A Montorio ci sono due mila sfollati.
A Teramo oltre duecento famiglie dormiranno fuori casa.
A Crognaleto cento persone.
A Rocca Santa Maria sette persone.
A Torricella Sicura 10 famiglie.
A Tossicia 120 persone.
Ad Atri 2 famiglie.
A Castelli 30 persone.
A Castiglioe Messer Raimondo 4 famiglie.
A Cellino Attanasio 30 persone.
A Civitella del Tronto cento persone.
A Colledara 40 persone.
A Corropoli due famiglie.
In molti comuni la stima era praticamente impossibile.
In tutte queste persone la prima preoccupazione è stata non abbandonare la propria casa.
La paura degli sciacalli.
Segnalazioni su segnalazioni di auto che giravano intorno alle case dichiarate inagibili.
Gruppi di tre o quattro uomini che guardvano all'interno di molte abitazioni.
Note sono le trasferte di ladri specializzati nelle zone post terremoto.
Quel nastro rosso che diventa un faro per i delinquenti, per i malintenzionati, per i ladri.
Molti teramani hanno scelto di dormire in auto a difesa della propria martoriata proprietà.
Una lunga notte fatte di pensieri tra muti da continuare a pagare, di paura per se stessi e la propria famiglia, per quella casa dell'infanzia o drammaticamente per un'abitazione nuova non costruita secondo la giusta modalità.
E poi i ladri.
Un altro motivo per non dormire.
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