Una scuola chiusa.
Associare il termine di esclusione a un edifico scolastico è come vietare la poesia guardando una luna piena riflettere le onde di un lago di mare; amare quell'ago nella cruna delle dune del cuore e giocare con le parole del dolore.
La Scuola Carlo Febbo e quei finanziamenti perduti nelle viscere di carteggi senza ormeggi e quei danni, che si ripetono, come panni sporchi, ogni sera con i residenti che osservano luci e lucette animare i fantasmi degli studenti che non hanno studiato o dei vandali, che ogni sera si manifestano in vetri rotti, porte distrutte e l'ascensore pericoloso senza vetrata di protezione, simboli anarchici, birre nei cassetti di una cattedra e quell'offesa che colpisce i gessetti della memoria.
Tutti dietro la lavagna per un sacrilegio che ricorda i sepolcri della bella scuola.https://www.youtube.com/watch?v=a1XAQ2t6IDk
Ps: Il video è stato rinvenuto da Nicole in una penna usb abbandonata vicino al Provveditorato...
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Pensare che c'erano dei soldi per riqualificarla!
la levatura della sua penna sig Falconi crea un divario davvero imbarazzante tra chi addirittura gioca con l italiano tanto lo conosce e padroneggia affidando ad espressioni di perfetto lessico linguistico sentimenti dell' anima.... e chi viola con ferocia e sprezzante ignoranza luoghi che furono preposti all educazione, alla formazione personale e formativa, alla crescita delle nuove generazioni....uno scempio....un assurdo ...uno schiaffo ...per chi nelle aule ambiemti di apprendimemto di competenze di vita ci crede profondamente
Questa è teramo questo è il nostro futuro fatto di degrado e di schifo ogni giorno fa rabbia pensare che si guarda all' effimero al banale e alle feste elettorale senza conoscere la città e i suoi problemi vergogna a chi dice che a teramo va tutto bene .terama no riflettete alle prossime elezioni.se teramo centro piange per degrado le frazioni urlano per l abbandono.san Nicolò ormai è totalmente dimenticata.vergogna a chi dice che va tutto bene!!!