il-manager-1.4795642 ), poichè la nuova Unità Operativa che in uno dei tanti, troppi, atti di riorganizzazione aziendale che Varrassi realizzava in tutta fretta, veniva denominata quale “Endoscopia Urologica finalizzata a implementare lo screening del carcinoma della prostata”.
Certo, uno specialista come Vicentini, che di carcinoma della prostata si occupa da sempre, essendo anche il responsabile del Centro di Riferimento Regionale per le malattie prostatiche, non poteva tollerare quello che lui stesso definì “un errore culturale”, poiché l’endoscopia non è metodica utilizzata per la diagnosi del cancro della prostata.
Da qui, la polemica. Si tratta dunque di una vendetta nei confronti dell’illustre Prof. Vicentini?
Se così fosse, sarebbe intollerabile e inaccettabile.
Per questo, chiediamo che Gianni Chiodi, Presidente della Regione, Commissario alla Sanità e – soprattutto – cittadino teramano, intervenga a far chiarezza sulle ragioni di questa scelta che non esitiamo a definire scellerata.
I teramani hanno il diritto di sapere perché uno degli ultimi Primari di chiara fama rimasto a Teramo, adesso DEVE andarsene.
Spiegatecelo. Vogliamo saperlo".
Valdo Di Bonaventura, consigliere comunale di Città di Virtù è stato contattato da diversi pazienti di Urologia, pronti a scendere in campo a difesa della professionalità del Professore Vicentini e dei medici e infermieri in servizio nel reparto.
Una vera e propria eccellenza.
Una raccolta firme da fare seguito a un documento sottoscritto da centinaia di persone.
Uno sciopero della fame?
Si, uno sciopero della fame a oltranza, come ultima spiaggia estiva di una Sanità, chiusa nella stiva della civiltà.
Noi saremo presenti a difesa dei pazienti operati e seguiti dal reparto di Urologia di Teramo.
La notizia non sembrerebbe lontana dalla verità, ma sarebbe l'ennesima sconfitta della Sanità teramana, che vive di ripicche e piccole vendette personali.
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Il comunicato è stato spedito dal dott. Cipollone dell'Urp dell'ASL di Teramo.