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Il Commissario alla Sanità Chiodi intervenga a difesa di Urologia. Sciopero della fame dei pazienti?

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Ora basta.
Veramente basta.
Dopo la protesta dei pazienti, dopo la protesta degli ospedalieri, dopo la protesta dei politici, destra e sinistra, ricordiamo Albi, Di Bonaventura, ( il Partito Democratico di Verrocchio non ci ha spedito il comunicato stampa, ma su Verrocchio e il suo essere un Godot pachidermico non ci sono più dubbi), ora tutti insieme chiedono al Governatore, Gianni Chiodi, commissario alla Sanità della regione Abruzzo, un intervento a tutela e difesa del reparto di Urologia, diretto dal Professore Carlo Vicentini.
Perchè il Professore Vicentini non sarà più Primario?
Chi risponde alla domanda?

Scrivono dal provinciale del centro sinistra " Perché? Perché mai questa nuova convenzione cancella l’incarico del Prof. Vicentini? 
Possiamo essere certi che in questa storia non c’entri affatto l’affaire Robimarga? Non diciamo niente di nuovo, nell’affermare che tra Vicentini e Robimarga non è mai corso buon sangue!
Né abbiamo dimenticato la polemica che intercorse tra Vicentini e Varrassi, all’alba della creazione della nuova Unità Operativa di Endoscopia Urologica a Giulianova, la cui direzione Varrassi ha poi affidato proprio a Robimarga.
In quell’occasione, Vicentini si permise di criticare l’operato del Direttore Generale da un punto di vista scientifico (è ancora on-line un articolo nel merito che uscì sul Centro il 18 marzo del 2011: http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2011/03/18/news/il-primario-accusa-il-manager-1.4795642 ), poichè la nuova Unità Operativa che in uno dei tanti, troppi, atti di riorganizzazione aziendale che Varrassi realizzava in tutta fretta, veniva denominata quale “Endoscopia Urologica finalizzata a implementare lo screening del carcinoma della prostata”.

Certo, uno specialista come Vicentini, che di carcinoma della prostata si occupa da sempre, essendo anche il responsabile del Centro di Riferimento Regionale per le malattie prostatiche, non poteva tollerare quello che lui stesso definì “un errore culturale”, poiché l’endoscopia non è metodica utilizzata per la diagnosi del cancro della prostata.
Da qui, la polemica. Si tratta dunque di una vendetta nei confronti dell’illustre Prof. Vicentini?
Se così fosse, sarebbe intollerabile e inaccettabile.
Per questo, chiediamo che Gianni Chiodi, Presidente della Regione, Commissario alla Sanità e – soprattutto – cittadino teramano, intervenga a far chiarezza sulle ragioni di questa scelta che non esitiamo a definire scellerata.

I teramani hanno il diritto di sapere perché uno degli ultimi Primari di chiara fama rimasto a Teramo, adesso DEVE andarsene.
Spiegatecelo. Vogliamo saperlo".


Valdo Di Bonaventura, consigliere comunale di Città di Virtù è stato contattato da diversi pazienti di Urologia, pronti a scendere in campo a difesa della professionalità del Professore Vicentini e dei medici e infermieri in servizio nel reparto.
Una vera e propria eccellenza.
Una raccolta firme da fare seguito a un documento sottoscritto da centinaia di persone.

Uno sciopero della fame?

Si, uno sciopero della fame a oltranza, come ultima spiaggia estiva di una Sanità, chiusa nella stiva della civiltà.
Noi saremo presenti a difesa dei pazienti operati e seguiti dal reparto di Urologia di Teramo.
La notizia non sembrerebbe lontana dalla verità, ma sarebbe l'ennesima sconfitta della Sanità teramana, che vive di ripicche e piccole vendette personali.
 

