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Caro Gusto di Canale Cinque, queste sono le Virtù teramane il resto è senza gusto...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Come rispondere a Gusto di Canale Cinque che ha confuso pasta e fave?

https://www.tgcom24.mediaset.it/2019/video/virtu-con-fave-fresche-e-guanciale-croccante_3108436.shtml

Con le Virtù....https://www.youtube.com/watch?v=qGmcPxXzhGQ&feature=youtu.be


Esiste un pensiero che diventa storia, racconto, tegame, legame, legumi, poesia, prosa, pietanza, leggenda, nobiltà, le…Virtù. La filosofia di Teramo è la Teramanità, ovvero la tradizione, altrimenti non ha motivo di esistere, insistere, lontano tra due piccoli fiumi, il mare e la montagna, perché sarebbe un riflesso flesso, perderebbe un primato per diventare primate, perderebbe di personalità... per diventare l'elegia della banalità. Quando si entra nella Cantina di Porta Romana, prima di guardare le foto, prima di salutare, prima di sedersi, prima di ordinare, prima di sorridere, si sente…tutto diventa…il tutto. L'insieme fatto di Fagioli, ceci, lenticchie, Piselli, fave, bietole, indivia, scarola, lattuga, borragine, cicoria, spinaci, misericordia, carciofi, zucchine, carote, aglio, cipolle, aneto, maggiorana, prezzemolo, menta, salvia, timo, sedano, basilico, pepe bianco, noce moscata, prosciutto crudo, osso di maiale, orecchie cotenne e piedini di maiale, carne di manzo macinata, Pasta di Grano duro mista sia di formato corto che lungo, pasta fresca tajulin e patellette, Pasta fresca all'uovo, maltagliati, pappardelle, olio extravergine d'oliva, sale, farina e uovo…si chiamano Virtù. Ora potete salutare il cantiniere per eccellenza, Marcello Schillaci, che non esiste, non è lui, attraverso la sua mimica teatrale diventa un personaggio, cento personaggi, ospite e indovina chi viene a cena, garzone e chef, padrone di casa e viandante. Uomo di strada e di salotto. Ortolano e casciaro. Casinaro. Boccacce e sberleffo. Boccaccesco. Si diventa condimento per pietanza, si assorbe la frittura attraverso i tempi della cottura, si ascolta dopo aver sentito... La voce del cibo. C'è sua madre, la sua infanzia, i pantaloni corti, un abbraccio, suo fratello Annino, le lacrime, i sorrisi, la delusione, la vita…sua moglie...i suoi figli...non è giusto imitare la Virtù teramana con il similoro, perché si offende la qualità, si offendono gli ortolani, gli antichi mestieri…chi per una vita ha fatto il Ricercatore del gusto, chi lo slowfood è solo una parola inglese, chi ha il valzer degli addii nel sangue, chi mastica lentamente da sempre…e non merita di masticare amaro.

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Commenti

Schillaci non ha bisogno di pubblicità. Non credo si possa discutere.
Il piatto, la pietanza, la ricetta per quanto “protetta” da un disciplinare, essendo tradizione, si tramanda, è stata tramandata di generazione in generazione, ogni casa ha la sua, il suo gusto... è così per ogni prodotto agroalimentare che risente del proprio “terroir”, territorio... casa, cucina, mani, dispensa. Non si può standardizzare!
Sennò che resta? Un prodotto da televendita adatto ad una tv commerciale.
Buon 1^ Maggio!

Io le virtù li magne solo da mia MADRE.
Quando non ci sarà più non li mangerò più.
Tutto il resto il nulla.

Mi ritengo.una persona estremamente fortunata.
Io le virtù le ho ,e spero di seguitare a mangiarle solo ed esclusivamente a casa mia, pur rispettando.moltissimo l 'operato faticoso.di tutte.quelle nostre donne teramane.
Mia.madre,purtroppo.scomparsa da.tanti anni.le faceva in quantità e qualità notevole.
Ha comunque lasciato,quale sua meritevole erede
mia moglie,anche lei.bravissima in cucina ela cui.origine è di.Castel Castagna.

Non è questione di Schillaci o di Vialli o di Canale 5. Con o senza DOP si fa un consorzio di tutela e si querela o si denuncia chi mistifica. Territorio Aprutino-pescarese...l’olio fa da sovrano...ma peppiacire. Tra poco altro che Banca d’Italia, caserma, provincia, pure lu Gran Sasse ci facciamo portare via.

Da noi ancora le facciamo in quantità industriale per poi smistarle ai vari amici ,che a mezzogiorno sembra na processione!!!!

Gentile sig. Cremonini, il futuro di Teramo è poca cosa se continueranno le solite vecchie logiche dell'invidia, del pettegolezzo, della gogna e dello sputo.
Una città decadente, senza progetto e senza futuro.
Tutto quello che è stato perso ha una radice.
La lapide delle malelingue è il simbolo di questa città.

Purtroppo quando non proteggi i tuoi prodotti, non valorizzi il territorio e la tua cultura, sei soggetto a speculazioni... E allora sentiamo Cannavacciuolo dire che gli arrosticini sono campani e altre amenità simili... Buone Virtù a tutti e a ognuno le sue...