Bando dell'Housing sociale di via Longo.
Le ragioni cambiano.
I motivi variano.
Dietro a ogni decisione possono giocare diverse variabili.
Quella procedurale.
"L'opposizione tutta e in particolare Paola Cardelli, sottolinea, ma solo per coincidenza, come la capacità edificatoria delle nuove palazzine avrebbero un surplus dell'oltre 60% rispetto a quello previsto dal piano regolatore che si attesta al 15%.
Come se si volesse favorire la cementificazione del privato".
Un bando facilmente impugnabile secondo il parere di due noti avvocati amministrativi della regione Abruzzo.
Quella del terremoto.
L'emergenza abitativa degli sfollati non può prescindere dal riaprire immediatamente le gruaduatorie e di fermare le eventuali procedure di sgombero di via Longo.
Quella politica.
La maggioranza aveva deciso di non partecipare a nessuna riunione pubblica sull'Housing.
La presenza in coppia dell'Ass. al Sociale Eva Guardiani, che avrebbe voluto la delega all'urbanistica dell'Ass. Misticoni e del presidente della Commissione Urbanistica, il consigliere Falasca, ha destabilizzato il gruppo di NCD che ha chiesto un'immediato confronto politico.
Per comprendere quali basi, quale politica, bisognerebbe armarsi di fantasia e goliardia.
Non è il periodo.
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