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Terremoto: I Dubbi sull'inagibilità e le preoccupazioni delle famiglie teramane...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

La storia è molto semplice come la domanda.
Come dormireste al loro posto?

"Il 24 nov 2016 i Vigili del Fuoco hanno fatto un sopralluogo al fabbricato di via xxxxxxxx dove abitiamo (nucleo familiare composto da padre, madre e due figli).
Il referente della squadra ha dichiarato l'inagibilità del palazzo, consigliandomi di andare via al più presto, ovviamente dopo l'ordinanza.
Mia moglie, il 28 nov 2016 , si è recata presso gli uffici comunali preposti, dove gli hanno confermato il referto e l'inagibilità, aggiungendo di attendere l'ordinanza firmata dal Sindaco.
Alle ore 15:16, di oggi 28 nov 2016, ci ha contattato in famiglia l'amministratore del condominio comunicando  che oggi 29 nov 2016 verranno a fare un altro sopralluogo i tecnici della Protezione Civile perché sarebbero sorti dei dubbi sulla inagibilità.
Queste azioni conseguenti ci preoccupano ulteriormente e ci fanno vivere il quotidiano con più apprensione".

Ci vuole sensibilità e quella capacità empatica di spostare la propria visione ed abbracciare il quotidiano dei cittadini.
Come si può lasciare una famiglia anzi, le famiglie, ( non è il primo caso)  nell'angoscia di un pericolo?
Se arrivasse un'altra scossa di terremoto?
Un'altra scossa che causasse il crollo della palazzina con questa famiglia all'interno perchè in attesa DELLA SECONDA VERIFICA e della conseguente ordinanza del sindaco?
Seguiremo l'intera vicenda in attesa della protezione civile...

Articolo in aggiornamento...





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Non è l'unico caso nè sarà l'ultimo. Vedrete che al passaggio della Protezione Civile con le squadre Dicomac scoppierà lo scandalo verifiche. Molti palazzi sgomberati e case classificate inagibili in realtà avranno al massimo un esito B. Quindi non da mandar via gli occupanti. Chi pagherá l'enorme cifra per le autonome sistemazioni o gli alberghi cause queste gravi incompetenze? Chi sarà responsabile di questi procurati allarmi? Chi risarcirá il disagio arrecato a queste famiglie? Chi risarcirá l'inevitabile deprezzamento degli immobili oggetto di non chiare classificazioni?
Una piccola domanda: gli edifici dichiarati inagibili temporaneamente e, quindi, classificati con esito B, gli occupanti non devono lasciare l'edificio? Ringrazio anticipatamente
@ Maurizio. A - Edificio agibile. La funzionalità dell'edificio non risulta alterata a causa di eventuali danni causati dal terremoto B - Edificio temporaneamente inagibile (in tutto o in parte) ma agibile con provvedimenti di pronto intervento. L'edificio è in tutto o in parte temporaneamente inagibile, ma è sufficiente eseguire interventi di pronto intervento e di rapida realizzazione per ripristinare l'agibilità e poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti C - Edificio parzialmente inagibile. L'edificio presenta porzioni che sono agibili ed altre zone che sono inagibili. È il Comune che specifica con Ordinanza sindacale le parti inagibili D - Edificio temporaneamente inagibile da rivedere con approfondimento. Si tratta di situazioni che presentano particolari peculiarità e che richiedono professionalità specialistiche. Si prevede quindi la ripetizione del sopralluogo da parte di una squadra adeguatamente formata. Fino a quel momento l'edificio è dichiarato temporaneamente inagibile E - Edificio inagibile. Nel caso di esito E l'edificio non può essere utilizzato in alcuna delle sue parti. Un edificio può essere inagibile di tipo E per motivazioni legate alla struttura portante, agli elementi non strutturali e alle fondazioni. F - Edificio inagibile per rischio esterno. L'edificio è inagibile per grave rischio esterno, dovuto al contesto circostante, anche senza danni consistenti all'edificio. L'esito F è assegnato in aggiunta all'esito proprio dell'edificio che può variare da A ad E
Questo e' il classico esempio di verifiche alla Ialiana. E' vero, i Vigili delFuoco dopo sopralluoghi hanno dichiarato inagibili alcuni edifici nel centro storico,in quanto tendenzialmente erano compromesse le scalinate di accesso e, quindi, trasmesso a Comune le verifiche per le opportune ordinanze. Successivamente , prima delle ordinanze, sono arrivati i Tecnici della Dicomac e, vedi, vedi, non esiste pericolo pertanto le ordinanze verranno emesse solo per alcuni casi. Questo attiene al fatto che quando i tecnici della Dicomac arrivano, vi e' una nutrito drappello di abitanti il sito da visionare ad aspettarli, che durante l'attesa anno già litigato tra loro. Il motivo ? Qualcuno e' proprietario di negozi al piano terra e non orrebbero che si dichiari inagibile il palazzo : perderebbero gli affitti . Alla faccia della sicurezza. Altri hanno gli apparentamenti ai piani terzo e quarto, non presentando lesioni alcune, pertanto vogliono ritornare nei propri alloggi, fregandosene se la scalinata condominiale regge o meno ad altro sisma. Questo vocio e interessamento di soggetti interessati , creano scompiglio nei tecnici Dicomac con richieste varie. Sarebbe opportuno che durante i sopralluoghi fossero presenti solo gli amministratori condominiali , al fine di far effettuare verifiche serie e ponderate. Classico esempio, Via Veneto civico 33; i Vigili del Fuoco a seguito di crepe presenti nella scalinata condominiale dichiarno inagibile lo stabile. Successivamente ( si ritiene a seguito dell'intervento di un dipendente comunale " tecnico") interene la Diomac e l'immobile e' inagibile al solo terzo piano, mentre il primo e il secondo forse Catg. B o C, e i negozi al piano terra ( oggetto dell'interessamento) sono più che agibili.
Gli edifici agibili , quindi A, anche se hanno subito danni dal terremoto non vengono risarciti. Vero?