Il Presidente della Provincia, i sindaci, gli assessori, gli amministrativi, le polizie locali, le forze di polizia, la protezione civile.
Tutti uniti sotto la stessa bandiera dell'emergenza.
Ogni dichiarazione viene condita da umanità e partecipazione.
La sera, l'imbrunire, diventa un raccogliersi intorno al diario istituzionale che fa rima con confidenziale.
Il Presidente della Provincia Renzo Di Sabatino " È stata una giornata lunga e faticosa. Un abbraccio alle persone e famiglie che hanno subito danni alle loro abitazioni ed un ringraziamento ai tanti che oggi si sono prodigati nell'aiuto e nel sostegno ai colpiti dal sisma. A Teramo e provincia i numeri sugli sfollati ed i danni agli edifici dimostrano che la gravità della situazione è senza precedenti. Ancora una volta i Sindaci si sono dimostrati all'altezza del loro ruolo. In 12 ore approntate strutture d'accoglienza a Teramo, Montorio, Civitella, Torricella e altrove, in altri Comuni già sistemate le persone in strutture ricettive del territorio montano".
Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi " Sono stanco ma soddisfatto. Giornata dura ma garantire 300 posti letto non è facile. Un grazie al magnifico Rettore".
Il sindaco di Civitella, Cristina Di Pietro" Grazie ai nostri volontari stiamo attrezzando per la notte . Abbiamo aperto strutture a Villa Passo e Ripe . Grazie ragazzi, siete meravigliosi".
Il Sindaco di Montorio, Gianni Di Centa " Palazzetto dello sport attivato, speriamo di riuscire domani a far arrivare un pó di latte e caffè".
L'Assessore alla Protezione Civile del comune di Teramo, Franco Fracassa " Mi auguro che l'iter per ospitare i teramani negli alberghi sia rapido. Aspettiamo con fiducia ma continueremo a sollecitare."
Poi, la tensione di un padre.
Poi il dietro le quinte di un Primo Cittadino.
Poi una figlia che esplode con tutto il suo amore, a cui ogni critico attento perdonerà tutto.
A voi, la lettura.
Scrive Nicoletta Brucchi sul Padre Maurizio, sindaco di Teramo.
" Buonasera a tutti, parlo da figlia ma anche da 17enne teramana.
Ormai sono quasi 10 anni che mio padre Maurizio Brucchi è sindaco di Teramo.
Molto probabilmente sarò di parte nell'esprimere le mie opinione e non riuscirò ad essere oggettiva, ma a quanto vedo l'oggettività è una caratteristica che manca a molti.
Mio padre penso sia stato e sia tutt'ora un bravissimo sindaco, ovviamente con i suoi errori, ma errare è umano no?
Dagli errori si cresce e si migliora come ovviamente anche dalle critiche.
Ma nessuno si rende conto quanto sia difficile rivestire il ruolo di sindaco, io vedo mio padre che ogni sera torna a casa stremato dal lavoro e con mille pensieri in testa per migliorare questa città. Perché appena c'è un cambiamento bisogna sempre vederlo in negativo?
Basti pensare al progetto finito del lotto zero, al corso che nonostante ci stia mettendo tempo diventerà un corso moderno luminoso e che farà risplendere ancora di più questa città, ovviamente per renderlo tale ci vuole tempo e duro lavoro che mio padre sta facendo dignitosamente.
Ma tanto qualsiasi cosa viene fatta ci sarà sempre chi cercherà il pelo nell'uovo.
Io personalmente mi sento ferita, perché mio padre è una persona come poche, è una persona che mette l'anima in tutto ciò che fa e che se sbaglia lo riconosce ma tutto ciò che fa lo fa per i teramani e per la città.
Possibile che qualsiasi cosa fa non vada bene? Possibile che devo andare sulla sua bacheca Facebook e leggere insulti e brutte parole?
Concludo nel dire che io non avrò tanta esperienza dato che ho solo 17 anni ma fidatevi che io vivendolo in prima persona so quanto mio padre tenga a questa città, chiedo solo di pensare e riflettere prima di tratte conclusioni affrettate e di rispettare le scelte che fa come lui rispetta le offese e i commenti prendendo atto di ciò che viene detto e chiedendosi anche se forse qualcosa la sta sbagliando lui.
Ripeto: errare è umano e mio padre Maurizio è umano come il resto di noi.
Aggiungo: anche io vado a scuola e anche io come ognuno di voi ho paura del terremoto ma mi fido di lui e so che non potrebbe mai accadermi nulla perché mio padre sa ciò che fa e penso che se le scuole siano chiuse è proprio per tutelare la nostra incolumità viceversa se sono aperte".
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