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Il Mare dell'Abruzzo è una merda

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Primi in Italia.
Grazie a tutta la politica abruzzese.
Siamo orgogliosi.
La bandiera nera.
Si non è blu.
Non è quella della pace.
Non è quella rosa del giro d'Italia.
Non è quella gialla del Tour de France.

Maglia nera che sfina e che ti porta all'ospedale.
Pensate che secondo il laboratorio mobile di Goletta Verde l'88% dei campioni prelevati sono fortemente inquinati.
Che dire di più ai nostri amministratori che hanno curato così bene i depuratori, gli scarichi fognari e tanta bella aria fritta.
Cambiate l'olio almeno quando ci deliziate con il vostro populismo ambientalista.
L'Ass. Mazzocca ha promesso interventi  immediati stigmatizzando l'operato inesistente della passata politica.
Tutto bello il politichese ma l'opposizione dove si trovava in quei momenti di mala gestione amministrativa?
Non ricordiamo barricate o alzate di scudi.

La soluzione?
Ci vorrebbe un bel bagno per tutti i nostri politici...si potrebbe raggiungere il 100% dei campioni inquinati e diventare campioni del mondo. 
Ci piace vincere facile.

altri link www.cityrumors.it/regione-abruzzo/81349-goletta-verde-abruzzo-mare-inquinato.html


 

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Commenti

E' la cartina al tornasole di un modello di sviluppo totalmente avulso dalle radici e vocazioni territoriali, che dopo 20 anni ci lascia la bandiera nera. "Mattone Nero" è il marchio dell'Abruzzo, voluto purtroppo dalla maggior parte del ceto dirigente.
Beh visto che il mare è già molto inquinato, allora aboliamo la riserva del Borsacchio, facciamoci alcune centinaia di appartamenti e villette e facciamo mettere le piattaforme petrolifere in mare, almeno ci prendiamo du lire per comprarci le medicine. Gli interventi immediati dei politici sono: far funzionare i depuratori e poi chiudere e bonificare le discariche in uso (tutte o quasi) e bonificare quelle interrate che scaricano buste nel tordino e poi nel mare. Tanto i politici che le hanno aperte e poi interrate sono gli stessi di oggi e sanno bene dove stanno
In realtà Franco Caramanico allora consigliere di Minoranza in regione, proprio insieme a lega ambiente wwf e operatori del settore idrico organizzo un ciclo di assemblee per denunciare lo stato dei mari, dei laghi e dei fiumi, esattamente un anno fa. Uno di questi incontri fu a Pineto, con un convegno aperto al pubblico. Cercammo di sponsorizzare l'iniziativa ma fu dura. Io che vivo a Milano mi chiesi come mai i cittadini, almeno quelli della costa, quando vedono volantini che propongono convegni su questo argomento non si interessino...Eppure erano giorni di ferie ed erano tutti a spasso, Eppure erano lì a breve distanza a passeggiare lungo mare godendosi la fine delle vacanza... Oggetto dell'incontro fu proprio il fatto che l'inquinamento idrico peggiora di anno in anno e che l’Abruzzo non riuscirà a rispettare l’obiettivo comunitario del 2015 complice L'irresponsabile silenzio della regione che senza dirlo a nessuno aveva chiesto una proroga di 12 anni su tale obiettivo. I problemi principali che furono portati in discussione: - L’aumento progressivo delle fonti d’inquinamento - Il peggioramento della gestione della rete idrica e degli scarichi urbani e industriali - La tutela dell’ambiente sotto forma di parchi, riserve minimizzando l’intervento distruttivo dell’uomo. Scrissi anche una relazione di tale incontro. Ora io spero che ci sia un'inversione di rotta: quanto meno un esponente della giunta non fa finta di niente ma promuove un piano straordinario. Se guardiamo i 5 anni passati questo è un fatto importante. Ma la parte che sinceramente ancora manca all'appello sono i cittadini...così come mancavano quella sera al convegno. il padre della parola ecologia era un tedesco, il Biologo Heckel: egli coniò questa parola partendo dal termine greco Oikos che vuol dire ambiente ma anche Casa. Questo non è fortuito: per la maggior parte dei popoli nord europei la "casa" non coincide con le quattro mura che ci circondano. La casa coincide con l'ambiente e con esso cercano di vivere in equilibrio. In Abruzzo ancora non è così e la consapevolezza ecologica degli amministratori affonda le sue radici in quella dei cittadini.
E gli abruzzesi che votano questa "impeccabile" classe dirigente? Certo loro sono esclusi da colpe. Ma pi piacere, quando andate a cercare raccomandazioni o favori sti 4 cornuti di amministratori incapaci vi fanno comodo, ma poi no piovono le critiche. Voi siete peggio di quelli che votate. Falconi, lei e' un caso a parte ed e' tra i pochi che si distingue per coraggio e per portare avanti lotte di legalita' in questa Regione sfortunata e martoriata da una popolazione di scecchi ed amministrata da farabutti.
Grazie a Giacomino che invece di programmare la costruzione di nuovi depuratori pensava ad elargire benefit ai suoi affini-
Grazie I due Punti. Siamo tutti da biasimare - Questo va avanti e siamo tutti consapevoli delle ragioni. Ma la gente d'Abruzzo solo avete il potere di cambiare questo e non solo parlarne. E non è chi è la colpa -Tenere alla vostra bella regione, unirsi e fare qualcosa al riguardo !!