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Commenti

Giancarlo con te ora e sempre. Mio padre è stato operato da Vicentini. Reparto di veri professionisti. Dicci quando e saremo al vostro fianco. Con te ovunque.
Cancro alla Prostata devo alla vita a quel reparto. Chiodi e Varrassi questa volta mi ci prendo le ferie per protestare.
Il cancro. La mia prostata. L'incubo dell'impotenza. parole dolci e di conforto. Anche questo. Per noi anche solo psicologicamente sapere del dimensionamento del reparto ci distrugge. Falconi noi siamo pronti, basta un suo via. Ci fidiamo.
Già Verrocchio non esiste e interviene dopo una vita. Ora si permette anche di selezionare a chi mandare i comunicati. Povero PD, partito defunto. Caro Di Bonaventura, le ho parlato ieri sera, pronto a firmare e pronto a portare la mia famiglia a qualsiasi forma civile di dissenso. Noi siamo persone vere. Gianni, Presidente, lei mi conosce e sa che sono un suo Grande elettore, lei chiedo un favore. Grazie.
Conosco il Prof. Vicentini personalmente, è un uomo straordinario prima ancora che stimato professionista. Anche mio padre è stato operato da lui e in quel reparto non gli è mancata mai la vicinanza o una parola di conforto. Al Professore esprimo tutta la mia gratitudine e il mio affetto. La mia famiglia sarà in prima linea per tutto quello che si dovrà fare per salvaguardare il reparto.
E' in corso una sistematica spoliazione del nostro Ospedale. Penso proprio che sia necessaria una grande manifestazione pubblica a tutela di quel poco che rimane.
Vicentini nel 2006 aveva avuto qualche problema di convivenza con l'informazione teramana. http://www.iltempo.it/2006/09/12/il-primario-di-urologia-1.517747 Alla fine i il clientelismo di Teramo lo ha buttato fuori. Per noi solo indagati e condannati.
Nel primo pomeriggio, sul profilo fb del presidente della Regione Abruzzo, il commercialista che "taglia tutto" ai poveri, ché se anche di soldi non ne hanno però sono tanti, stava disquisendo dottamente di epica, con il solito "coretto di amici che dice sempre sì". Va da sé che il tempo di occuparsi di "sfigati della prostata" non ne ha a disposizione. Ed è facile pure intuirne il motivo: "Se si scopre in tarda età che tutta la letteratura occidentale deriva dall'Iliade e dall'Odissea. Opere nelle quali sono già presenti i temi della guerra, dei viaggi, dell'amore, della amicizia, delle passioni, dell'ambizione, del coraggio, della rivalità, del potere, della compassione, del denaro, della fatalità, della morte, del caso, del mare. Insomma, due poemi epici di una bellezza sconvolgente, che al liceo si capivano mentre oggi, da consumati contabili, ci si confronta di domenica pomeriggio e ci si convince della loro validità... "; oppure, ci si pone domande come: "Cosa sappiamo? Grazie alla scienza, molte cose, così a lungo ignorate, poco a poco scoperte - e quasi niente. Quasi tutto in verità. Salvo l'essenziale. (?! ndr)". E si insiste al limite dell'emicrania: "Un bambino di sette anni ne sa più oggi sul l'universo intorno a se', e sul proprio corpo di Aristotile e Cartesio. E tutti i nostri i nostri premi nobel riuniti non ne sanno di più sul tempo che passa, sulla morte, sul senso dell'Universo, sul destino degli uomini, su un'altra vita possibile o forse impossibile, di un ragazzino di Ur o di Tebe, di Mileto o di Eleo, o della Atene di Pericle". Per poi concludere la serata con una chiosa da brivido: "Non credo che il pensiero degli uomini sarà mai capace di risolvere questo enigma." (brrr! ndr)... Si vede proprio che Margherita Hack è morta a sproposito, nell'antivigilia delle consultazioni per il rinnovo della Giunta Regionale. Sono certo che il presidente non sarà in grado di risolvere in "zona Cesarini" problematiche sociali né di risollevare le sorti del Mondo occidentale, malgrado Omero. Il suo operato come amministratore