L'Italia segue le linee guide per l'ospitalità dei profughi di guerra?
L'Abruzzo?
Teramo?
Leggiamo.
" L’accoglienza ha come obiettivi principali: ‐ garantire misure di assistenza e di protezione della singola persona;
‐ favorirne il percorso verso l’autonomia.
Si tratta di un’accoglienza “integrata”, nel senso che gli interventi materiali di base (vitto e alloggio) sono contestuali a servizi volti a favorire l’acquisizione di strumenti per l’autonomia. I servizi minimi garantiti sono: vitto e alloggio
vestiario e prodotti per l’igiene personale
mediazione linguistica e interculturale e attività multiculturali
orientamento, informazione legale e assistenza nella procedura per la richiesta di protezione internazionale
accompagnamento all’inserimento scolastico dei minori in famiglia e accessibilità ai percorsi per l’insegnamento della lingua italiana e ai servizi per la formazione per gli adulti
orientamento e accompagnamento ai servizi sanitari e ai servizi sociali del territorio
orientamento e accompagnamento ai servizi di inserimento lavorativo e formativo.
Per garantire quest’accoglienza il piano si avvale di reti territoriali, che coinvolgano tutti gli attori locali a sostegno del piano nella sua totalità e, al tempo stesso, dei percorsi individuali dei singoli beneficiari.
Deve essere garantita la tutela dell’unità familiare con la predisposizione di specifiche misure per l’accoglienza di nuclei familiari e procedure per il ricongiungimento familiare.
A parole siamo tutti bravi.
I fatti?
Mi piacerebbe chiedere al Commisssario del Comune di Pietracamela, lo stesso funzionario prefettizio del bando per l'accoglienza dei profughi, come potrà garantire la sicurezza, l'integrazione sociale ai Prati di Tivo, quando nella scorsa stagione, le stesse modalità, non sono state raggiunte per i residenti.
Vi ricordiamo i tre giorni di isolamento per neve e tutti gli altri servizi mancati per le condizioni della strada provinciale, i rapporti con i gestori di energia elettrica, la rete internet, varie ed eventuali.
Siamo sicuri che il commissario prefettizio controllerà, attraverso mirate visure, la stabilità economica e di legge, delle future strutture di accoglienza.
Siamo sicuri che il commissario prefettizio saprà giustificare ai pochi giovani della montagna, eventuali, nuovi e improvvisi lavori destinati ai profughi.
Mi piacerebbe domandare al Prefetto di Teramo, se è a conoscenza del traffico degli ospiti profughi, tra Teramo e Torricella.
Biciclette che sfrecciano veloce dalle 9 di sera alle cinque del mattino.
Biciclette che ritornano più lente dalle 9 di sera alle cinque del mattino.
A piedi dalla nove di sera alle cinque del mattino.
Dove vanno?
Cosa fanno a quell'ora?
Al Prefetto di Teramo e al Tribunale di Teramo mi piacerebbe sapere se sono a conoscenza di un'indagine o più indagini dei carabinieri sul nuovo spaccio di sostanze stupefacenti a Teramo.
Vi sono profughi coinvolti?
Se così fosse sarebbero stati arrestati o perseguiti secondo legge italiana?
Piazzetta del Sole, per esempio, è il nuovo centro di trasferimento o un punto di ritrovo di spacciatori?
In fondo, nel programma ministeriale, esiste la rete di sostegno.
"Per supportare gli interventi in favore dell’integrazione è fondamentale attivare e consolidare il lavoro di rete con gli attori locali che a vario titolo possono essere interlocutori per i percorsi di accoglienza e di inserimento".
Detto fatto.
Molto fatto, a Teramo.
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