Quattro Good Banks, ripulite dal fondo di risoluzione e diventate appetibili dal mercato.
Ubi banca e Banca Popolare di Bari in piena trattativa, quest'ultima interessata in particolare a Carichieti.
La Banca popolare di Bergamo e Brescia sarebbe disponibile ancora all'acquisto solo nel caso di particolari condizioni.
Un miliardo di Badwill, (Il badwill è definito dallo IAS 22(6) come: l'eventuale eccedenza, alla data della compravendita, della quota di partecipazione dell'acquirente nei fair value (valori correnti) delle attività e passività identificabili acquisite rispetto al costo di acquisizione.In altri termini, il badwill si verifica quando il risultato reddituale è inferiore al risultato patrimoniale), l'uso dei crediti fiscali e altre valutazioni tecniche da poter far digerire agli azionisti.
Il comunicato di Ubi Banca è affidato al presidente del suo Cds, Andrea Moltrasio: «Porto in consiglio di sorveglianza la questione delle banche solo quando sono in grado di creare valore per la nostra base di azionisti. Purtroppo nella nostra mission non abbiamo il salvataggio, che quindi deve essere fatto in altro modo. Su questo siamo estremamente rigorosi. Nel senso che, se possiamo dare una mano al sistema dal punto di vista organizzativo e industriale nell’interesse dei nostri azionisti, lo facciamo» ma «non siamo nelle condizioni di fare salvataggi»
Il vero problema?
Le Good Banks furono filtrate di quasi dieci miliardi di euro e fonti attendibili, parlerebbero di un altro miliardo di sofferenza.
La Ubi banca potrebbe partecipare per non più di 400 milioni di euro ( aumento di capitale) ma il resto?
La differenza rimarrebbe ancora di duecento milioni di euro.
Tutto a carico del fondo di risoluzione che significherebbe con qualche certezza, nuovo esborso forzoso da parte dei correntisti italiani?
Tutto molto probabile ma non sicuro come tutta questa strana storia all' italiana.
In attesa della Bce.
Commenta
Commenti
Caro Teramo Dorme, sarà fatto.
Questo argoemnto non morirà.