pubblico mi è sembrato assai mediocre e privo di impronte da ricalcare in un prossimo futuro. Tutto quanto riportato nell'articolo non mi riguarda ancora da vicino: i tagli del "tagliatore contabile" hanno inficiato le mie finanze, le quali mi hanno costretto a rinviare le date delle visite mediche della mutua per tre volte consecutive (65 euro). A quasi un anno dalla prescrizione degli accertamenti da parte del mio medico, ancora non riesco a farmi visitare. Ma di una cosa sono contento: di avere obbligata mia moglie a tagliarsi una mano, semmai dovessi ammalarmi seriamente, per avere votato Chiodi alla Regione soltanto perché era un suo compagno di scuola alle elementari!
Caro Falconi, sono il Presidnete di un'associazione molto importante a livello regionale. Rappresento 3423 associati e siamo pronti a presenziare alla futura manifestazione a difesa del reparto del mio caro amico, Carlo. Ci tenga informato come fa puntualmente sul vostro blog. Grazie.
Me ne occuperò prossimamente nella mia rubrica "Il Corrosivo". La mia tesi è che il prof. Vicentini, un altra eccellenza della nostra sanità che si cerca di espellere, sia vittima di una sentenza emessa da un tribunale che si è riunito all'ombra delle logge. La sua vera colpa? L'essersi messo di traverso tra due colonne e l'essere stato additato come il responsabile (presunto) della mancata riuscita di una classica operazione da "mutuo soccorso". Poi, per eseguire la sentenza, si è innescata una serie di ricatti di fronte ai quali qualcuno non ha potuto nemmeno obiettare. Quello commesso è un crimine, volontario e programmato, studiato nei dettagli. Ma la vittima, più che il prof. Vicentini, è la sanità teramana. Si può fare ancora qualche cosa? Sì, se il Presidente Chiodi dimostrasse solo un briciolo di quel coraggio che qualche volta ha detto di avere. Rendiamoci conto, sempre di più, che quel coraggioo non ce l'ha e sta dimostrando sempre di più di essere un Don Abbondio davanti ai bravi. Governatore... animo. E' vero che uno il coraggio se uno non ce l'ha, non se lo può dare... ma non puoi continuare ad assistere senza fiatare ad un'opera di smantellamento della sanità teramana e alla distruzione dell'ospedale di Teramo.
Ma voin pensate veramente che a Chiodi della sanità teramana possa importare qualcosa? Le strade dell'universo mondo (Ministro, Sottosegretario, Premier ecc. ecc.) non passano certo per l'Ospedale di Teramo ovvero per il benessere dei propri concittadini. Ma su, via! Siamo seri!
Siamo diventati matti? Mi spiace assistere da lontano alla pervicace, costante e premeditata demolizione della Sanità Teramana. Correre il rischio di perdere la professionalità del professor Vicentini è da stolti. Sono convinto che i Teramani sapranno difendere quello che è. o dovrebbe essere, un diritto costituzionalmente garantito, e che, quindi, non consentiranno lo scempio da parte di una politica che pensa a ben altro. Altrimenti poi ne pagheranno le conseguenze. Se Chiodi non se ne preoccupa che torni pure a fare il commercialista, non ne sentiremo la mancanza.
È' giusto, l'appello al commissario Chiodi e' di intervenire a difesa di Urologia. Che significa? 1) A difesa solo di Vicentini? Io penso di no, un reparto e' come una squadra di calcio c' e' la punta, il portiere, il difensore, il centrocampista, il terzino, l'ala destra, l'ala sinistra, la mezzala, i panchinari, l'allenatore, il massaggiatore. Se si cura solo l'attacante poi la difesa fa' acqua e si prendono i gol in contropiede. Per tornare al problema ricordo che Vicentini e' primario ospedaliero e professore ordinario alla stesso tempo. Un istituzione. Un ottimo chirurgo. Un orgoglio per la ASL di Teramo. Chiodi deve dirci se la squadra fa' risultati. Se si , provveda immediatamente a rivedere la convenzione conservando un Urologia Universitaria-Ospedaliera. Se no, vogliamo i dati per capire meglio. FUORI I NUMERI!!!
