Una premessa.
L'AD di Teramo Ambiente e di EcoTedi ( ati tra Te.Am e Diodoro che gestisce la raccolta di Giulianova), l'Avv. Luca Ranalli, mi è simpatico.
Una questione empatica tra due persone che non si conoscono, non si sono mai parlate ma che hanno giocato a basket.
Gli orari impossibili la mattina, il controllo d'affetto e a fette agli operai del Porta a Porta, quella sottile vena di follia da iper lavoro.
Le giustificazioni a tempo dettate da chiare norme di legge e qualche palleggio dietro la schiena per evitare una stoppata.
L'Ad. Ranalli è antipatico agli operai, ai politici, ai controlli dell'ispettorato del lavoro, alla sanzione da quasi 40 mila euro dell'inps per contratti multiservizi precedenti alla sua gestione.
La polemica sui passaggi di livello di alcuni dipendenti Te.am e altri dimenticati e gli atti ancora non notificati al Mo.Te di Ruscitti, nonostante un piano di rientro, alimentano altri mancati inviti a cena della Teramo che conta.
La scivolata sulla buccia di banana?
La madre di ogni risposta?
Un Godot da ottobre.
Il presunto conflitto d'interessi.
L'incompatibilità sarebbe nota da mesi.
Non si può essere Ad in due società che fanno da statuto la stessa attività.
Ripeto, controllore e controllato.
Te.Am e Ecotedi.
Che cosa ne pensa il collegio dei revisori?
Due stipendi che sommati sfiorano la somma di cento mila euro.
Lo stesso presidente della Te.Am Bozzelli è anche consigliere di Eco.Tedi ma non percepisce nessun gettone.
Per quale motivo?
Anche lui, comuqnue, dovrà scegliere se continuare a essere Presidente della Te.Am o consigliere di Eco.Tedi.
Quando l'Avv. Ranalli prenderà una decisione comunicandola all'Avv. Ranalli?
Teramo o Giulianova?
Uno contro uno per un derby da psicodramma.
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