Non era la partita Barcellona- Inter ma comunque sempre una semifinale di Coppa dei Campioni. Studiare la legge regionale, i recepimenti giuridici, valutare la gerarchia delle fonti e avere tanti dubbi sulla risposta del Presidente Te.Am, Sergio Saccomandi non ci ha fatto apprezzare le parate di Donnaumma. Invitiamo il sindaco D'Alberto, a una sua serena e formale valutazione perchè il capogruppo di Futuro In, Franco Fracassa, vi ha servito una doccia ghiacciata altro che scalda bagno.
Giancarlo Falconi
In data 26 aprile 2025 ho appreso dagli organi di stampa della risposta alla mia interrogazione consiliare del 15 aprile 2025, da parte del Presidente di TEAM Dott. Saccomandi, sull’annosa vicenda del pagamento della tassa di € 115,00 per la verifica degli scaldacqua elettrici.
La questione mi ha stupito nella forma in primis: difatti non è mai successo che ad un’interrogazione posta in Consiglio Comunale, abbia risposto un terzo estraneo al consesso civico.
Con l’amministrazione D’Alberto però lo scivolamento delle responsabilità è all’ordine del giorno: sulle piste ciclopedonali non abbiamo mai sentito la voce del Sindaco, ma ci siamo dovuti abituare ai sermoni dell’Arch. Tursi, sulla vicenda del palazzo della sanità il Sindaco non c’era e se c’era dormiva, sul cineteatro comunale il contratto in favore di Sottosopra si è rinnovato ad insaputa del Sindaco ed i teramani hanno pagato 450.000,00 euro, oggi addirittura alla mia interrogazione consiliare risponde il Presidente TEAM.
Non me ne voglia il buon Saccomandi, comprendo che il suo è un ruolo delicato di gestione ed amministrazione, ma faccia quel per cui è stato nominato, che di certo non è rispondere alle interrogazioni poste in Consiglio Comunale, altrimenti si candidi e venga eletto.
La risposta alla mia interrogazione doveva avere carattere politico perché in tale consesso si è formata e perché è una scelta discrezionale della partecipata del comune, data la normativa in vigore, quella di continuare a chiedere soldi ai cittadini teramani per controlli che non sono più necessari.
Difatti sin dal lontano 2005 per legge nazionale gli scaldacqua familiari non sono più considerati impianti termici, per normativa regionale non lo sono più dal 2020 e seppur solo nel 2021 il comune ha recepito tali disposizioni cristallizzandole in un regolamento, oggi nel 2025, la società del comune di Teramo TEAM s.p.a. continua a chiedere gabelle e dazi ai poveri teramani, con il dichiarato obiettivo di esigere quanto non dovuto addirittura sino al febbraio 2026 come annunciato dal Presidente Saccomandi.
Comprendiamo che ci sono molte passività da soddisfare e che solo i cittadini teramani, non avendo la TEAM altre entrate, possono pagare, ma questa richiesta ci sembra vessatoria.
Quindi sig.r Sindaco dica qualcosa, ci spieghi perché i teramani devono pagare una tassa di verifica per impianti che non hanno più, ex lege, nessuna necessità di controllo.
Prenda coraggio sig.r Sindaco e da socio della TEAM dia al Presidente le giuste direttive sulla questione degli scaldacqua e risparmi ai teramani ulteriori salassi, bloccando un’attività che ad oggi è anche contra legem, e disponga anche la restituzione in favore delle famiglie che hanno già pagato di quanto esatto, ma non esigibile.
Attendiamo, speranzosi (poco), un suo sussulto di vita, un gorgheggio, una risposta alle famiglie che hanno ingiustamente pagato.
Franco Fracassa
Capogruppo in Consiglio Comunale
Futuro In Teramo
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