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Lo Stato condanna i disabili all'assistenza dei Comuni senza soldi...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Leggete questo comunicato dell'Ente Provincia di Teramo ma sarà identico in tutta Italia. 
A seguito del riordino delle funzioni, infatti, sono state trasferite ai Comuni i servizi in materia di “assistenza Scolastica qualificata e trasporto scolastico degli studenti disabili frequentanti le scuole superiori di II grado” e quelli in favore  “di non udenti e non vedenti”.
Per l’attivazione del Servizio di assistenza scolastica qualificata o alla comunicazione, quindi,  i dirigenti degli Istituti di istruzione secondaria possono inoltrare le richieste ai comuni del territorio dove insiste l’istituzione scolastica; per l’attivazione del Servizio di trasporto scolastico  e dei  servizi educativo - assistenziali a favore dei soggetti con disabilità sensoriale le istanze possono essere inoltrate al proprio Comune di residenza.
In questo delicato momento di transizione è consigliabile rivolgersi alle associazioni di categoria per dubbi e approfondimenti e gli uffici dell’ente, in via Taraschi a Teramo, sono comunque a disposizione dell’utenza".

Il Comune di Teramo  ( ma vale anche per Milano) dovrebbe provvedere a circa 300 mila euro di una spesa non prevista.
E dove potrebbe andare a risparmiare?
Visto che il bilancio, approvato da un consiglio incapace di leggere numeri ed allegati,  vede le categorie più deboli quasi completamente dimenticate?
Dove andrebbe a ridurre la spesa?
Alla fine la disabilità, le ristrettezze economiche hanno un prezzo altissimo.
L'esistenza quotidiana.
Non siamo un popolo civile. 

       

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Commenti

Far gestire tutto o quasi dai Comuni, sopratutto questioni cosi' delicate come l'assistenza a chi e' stato meno fortunato da noi, equivale mettere tutto il peso di una famiglia sulle spalle del figlioletto in fasce mentre i genitori se la spassano. Facciamoci del male. Continuiamo cosi'...
Hanno depotenziato le Province, rendendole, di fatto, un contenitore semivuoto, con la scusa che non servivano... ora ci si accorge che qualcosa facevano, anzi, anche più di qualcosa, e che quel poco che gli è rimasto da fare non riescono a farlo perchè depretate dallo stato centrale di tutte le risorse... Un tempo si parlava di federalismo, di sussidiarietà, di livello decisionale il più possibile vicino ai cittadini; con il renzismo berlusconato si è tornati allo stato centrale, uno stato che, però, molla gli adempimenti rognosi ai comuni, e se non ce la fanno fatti loro... amen
Bene ora sappiamo che i 360000.00 euro possono sicuramente essere spesi meglio... il Sindaco che li ha tolti non si sa dove.. ora sa però dove metterli. .. Non si dica che sono soldi del museo ... Non sono sicuramente gli incassi della sala San Carlo o della vendita di libri e cataloghi ecc...
Cari disabili, ci dispiace (si fa per dire), ma per cancellare l'Imu ai poveri ricchi e soddisfare Berlusconi, Brucchi e anche Grillo, da qualche parte bisognava pur tagliare.