Grazie Giancà.
Lo sai.
E mi fermo qui.
Grazie perchè leggendo la tua solita splendida cocciutaggine di quanto parti e lo facevi anche a scuola nelle battaglie per il termosifone ( eravamo piccoli), grazie ai tabnti articoli, video, foto tremende sulla droga ho avuto il coraggio di chiedere e la testa bassa di mio figlio mi ha fatto tremare.
lui non ci ha mai mentito.
"Ho provato, Mà".
Mi ha ucciso, dentro.
Mi sono sentita una fallita ma niente sberle, un abbraccio che ancora sento l'odore di quel sudore di paura tra mamma e figlio.
Non era a una festa ma davanti i gradini del Duomo.
Parliamone.
Parliamo dell'Aids.
Parliamo della droga.
Parliamone a scuola, nell'oratorio, tra di noi, a cena.
Ho chiamato mio marito.
Ne parleremo insieme.
Parleremo tra mamme e faremo un comitato.
Chiederemo arresti e controlli veri.
Grazie Giancà e passa per un caffè.
Lettera Firmata
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Commenti
Lodevole questa madre ma tirate furi i padri e metteteli davanti alle responsabilità che il loro ruolo comporta e che siano modelli di vita per i loro figli...i ragazzi chiudono le orecchie ai consigli ma spalancano gli occhi agli esempi...