tutti contro chiodi ma perchè secondo voi luciano d'alfonso sarebbe meglio ? chiodi non sarà il massimo ma sembra una persona determinata e onesta è il meno peggio di tutta la marmaglia di destra e sinistra
Facci sapere dove e quando e saremo lì!!!!
Le prese di posizione contro la determinazione contenuta nella convenzione tra l’Università dell’Aquila e la Ausl di Teramo di proporre al professor Carlo Vicentini, responsabile di Urologia, l’incarico di coordinamento dei programmi integrativi delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca nel settore dell'Urologia, con sede nel presidio ospedaliero di Atri, impongono un chiarimento da parte dell’AUSL. Si è ben visto negli anni che la Sanità locale è il terreno su cui chiunque sia in odore di candidatura nella vita amministrativa, entra più volentieri; nella certezza che alzare il tono della discussione contro chi gestisce la Salute dei Cittadini procuri immagine e voti. Avere coscienza di ciò, però, non esime la Ausl dal dovere di tutelare la Cittadinanza da false affermazioni che creano turbamento, gettano discredito e, di conseguenza, aumentano mobilità passiva e disagi ai pazienti. Il Prof. Vicentini, la cui professionalità e la cui popolarità non sono mai state messe in dubbio da alcuno, è un professionista inquadrato in un sistema più ampio rispetto al piccolo, pretestuoso punto di vista di chi grida allo scandalo. È il caso di ragionare, come si sta cercando di spiegare da tempo, anche in termini di funzionalità ed organizzazione dei vari settori e, quindi, di riduzione della mobilità passiva. Quella relativa ad Urologia è molto alta (€2.576.165,14 nel 2012). Vale a dire che oltre il 50% dei cittadini teramani che necessita di cure Urologiche, va a curarsi in altra provincia. Ora: a lavorare sulle strategie è, deve essere la Direzione Strategica aziendale. L’incarico ricevuto dalla Giunta Regionale è questo, e nessuno vuole evitare tale responsabilità come è evidente anche dai dati di cronaca quotidiana. Vengono assunte decisioni incastonate in una strategia che guarda a un obiettivo comune, quello dell’interesse della Collettività. Non sembra giusto, anzi è scorretto e fuorviante dare interpretazioni capziose di ogni singolo fatto, utili forse alle campagne elettorali, spesso dannosissime per l’obiettivo Salute. Ed è tanto vero che questi fatti vengono strumentalizzati, che gran parte di coloro che oggi prendono posizioni come le ultime comparse sui media hanno gridato contro la convenzione con l’Università dell’Aquila fino a qualche tempo fa. Nel 2010 c’era un vero e proprio moto popolare contro questa formula. Oggi alcuni di coloro che allora gridavano per far sparire tutti i Professori Convenzionati dell’Università dell’Aquila si abbandonano a dichiarazioni opposte.
Chi è che si firma ASL Teramo? Di certo non il Direttore Generale. Nè tantomeno il Direttore Sanitario della ASL, l'ufficio Stampa della ASL o l'URP. Allora la precisazione va attribuita a un lettore buontempone? Non sarebbe meglio, e più civile, firmare con il proprio nome e cognome specificando eventuale qualifica? Poi non credo che l'opera sia autentica perché non sarebbe opportuno un intervento di tipo elettorale da parte di una ASL, pur essendo la nomina dei dirigenti essenzialmente di parte (Cito:...Si è ben visto negli anni che la Sanità locale è il terreno su cui chiunque sia in odore di candidatura nella vita amministrativa, entra più volentieri; nella certezza che alzare il tono della discussione contro chi gestisce la Salute dei Cittadini procuri immagine e voti). Quanto alla mobilità passiva in campo urologico, bisogna chiedersi cosa ha fatto l'ASL Teramo per creare le condizioni per invertire la tendenza? Ha collaborato sino in fondo con la Direzione della UO Urologica? Spero non mi risponda un familiare del Sig. Asl Teramo...!

