Esiste un limite alla pubblica decenza?
Quando si prendono decisioni sanitarie, che coinvolgono pazienti e famiglie, si pensa alle conseguenze emotive, umane, sociali e curative?
Quando un paziente di SLA o la propria famiglia, è abituato a infermieri altamente professionali, che provengono da reparti come rianimazione o pneumologia, si vede sostituire dopo pochi giorni di apprendistato i propri angeli custodi, ha diritto di essere preoccupato?
Terrorizzato.
Non basta essere condannato a una dura lotta per sopravvivere?
Possiamo essere tutti un pò stanchi, depressi, demolarizzati?
Abbiamo il diritto di incazzarci ? (e chiediamo scusa per la parola diritto abusata e senza senso).
Questa è l'ennesima storia alla teramana....
Buona Visione.
Fate Vobis...
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