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Teramo: Alfredo Caccioni cacciato dalla maggioranza. Forlini presidente del Ruzzo.

di Giancarlo Falconi
2 minuti

La chiamano maggioranza squalificata.
Un modo per dire che ieri al comune di Teramo è andata in onda l'ultima manifestazione di un numero aureo inesistente.

Presenti 6 aventi diritto su 17 consiglieri.
Vincenzo Falasca, da buon architetto, ha tirato una linea netta della squadra sorprendendo anche l'ass. Guardiani. 
La domanda delle domande.
Vale la pena andare avanti e attendere che il Caccioni di turno faccia crollare sette anni di centro destra?
Esiste ancora il centro destra?
Perchè dover subire quotidianamente le invettive dei cittadini?
Come si può difendere l'indifendibile?
Gatti celebra il funerale di Forza Italia e poi fa assumere da Forza Italia, il buon Rudy.
Coerenza.
In realtà non si può più usare la parola dignità perchè il sindaco Brucchi ( per me il migliore) ne ha vietato per editto il valore.
Decoro?
Decenza?
Rispettabilità?
Onorabilità?
Nobiltà?
Tutte parole cancellate dal vocabolario politico come la figura , anzi, figurina, di Alfredo Caccioni che molti vorrebbero vedere in opposizione.
Proporzione caccioniana.
Non ha votato il bilancio deve avere meno peso in maggioranza.
Dieta politica.

Come mai era assente il gruppo di Giacomino Di Pietro?
Il desiderio del ruolo di Antonio Forlini ha rotto le acque e partorito la richiesta politica?
Dodo Di Sabatino ha avuto troppe lotte intestinali?
Il buon ex vice sindaco, si sarà svegliato nella notte dopo aver sognato in dialetto teramano e si è fatto ricoverare nell'Ospedale dell'Accademia della Crusca?
Il virus dipietronum è contagioso. 
Semplicemente desiderano un posto nel cda del Ruzzo e non il ruolo di Antonio Forlini.
Un uomo nel cda ha più valore di un Presidente.
Un voto può bloccare la macchina operativa dell'intero ente.
I comuni soci possono nominare un membro del consiglio di amministrazione e la mente del gruppo Di Sabatino, l'ex presidente dell'acquedotto, Di Pietro, userebbe come cavallo di Troia ( chiediamo scusa alla Troia storica), la posizione per tornare a contare.
Si era fermato a cento.
Cento milioni di euro di debiti.
Si potrà migliorare.

Nel frattempo l'ass. Chiarini ha nominato il nuovo segretario del premio Teramo.
Un consigliere della Giunta Brucchi ci ha chiamato con uno strano affanno parlando di incompatibilità.
Il prossimo nuovo Caccioni molto legato all'ex Assessore Francesca Lucantoni.
"Falconi, io non ti ho detto nulla, ma uno che ha un  ruolo importante in una casa editrice può giudicare le opere inedite?
Non potrebbe utilizzare il suo ruolo e avere un ruolo privileggiato nei confronti di altre case editrici?".


Caro Sindaco Brucchi, la spina è stata spillata.
Buona bevuta...

Foto del mitico Luciano Adriani de Il Centro...




 

