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Le lesioni sulla Torre del Duomo di Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

A Teramo tutti con l'affetto e l'effetto di una testa contro le nuvole.
Il cielo di quella Torre del Duomo che presenta dell'evidenti fratture temporali.
Uno star gate da tutti giù per terra.
La prima telefonata dell'avv. Mazzitti.
Immediata e preoccupata.
Poi Alfredo Cicconi e le foto di Fabio Panichi.
Siamo sicuri che tutto sia stata controllato ma i teramani, continuano a rimettere il tempo con l'orologio di una storia antica. 
La testa all'insù e il cucù per non sbagliare in sicurezza.

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Commenti

Sono lesioni che c'erano già.. non devono controllare ora, dovevano farlo già prima
Aggiornamento Castello della Monica???
Teatro Romano?
Quelle lesioni ci sono da un pezzo e sono "tenute a bada" dalle catene esistenti. Piuttosto andrebbero risarcite le lesioni visibili nonché progettato e messo in atto un serio programma di monitoraggio del quadro fessurativo. Dico quella che può sembrare una bestemmia ma non lo è: a quelle lesioni farebbe un gran bene la rimozione degli orologi ed il ripristino del muro. I muri solidi sono fatti di mattoni e pietre non di vuoti. Il campanile, così come i nostri edifici, sono realizzati più o meno bene. Poi, per dirla alla maniera di un saggio professore di tecnica delle costruzioni, arriva quel socio roditore che è l'uomo ed inizia a scavare per creare una nicchia, un armadio incassato (per "rubare" spazio), alloggiare un contatore (e che, lo metto a vista?) e via discorrendo, fino a che del muro rimane solo la pelle esterna. E la pelle da sola non basta a reggere... Se il campanile della cattedrale di Teramo sta in piedi da secoli significa che fu costruito con perizia e criterio. Ma ciò non basta a conservarlo in eterno. Occorrono cura, manutenzione, controlli periodici. E sarebbe stato molto meglio se nel corso dei secoli non se ne fosse alterata la struttura originaria inserendo l'orologio, demolito l'arco del Monsignore, che fungeva da contrasto alla base, e via dicendo. Le lesioni che preoccupano, ripeto, sono altre, più piccole e subdole, invisibili ad un occhio profano ma che aumentano nel tempo e si creano a seguito di una nuova forte scossa. E che sono il segno visibile, ad un occhio preparato, della debolezza della struttura. Quando mi capita di essere a Teramo, la mattina, alzandomi e guardando fuori della finestra, si para davanti ai miei occhi l'imponenza di quella torre, la prepotenza pacifica con la quale sovrasta e sorveglia i tetti di una città sonnolenta. Mi vien da dire che fu. Il senso vero e profondo del termine "campanilismo". E' come una boccata di ossigeno che riempie i polmoni e dà sprint alla giornata. Poi, a volte, mi capita di dover scacciare un pensiero inquietante, ciò che temo seriamente e mai vorrei che accadesse: svegliarmi una mattina e trovare una tragica mancanza. Perché, signori, le tragedie accadono. Chiedete a Venezia. Non faccio allarmismi. Ma nemmeno come lo struzzo. Preveniamole! La questione è seria.
Ho delle foto del 24/08/2016 dov'è quelle crepe erano già presenti, infatti, si vedono i Vigili del Fuco mentre controllano i danni col cestello.
Falcò, ma mo cussù nde se pò tuccà?