L'unione dei Comuni che comprende tra gli altri, Cermignano, Canzano, Castellalto, Penna S.Andrea, Basciano, Cellino, Bisenti, Montefino, Arsita, Castiglione Messer Raimondo, "consorziati" per i cosiddetti servizi assistenziali, sta perdendo giorno dopo giorno, la carta del diritto ai servizi sociali.
Un sociale che sta morendo per una cronica mancanza di fondi.
Il grido di aiuto, un vocalizzo simile in ogni parte d'Italia, la nostra colonna sonora, il tormentone da quattro stagioni, è stato lanciato da sessantina di operatori tra autisti e assistenti, che denunciano un ritardo in alcuni casi di sette mesi nel pagamento degli stipendi, scusate, meri rimborsi spese.
La situazione era grave, diventata gravissima quando al taglio drastico delle ore, intorno al 40%, provogando il ricorso alla Cig ( in ritardo di 12 mesi) si aggiunge l'impossibilità da parte degli operatori di anticipare i soldi del carburante.
Le coopoerative impossibilitate ad andare avanti nella normale amministrazione hanno accumulato debiti su debiti, tra sanzioni previdenziali e gli atti dell'agenzia delle entrate.
Un servizio classificato come essenziale che da oggi non è più tale.
La sintesi?
Il sociale diventa fonte di tagli della spesa pubblica.
Il sociale diventa la vergogna degli enti locali e dei suoi amministratori.
Una Nazione che non cura più la famiglia è una nazione orfana dei valori costituenti.
Commenta
Commenti