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Commenti

Visto che scienziati! chiamiamo uno di Giulianova per il Premio Teramo. Siamo degli imbecilli! Come se non avessimo personalità di rilievo in città . E poi è sacrosanto: c'è una pacchiana incompatibilità oltre che inopportunità. Chiarini, ovviamente , non conta nulla
@ANOMINO. il lavoro da fare è lungo. Il primo obiettivo è fare in modo che Lei si possa informare meglio prima di lasciare commenti con notizie sbagliate (che quindi creano confusione); ma soprattutto farò di tutto per far tornare il coraggio, a Lei e a molti, per non rimanere più nell'oscurità onanistica dell'anonimato nei commenti. Per recuperare la dignità di aprire un dibattito firmando col proprio nome, cosa che di sicuro porterà ad un miglioramento culturale. Anche del mio operato che non sarà infallibile.
Grande curiosità, Giancarlo. Il nome del nuovo segretario del premio teramo ce lo fai? Che poi pure il vecchio, di segretario, a conflitti di interesse non era immune...
Mi piace questo articolo. Assai. Mi piace l’argomento trattato e, soprattutto, mi piace come l’argomento è stato trattato. Mi piace l’ironia usata per evidenziare alcune circostanze che, seppur serie, se fossero analizzate con eccessiva seriosità produrrebbero travasi di bile anche al teramano più strafottente dei destini della sua città. Mi piace anche perché, sono sincero, leggendolo finalmente non si percepiscono posizioni strumentali nei confronti del sindaco – di quel sindaco che spesso in passato ho difeso beccandomi spietati strali (supportati da motivazioni inesistenti, ergo parimenti strumentali) da parte di altri commentatori più o meno assidui del blog – a conferma che, forse, in fondo non avevo grande torto quando affermavo che l’operato di Brucchi non è condannabile o lo è ma limitatamente, soprattutto se rapportato alla condotta di altri politici teramani tanto di opposizione quanto di maggioranza. E se persino Giancarlo dice di Brucchi “per me il migliore” (oddio, fulminato sulla via di Damasco Giancà… ma meglio tardi che mai, segno che sei intelligente e non diabolicamente fermo su aprioristiche tesi), quel “forse” incastrato nella frase “in fondo non avevo grande torto” mi sento legittimato ad eliminarlo. Mi piace perché dimostra che il sarcasmo vale – per chi lo sa recepire a dovere – più di qualsivoglia concetto astioso, a maggior ragione se si parla di un Caccioni con i galloni di presunto “ago della bilancia” (nientedimeno…). Mi piace per un motivo personalissimo che risiede nel riferimento a Troia, che mi ha fatto tornare in mente quando diverso tempo fa mi rivolsi ad una habitué de I Due Punti – la pescarese più teramana del mondo, la tuttologa che taccia me di essere tuttologo, la fan più sfegatata di Giancarlo al punto da sognare di sentirsi chiedere da lui “ti fidi di me?” mentre viene abbracciata, sempre da lui, sulla prua del Titanic – chiamandola con il suo nome (o comunque con il nome con il quale si firma) e poi “… di Troia”, per questo ricevendo da costei una minaccia di querela (???). Divertentissimo episodio, Dio solo sa quanto in quel periodo avevo bisogno di ridere (anche adesso ne ho bisogno per la verità… chissà, magari se la persona in questione dovesse replicarmi…). Mi piace perché un articolo così strutturato ha portato allo scoperto la pochezza dell’anonimo di turno, che per rivendicare la presenza di personalità di spicco di Teramo evidenzia – a torto od a ragione nel caso specifico, ma non è questo il punto – l’assegnazione di un determinato incarico in seno al “Premio Teramo” ad uno non di Bolzano ma di Giulianova (mi ricorda un celebre personaggio teramano scomparso, noto per essere perennemente ubriaco, che una volta mi disse “per me l’Italia finisce a San Nicolò”…), mortificando in questo modo – presumo da sobrio, questa è la cosa più grave – l’importanza a livello nazionale e probabilmente anche un po’ internazionale della manifestazione. Ed infine mi piace perché fa acciaccare la galletta ad un assessore, il quale invece di approfittare dell’occasione per starsi zitto disserta sull’anonimato utilizzato da chi interviene su questo blog dimenticando – spero almeno non facendo finta di dimenticarsi – che è l’opinione che conta indipendentemente da chi ne è il titolare. Dimenticando, in buona sostanza, che su I Due Punti come ovunque un parere intelligente di un anonimo varrà comunque e sempre molto, molto, molto di più di una minchiata espressa da chi rende note le proprie generalità. I like Giancarlo, complimenti.
@ Marco Chiarini (da assessore) Scusi gentile assessore, non ho capito se il segretario del Premio Teramo, tale Paolo Ruggeri, lo ha scelto lei o le è stato imposto dal suo padre-padrone Brucchi? Io questo signore non l'ho mai sentito nominare e non l'ho mai visto e come me l'intera cittadinanza. Lei invece si? Come si fa ad accettare l'impegno di un'edizione del Premio per 500 euro? Lo capirebbe anche un bambino che c'è qualcosa di strano. E allora, mi faccia il piacere di tacere. Dopo la Lucantoni un altro bluf in arrivo per la cultura. Una cosa e' sicuramente vera: tu Chiarini, non conti nulla. E mi voglio pure firmare Alessandro Verini
Minacce di querela non le ha ricevute solo lei sig. Santacruz, a me ancora tremano le chiappe. L'articolo di Falconi è stupendo ma ... ma... Lei dimentica che anche tra porci c'è un primus inter pares.
E niente, ma chiudetelo il Premio Teramo, ma lasciate perdere. E poi lei Assessore, ma che fa? Invece di rispondere si va a trincerare dietro la questione dell'anonimato? Ma lo sa che questo dibattito è vecchio e superato? Risponda nel merito: non trova ci sia incompatibilità di ruoli tra il lavoro che fa il sig. Ruggieri per Galaad Edizioni e quello che dovrebbe svolgere come segretario del Premio Teramo? E la prego Assessore, ce la motivi la sua risposta, che qui siamo pure stanchi di essere portati in canzone.
PAOLO RUGGERI? CHI E' COSTUI? CHI LO CONOSCE.... DA DOVE E' SALTATO FUORI... CHIARINI LEI COMINCIA MALE... MOLTO MALE... LA LUCANTONI HA APPENA FINITO DI COMBINARE DANNI ORA NON COMINCI LEI. UN CONSIGLIO: LASCI PERDERE BROCCHI.