Il Gruppo di Teramo Soprattutto è diviso sull'inefficacia, l'inefficienza, l'ineluttabilità, l'ineleggibile politica amministrativa della ineffabile Giunta Brucchi.
La disanima del capogruppo Dodo Di Sabatino è in realtà semplice cronaca che è stata sintetizzata dalla protesta dei commercianti teramani.
Il cantiere che ha ucciso l'economia cittadina.
Licenziamenti, debiti con le banche, debiti con i proprietari, con i fornitori.
Differenze di incassi tra il 2015 e il 2016 anche del 60%.
Alberto Covelli non è d'accord0.
Pronto alla crociata per difendere l'indifendibile.
Ci piacerebbe leggere un comunicato politico sulla propria attività amministrativa in questi due anni e mezzo.
Una critica sincera.
Un'abreazione.
Il racconto di come gli sia stata data la possibilità di incidere nella gestione politica di Teramo Città Capoluogo.
La sua è una memoria selettiva e disinteressata.
Covelli non ricorda il lungo elenco di incompiute e di violenze amministrative ai danni dei cittadini.
Piccoli esempi per aiutare lo smemorato consigliere comunale" ...i dirigenti nominati direttamente e prorogati, di come sono stati gestiti i lavori per corso San Giorgio, dell'inesistente programmazione Culturale, della mancanza di adeguamento sismico e sicurezza nelle scuole, dell'incapacità di partecipare ai bandi della protezione civile, dal 2009 non è stato fatto nulla, nessuna scuola adeguata sismicamente al 100%, della pessima gestione del polo museale, delle condizioni della villa comunale, del concorsone, dei derivati, dell'inutile Ipogeo, di quelle orrende piste ciclabili, della mancata sicurezza, dello scollamento della polizia municipale, degli affidamenti diretti e illegittimi, (primo su tutti quello dello smaltimento del percolato e delle analisi sull'acidità. Nessuno ha avuto il coraggio di portare questo argomento in consiglio comunale.Nessuno ha avuto il coraggio di controllarle.Che cosa abbiamo smaltito?),dei cento milioni di euro dei debiti del Ruzzo, Teramo ha l'11%, della Fondazione Tercas, del catrame davanti al Teatro Romano ( capre), del bando della Teramo Ambiente, della mancata costruzione del forno crematorio, del blocco delle assunzioni, del concorso dell'Urp, dell'arredo urbano, dell'Istituto Braga, del verde pubblico, sullo svincolo del lotto zero nel quartiere della Gammarana dai terreni esondabili che ci ricorderemo in un prossimo futuro, dell'asfalto, delle buche, della manutenzione, della capacità politica di attrarre nuovi imprenditori, della funzione politica di recepire i fondi europei, della forza politica di difendere il territorio da speculatori e crolli bancari, del bando del teatro comunale, sulla vergogna del parcheggio di piazza Dante, sulla mancata cura di viale Mazzini, sul Castello Della Monica e il suo imminente crollo, sull'abbandono dei quartieri periferici, sull'ex Manicomio, sul rimborso (mai avvenuto) delle multe della ZTL, sulla sola cultura della birra e del vino, sull'agonia della Coppa Interamnia, sull'Housing sociale di via Longo, sulla perdita di manifestazioni sportive storiche come la Mille Miglia, sulle figuracce nazionali, sulla sanità, sulla perdità della Teramocentricità, sul nuovo teatro, sul vecchio stadio comunale, sul polo scolastico, sui poveri servizi sociali, sul piano neve, sulla distruzione del tessuto economico, sull'Università che propone la Teleferica, che ci obbliga alla Teleferica, sul trasporto urbano e gli studenti schiacciati come sardine, sul trasporto scolastico ( in arrivo le richieste di rinvio a giudizio), sugli impianti sportivi, sui disabili, sull' abbattimento delle vergognose barriere architettoniche, sul campo dell'acquaviva, sulle bugie politiche e varie ed eventuali....".
Dobbiamo continuare?
Sull'abbandono del suo quartiere Cona. ( cit. Pino)
Centrale Enel e amianto accanto alle civili abitazioni.
Dobbiamo continuare?
Il Parco archeologico della Cona promesso al quartiere.
I marciapiedi divelti e rovinati dopo pochi anni.
La sicurezza pari a zero degli studenti delle scuole superiori.
Dobbiamo continuare?
Alberto Covelli non ricorda e non è d'accordo con Dodo Di Sabatino.
Hanno ragione Rudy Di Stefano e l'associazione Nuove Energie.
Solo un gioco di Status Quo.
Sullo sfondo le nomine nel nuovo cda di Tercas.
Vi racconteremo tutto e di come la politica sia pronta ad inaugurare dopo il museo del Gatto, uno più attinente sulla Topa e per ultimo, quello sulle poltrone.
Un Valzer amico.
I cittadini?
Chi?
Musica Maestro.
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Commenti
Covelli... le poltrone sono finite! Accontentati di quella di casa tua perché tanto presto ti rimandiamo lì.