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Le chiacchiere: Non tutti i crateri sono uguali...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Leggo e rileggo lo sfogo degli sfollati terremotati del cratere abruzzese.
Leggo e rileggo la loro delusione nei confronti dell'Amministrazione teramana e del fatto che nessuno sia andato a trovarli nelle strutture ricettive sulla costa.

Leggo e rileggo le parole del nuovo commissario per la Ricostruzione, l'on. Paola De Micheli che dichiara che tutto sarà molto veloce e risponderà alle esigenze dei cittadini.
Dopo 14 mesi, il nulla.

Scrive Domenico

30 ottobre 2016 ore 7,40 terremoto. 30 ottobre 2017 immobilismo totale
Sono trascorsi 12 lunghi mesi da quella mattina di domenica, in tutto questo tempo io e tanti altri sfollati della provincia di Teramo alloggiati in una struttura ricettiva di Roseto degli Abruzzi, non siamo stati segnati di ricevere una visita dalle istituzioni.
Alcuni giorni fa tornando a Teramo sono andato a trovare i miei amici Tonino e Liliana, nel salutare la moglie i miei occhi si sono incrociati con i suoi e con una lacrima che le scendeva sul viso mi ha indicato con la mano che voleva tornare nella sua casa, in via Giovanni XXlll a Colleatterrato Basso.
Io farei provare a voi Governatore della regione Abruzzo D'Alfonso, presidente della provincia di Teramo Di Sabatino e sindaco di Teramo Maurizio Brucchi cosa significa lasciare i propri affetti dentro quelle mura dove hai vissuto anni e anni della tua vita

La differenza tra i crateri?
Oltre che nell'operatività degli uffici sisma?
Anche nella sensibilità delle asl.

Regione Marche.
Supporto psico sociale a disposizione dei terremotati.
Dalle nove del mattino alle 18 della sera.

Trauma da post terremoto.

...i primi segni sono un senso di stordimento, confusione, ottundimento emotivo (in gergo chiamati numbing). A questi spesso si associano fenomeni molto comuni quali la depersonalizzazione e la derealizzazione.

La depersonalizzazione è l’esperienza di sentirsi distaccato da se, come un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo (sentirsi come in un sogno).

Chi lo sperimenta ha la sensazione di non essere nel pieno controllo delle proprie azioni, anche per quel che riguarda il parlare, e spesso l’esperienza di depersonalizzazione è accompagnata da considerevole ansia secondaria con il timore che queste esperienze possano significare che sono “matti” per cui hanno spesso difficoltà nel parlarne.

Insieme alla depersonalizzazione può manifestarsi anche la derealizzazione, ossia la sensazione che il mondo esterno sia strano o irreale. Si può percepire una alterazione strana e perturbante della misura o della forma degli oggetti, e le persone possono apparire non familiari o meccanizzate così da perdere il senso della realtà del mondo esterno.

Può succedere di avere la sensazione che l’ambiente circostante sembri irreale. La Derealizzazione può essere accompagnata da distorsioni visive soggettive come la sfocatura o il campo visivo ristretto o alterazione della distanza o delle dimensioni di oggetti (ad esempio macropsia o micropsia).

Fonte http://www.valeriorubino.com/effetti-psicologici-del-terremoto

A Teramo?
In Abruzzo?
Nessuno ci ha pensato.

Sorpresi?
Noi, no.

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Commenti

La "riunificazione" Delle procedure del terremoto serve solo a finanziare il cratere dei terremoti 2016/2017 con i soldi del 2009 visto che ad ora di soldi freschi e nuovi non ci sono...

UNA VOLTA LA MINESTRA SI ALLUNGAVA CON IL BRODO COSì DURAVA PIù A LUNGO.....
QUESTI STANNO FACENDO LA STESSA COSA....VEDI UFFICIO RICOSTRUZIONE TERAMO E MONTORIO ETC.....
PIù A LUNGO DURA PIù LORO STANNO DENTRO A PRENDE LI QUATTRI