In questi due giorni di ghiaccio in fresco, Teramo ha mostrato il peggio e il meglio della sua immagine.
Solidarietà tra famiglie.
Pranzi improvvisati.
Sale che passava di mano in mano.
Passaggi tra i meglio attrezzati.
L'assessore Fracassa criticato per il piano neve che almeno rispondeva al telefono e cercava di aiutare situazione dopo situazione.
Le famose risposte.
Nel frattempo le strade sporche, ghiacciate, contatori dell'acqua esplosi e altri pericoli tra energia elettrica a singhiozzi e rami a terra.
Le buche no.
Era coperte e ben protette dalla neve.
Poi?
I bus.
Misteriosi e assenti.
Talmente fantasmi che per esempio, a Villa Gesso, nonostante la strada pulita, si fermavano al campetto di Piano Della Lenta come bloccati da una forza misteriosa.
Ecco, una volta era un desiderio sognare quel tram, noi a Teramo, ci siamo attaccati alla pensilina, in attesa del Godot autista.
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