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Pronto Soccorso di Teramo. Vi racconto come mio fratello ha rischiato di morire...

1 minuto

Il giorno 27 dicembre alle ore 15 e 40 circa  mi trovavo al pronto soccorso di Teramo perchè mio fratello aveva un forte dolore al petto.
Ho fatto presente all'incaricato dell'accettazione che la cosa era grave poichè mio fratello diceva di avere il braccio e la mano addormentata e che quindi non potevamo fare la fila.
L'incaricato però mi ha rassicurata dicendomi che non c'era da preoccuparsi e di aspettare quindi il nostro turno; dopo un'attesa di circa un'ora e un quarto, nonostante la mia insistenza, mio fratello è andato in arresto cardiaco.
Solo grazie alle mie urla di disperazione sono intervenuti subito cercando disperatamente di rianimarlo con i loro mezzi a disposizione ( una scena che rimarrà indelebile nella mia mente fino a quando vivrò).
Dopo vari tentativi, quando veramente pensavo di aver perso veramente mio fratello è avvenuto il miracolo.
Il suo cuore ha ripreso a battere.
Trasportato poi d'urgenza in sala operatoria ha subito un'angioplastica e poi è stato ricoverato in rianimazione in coma farmacologico.
Sono trascorsi due lunghi giorni di rianimazione e il 29 Dicembre le sue funzioni vitali si sono stabilizzate.
Lui è fuori pericolo di vita.
Il Prossimo sarà così fortunato?
Me lo auguro di cuore. 

Lettera Firmata

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Commenti

Non dovrei contestare il funzionamento del Pronto Soccorso di Teramo essendo io un ex enfermiere (non del P.S. però) e sono in pensione dal 1 giugno, purtroppo spesso ci si imbatte in quelche "collega" poco accorto o preparato. Io, nel mio piccolo, ho sempre sostenuto che chi sta al triage del P.S. non dovrebbe essere un infermiere ma un medico. A me è capitato ben due volte con i miei genitori quando hanno avuto bisogno del P.S. in emergenza e tutte e due le volte sono stato costretto ad alzare la voce, sbraitare, minacciare, e solo dopo che ho quasi "menato2 il "collega", solo dopo è intervenuto un medico ed in entrambi i casi c'è stato il ricovero d'urgenza......dopo minimo quattro ore di attesa snervante. Purtroppo la colpa non sempre è del collega del triage ma della mancanza di medici e infermieri, della lentezza dei medici consulenti che se la prendono comoda. E questa situazione è da anni che è così...e difficilmente cambierà.

Io sono sempre dell'avviso che allo sportello dell'accettazione di un pronto soccorso,ci debba essere un medico e non un infermiere,che per quanto preparato e bravo voglia essere, non può stabilire in certe situazioni il colore del codice di attesa.,mettendo a rischio la vita di un paziente.Tutto questo lo dico con il massimo rispetto per tutti coloro che sono dietro a quello sportello ,ed ai quali va il nostro rispetto e ringraziamento per le condizioni drammatiche ,in cui spesso si trovano a dover lavorare.
Le istituzioni dovrebbero capire questo ,e non tagliare questi costi di gestione,ma evitare tutti gli sperperi e le speculazioni che regnano nella sanità' italiana,anche se ,rispetto a tanti altri paesi nel mondo,la nostra sanità' in generale funziona abbastanza e riceviamo una assistenza soddisfacente.Auguri in ogni caso a Suo fratello per una pronta guarigione.
Carli

Ormai quello che succede a Teramo non si puó più commentare. Mancano le parole e si perde anche di dignità a chiamarla azienda SANITARIA.

Anche mio fratello tempo fa a rischiato la vita, aveva un infarto in corso e doveva scendere nei sotterranei per angioplastica o Bypass. Vedevo i medici agitati, ma non capivo. Ho scoperto poi che entrambi gli ascensori per scendere sotto erano in manutenzione e quindi la barella non poteva scendere. Dopo un po di tempo ho visto entrare nel pronto soccorso il 118, hanno caricato la barella sulla autoambulanza e lo hanno portato nei sotterranei da un entrata secondaria. Ora sta bene , ma chi sa se il suo cuore ha avuto ulteriori complicanze.

Bisogna essere fortunati.....è trovare la persona capace al posto giusto !!!

Ci vorrebbe solo un pò più di buon senso, io anche sono stato protagonista di un diverbio al prontosoccorso.Esperienza orribile. Non è che scaricando la colpa su delle mancanze di personale che si risolvono i problemi. Qui si tratta di poca dedizione al lavoro e poca abnegazione per un mestiere che dovrebbe essere una vocazione al servizio del malato, quindi debole ed indifeso.Non c'è umanità e rispetto per la situazione di disagio al PS di Teramo. Certe persone dovrebbero fare altri mestieri se non hanno voglia o interesse nel far bene il loro lavoro.Nessuno scarica barile ci aiuterà a migliorare, ma solo prendere coscienza del posto in cui si lavora ed avere più buon senso ed umanità.

scusami, se la fortuna ha salvato tuo fratello, non c'era bisogno che lo portassi in Pronto Soccorso!!!!!