Il comunicato è stato spedito dal dott. Cipollone dell'Urp dell'ASL di Teramo.

Quindi il Sig. Asl di Teramo dice, praticamente, che nessuno mette in dubbio la professionalità e la popolarità del Prof. Vicentini, MA il 50% dei cittadini teramani lo boccia (ovviamente dal punto di vista professionale) scegliendo di non farsi curare da lui? Capisco bene se, leggendo il comunicato inviato dal Dott. Cipollone, leggo che si stanno gettando ombre sulla qualità delle prestazioni specialistiche fornite dal Reparto di Urologia di Teramo? Capisco bene se mi sembra che si stia accusando, in maniera diretta e senza tanti fronzoli, il Prof. Vicentini di essere la causa della mobilità passiva del suo Reparto?
signori in abruzzo siamo ultimi in campo urologico , a pescara c'è pompa , a chieti schips a l'aquila di clemente , tre giganti dell'urologia oncologica , magari viene un primario di serie A, comunque vicentini è un ottimo professionista
Ancora con la storia della motilità passiva!!! Ancora con la storia del cittadino teramano che si va a curare fuori ASL!!! Ma basta!!! sembra un ritornello di una vecchia canzone di San Remo!!!! Ma non è più giusto dire che il 50 % di cittadini della AUSL Teramana va fuori Regione o fuori ASL. La AUSL teramana ha 4 ospedali o ce lo siamo dimenticato? E ciò non è forse da imputare ad una scarsa visione strategica dei bisogni della collettività? Ma forse è più facile addossare le colpe su un'unica persona la cui unica colpa è solo quella di coordinare un reparto di eccellenza che forse fa invidia a molti. Chi ha lentamente ma inesorabilmente annientato l'Urologia di Atri che attualmente non ha più posti letto? Chi costringe i pazienti con problemi urologici urgenti ad andare al Pronto Soccorso di Teramo? Chi ha svilito il reparto di Giulianova? Forse bisognerebbe prima trovare le risposte a queste domande e poi analizzare dove si è sbagliato.
In qualità di Direttrice del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell'Ambiente nonché ex-Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università dell'Aquila dal 2004, voglio esprimere alcune considerazioni sulla "questione UROLOGIA", a nome del Dipartimento che rappresento e al quale afferiscono il Prof. Vicentini ed il Prof. Paradiso Galatioto, i due Docenti di Urologia dell'Ateneo Aquilano che, da sempre, svolgono la loro attività assistenziale presso la ASL Teramo. Una ASL dove, storicamente, si sono formate generazioni e generazioni di medici e specialisti vari, grazie alla presenza di prestigiose strutture sanitarie a direzione sia universitaria che ospedaliera che, nell'interesse di tutti, pazienti e studenti, hanno sempre operato in sinergia pur nella fisiologica dialettica che contraddistingue sia il mondo Accademico che quello della Sanità. Il Consiglio di Dipartimento Universitario di competenza della disciplina UROLOGIA, si è riunito in data odierna per esprimere il necessario parere in merito alle proposte avanzate dalla Componente ASL Teramo presente nella Commissione Paritetica ASL-Università riunitasi in data 19 giugno. Al di là delle proposte che hanno visto la conferma del convenzionamento di molte strutture a Direzione Universitaria presenti nei diversi Presidi Ospedalieri della ASL che sono state condivise dalla componente universitaria presente nella Commissione Paritetica e che hanno avuto il parere positivo dal Dipartimento che mi onoro di presiedere, un lungo dibattito si è aperto durante la riunione odierna sulla cancellazione della UROLOGIA dall'elenco delle strutture a direzione universitaria in convenzione. A parte l'intervento di moltissimi Colleghi sconcertati di fronte ala proposta, le cui motivazioni non sono formalizzate nel verbale della seduta della Commissione Paritetica, è stato particolarmente significativo l'intervento dei rappresentanti degli Studenti e dei rappresentanti degli Specializzandi, in difesa di una struttura, di un Direttore, di uno staff medico, infermieristico, tecnico di altissimo livello da ogni punto di vista: professionale, comportamentale, umano. Unanime la richiesta al Rettore di rappresentare la mozione del Dipartimento tesa ad invitare la Componente ASL teramana a rivisitare la proposta avanzata che, oggettivamente, provocherebbe solo gravi nocumenti a tutta la comunità del territorio di riferimento nonché alla formazione universitaria di base e specialistica. Proposta che peraltro è stata approvata a maggioranza, con il voto favorevole dei 4 membri della componente ASL e con il voto contrario dei 3 membri universitari (un collega era assente giustificato). Da teramana di origine, condivido le manifestazioni di stima nei confronti del Prof. Vicentini e dell'intera "squadra" che opera all'interno di quel reparto che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare per esperienze dirette, come tanti teramani che si sono già espressi. Dato il mio ruolo istituzionale, mi preme però sottolineare anche l'importanza del parere degli studenti e degli specializzandi che sono al centro dell'attenzione del mondo universitario e che dovrebbero essere maggiormente considerati dalle ASL che sono di riferimento per la formazione medica e specialistica. Non andrebbe dimenticato che l'Università è chiamata a soddisfare il fabbisogno formativo definito dalla Regione, quella stessa Regione alla quale le AA.SS.LL. fanno riferimento. Insomma, dovremmo stare tutti dalla stessa parte, Regione, ASL e Università, nell'interesse dei cittadini, della qualità dei servizi assistenziali erogati e della formazione dei nostri giovani, studenti e specializzandi che rappresentano le future generazioni di medici e specialisti nonché di tutte le figure del mondo delle professioni sanitarie.