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Crisi Teramo: Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo...

di Anonimo
5 minuti

La situazione politica è abbastanza complessa e sicuramente deve essere affrontata in maniera lungimirante, non con l'obiettivo di salvare il salvabile e mantenere la poltrona.
L'ultima riunione di maggioranza che si è svolta nella sede di Futuro In ha messo in evidenza la voglia di sopravvivere.
Adesso si corre a presentare nuovi programmi non tanto pensati quanto necessari per mettere davanti agli occhi dei cittadini una volontà di fare qualcosa.
Eppure il sindaco Brucchi un programma già lo aveva.
Eppure il sindaco Brucchi la Giunta l'aveva fatta rispettando i voti dei teramani.
Eppure il sindaco Brucchi era convinto di riuscire a governare bene la città per altri 4 anni.
Ebbene il sindaco Brucchi non c'è riuscito.
Ma ci vorrebbe riuscire ancora senza capire che è in un vicolo cieco anche riuscisse a rimettere in piedi una maggioranza, seppure risicata, Troppi ostacoli avrebbe per completare il mandato.
Cosa c’è dietro tutto? Forse la volontà di una parte politica del centro-destra di arrivare a dopo l'estate, rimettere a posto qualche carta in comune e non trovarsi il commissario prefettizio da un giorno all'altro?
Questo è il dubbio che sorge osservando le riunioni di maggioranza, cercando di capire dove si vuole arrivare. Da una parte il gruppo di Paolo Gatti, la più forte in termini di consenso, della politica teramana.

E il consigliere regionale è quello che ha più da perdere in questo momento: se cade Brucchi lui esce sconfitto perché avendo la maggioranza della maggioranza non ha saputo portare avanti un progetto politico. Si troverebbe a dover ridisegnare un nuovo percorso, come il navigatore quando si sbaglia strada.
Poi c'è Ncd che non ha saputo mai, in questo scorcio di consiliatura, avere una propria fisionomia, non si è mai caratterizzato per un'azione politica capace di tale nome. A completare il quadro i civici, legati a Mauro Di Dalmazio, sempre costretti a subire più che a fare. Con questo quadro politico è difficile per il centrodestra tornare subito a fare campagna elettorale a chiedere volte cittadini ecco perché si chiede a Brucchi di sopravvivere, di tirare la corda il più possibile.
Stupisce che qualcuno pensi ancora che Fratelli d'Italia sia pronta a fare da stampella; il motto <Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo> sarà il filo conduttore della politica del gruppo di Morra fino alle prossime elezioni.
Cosa aspettarsi?
Ci si può aspettare di tutto perché tanto si va sopra ogni cosa e non si guarda più il bene comune.
Decaloghi, elenchi, richieste non servono più a niente. Anche tutti quei cittadini che hanno votato il centro-destra, il sindaco Brucchi, adesso sono in difficoltà perché non sanno più quale futuro li attende.
Conviviamo con servizi inefficienti, tasse più alte, e città che assume sempre più il volto di paese abbandonato.
Tocca a Paolo Gatti capire quale strada seguire. Al momento solo lui ha la forza elettorale, lui deciderà come utilizzare questa situazione, evitando che zombie del centrosinistra, cariatidi del centrodestra, politici sempreverdi, rampanti della poltrona e improvvisati senza esperienza possano affondare una città che era capoluogo di provincia ma di cui nessuno se ne accorge più.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Fabio Capolla

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Commenti

Ma va là fatela finita !!!! Raccontate ai sudditi dove è posta l'asticella del debito dentro e fuori bilancio a loro carico!!! Buffalmacchi
Dodici tredici milioni di di debito se non quindici con altri 1.000.000,00 /1.200.000,00 euro di interessi passivi da pagare in banca.all'anno,dove li andremo a prendere? Diciamolo ai teramani che questi debiti,li pagheremo noi i nostri figli,invece di fare il BALLO DEL QUA 'QUA ' in comune e fuori dallo stesso.Sono molto,molto,molto preoccupato.
Ci si sta' rivoltando sempre nella stessa mota, non so' se è giusto che io lasci un debito così alto sulle spalle dei miei figli , sto pensando seriamente a cambiare comune. Per colpa di questa masnada di improvvisatori, addio Teramo, mi spiace che a nessuno interessi la sorte della nostra città ,
A Teramo tutto tace, tutto fermo. L'unica cosa mossa è la foto! ;)
Caro Fabio Una cosa sicura è che il potere di Paolo Gatti non fermerà ciò che ormai irrinunciabile per il futuro della nostra cittadina. Un nuovo sindaco espressione del centrosinistra. Io ho fatto stage, scuole politiche, ho girato l'Italia è credimi, a Teramo sarà possibile il cambiamento, e perché no, anche supportato dai rampanti ed improvvisati della poltrona come tu impietosamente affermi...sappi che i rampanti ect ect sono ovunque, anche nella tua natia Milano...con affetto AF