I Due Punti ha una redazione infinita.
Fatta di una rete di lettori che diventano informatori, critici e anche collaboratori.
Vi racconto una storia che potrebbe scuotere la mancanza di gestione e di cattiva amministrazione della macchina comunale.
Nel mese di Febbraio 2014 fu dato l'incarico per la redazione del piano di microzonazione sismica ( attraverso il quale è possibile individuare e caratterizzare le zone stabili, le zone stabili suscettibili di amplificazione locale e le zone soggette a instabilità, quali frane, rotture della superficie per faglie e liquefazioni dinamiche del terren) per il Comune di Teramo.
Progetto obbligatorio per legge dopo il terremoto del 2009.
www.comune.teramo.it/index.php
Il tutto prevedeva una riconsegna degli elaborati dopo un anno.
Febbraio 2015.
Indovinate?
Nulla.
Comuni con pericolosità sismica ben minore di quella di Teramo, come ad esempio Giulianova, hanno già questo tipo di elaborato da molto tempo.
Questo è l'unico parametro per conoscere zona per zona, quartiere per quartiere, quali danni ci si può attendere da un terremoto.
Una mera e noiosa questione di sicurezza.
L'incarico, per essere precisi, per agevolare il controllo del sindaco Brucchi, è stato dato con determinazione dirigenziale N. 51 del 18/02/2014
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