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Il Ministero non stanzia i soldi per il Braga...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Una carta fatta.
Come carta straccia è il comunicato del sindaco Brucchi che ricorda tante sue tenere e inutili battaglie.
Ma almeno ci prova.
Tanto di cappello e non di capello.
Il Ministero, visto che il Braga è stato statizzato con il provvedimento del commissario, ha deciso che il glorioso istituto musicale non rientra tra le istituzioni destinate al contributo del decreto.
  Se aggiungiamo il fatto che il Braga non riesce a ottenere i soldi regionali perchè non c'è nessuno (finora) che firmerebbe il bilancio consuntivo, rimangono solo le parole del sindaco Brucchi e del comitato.
A voi il libro cuore.

“Qualcuno ha deciso che il Braga deve morire; ma io non ci sto. Assieme al nuovo presidente Sergio Valente daremo battaglia, affinché una volontà ormai evidente possa essere sconfitta”. È questa la reazione del Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi al Decreto del Ministero dell'Istruzione, emanato quest'oggi, che stanzia contributi per un importo di quasi 8 milioni di euro a favore degli Istituti Superiori di Studi Musicali, escludendo però l’istituto teramano. Nel Decreto in questione (che inviamo in allegato) una specifica clausola è riservata all'Istituto Musicale Braga di Teramo e sottolinea che, essendo statizzato, non rientra tra le istituzioni destinatarie del contributo. “Ciò significa – precisa il Sindaco Brucchi - che il Decreto ‘decreta’ la volontà da parte di qualcuno di far chiudere il Braga. Il nostro istituto difatti non è statizzato, ma non è nemmeno Pareggiato, per cui il suo destino sembra scritto. Ma non starò a guardare: metterò in campo tutte le possibilità per salvare l’Istituto Superiore di Studi Musicali Braga”.

Il malumore del Sindaco trova ulteriore alimento dalle mancate promesse del sottosegretario D’Onghia con cui il Primo cittadino si era recentemente incontrato a Roma (dopo ripetute visite) e dal quale aveva ricevuto assicurazioni ed impegno per sostenere l'istituto teramano (nella foto). “A questo punto - prosegue il Sindaco - bisogna considerare che gli unici fondi di cui beneficia il Braga sono i € 100.000 erogati dal Comune di Teramo, i 50.000 dalla provincia e 150.000 della Regione. Va detto che nel silenzio generale, il Comune di Giulianova ha negato il contributo abitualmente assegnato e la stessa provincia, ma in questo caso per ragioni comprensibili, non riesce ad avanzare una proposta per la destinazione dell'istituto”. Destinazione che, dal canto suo, il Sindaco sembra poter individuare nella ex Scuola media Molinari. Recentemente il Sindaco Brucchi aveva istituito un tavolo politico, chiamando a raccolta tutte le istituzioni territoriali per affrontare congiuntamente e con determinazione la problematica dell'Istituto musicale dal quale già 21 docenti sono a andati e solo 5 sono arrivati per l'anno in corso. “La parola fine su questa vicenda non è ancora scritta – conclude il Sindaco - e garantisco che tutte le energie dell’amministrazione saranno profuse per salvare questa storica istituzione teramana ed abruzzese”.

Amen.  

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Commenti

Accertato che ci sono tante suonatrici di piffero in un partito politico dominante non si sarebbe potuto approfittare per nominarne una alla presidenza? La solita. Chiedo scusa alla volpofila.
L'Italia è un paese che va al contrario da anni e irrimediabilmente ,ma per quanto riguarda l'Istituto Musicale in un paese che va al contrario molto dipende dal peso politico che hanno i nostri politici locali e regionali, gli Onorevoli o Senatori Tancredi ,Ginoble,Sottanelli se scordo qualche nome è davuta al fatto che faccio il ranger e non sono avvezzo a certi sistemi . li avete mai sentiti parlare ? Hanno mai fatto nulla per il loro territorio ?
Appena ieri il Ministero ha "statalizzato" l'Istituto Musicale Braga, riconoscendo l'importante funzione pubblica che ricopre nel territorio provinciale e anche oltre. Subito dopo infierisce una clamorosa discriminazione negandogli un po' di ossigeno vitale. Abbandonato, sfrattato, senza sede e senza soldi..."statalizzato". Il ministero dell'ignoranza, come tutto il governo, cantano e contano solo i soldi da risparmiare sugli "ultimi", come hanno fatto e fanno per i disoccupati, gli sfruttati, i licenziati e i pensionati di latta. Il Pd locale, provinciale e regionale, i suoi eletti, D'Alfonso e gli assessori regionali, non hanno nulla da dire, da obiettare e da chiedere al governo? Fra tutti gli altri democristiani all'opposizione, Brucchi è uno dei pochi a farsi sentire, anche se quando era Berlusconi a governare e tagliare risorse alle scuole, ai comuni e alle regioni, non ricordo suoi particolari appunti critici. Alfano e Tancredi, Schifani, Cicchitto, Verdini, Berlusconi stesso, tutti affermano che Renzi è la bella o brutta copia del proprietario del partito del sindaco di Teramo. Solo Brucchi non lo sa?
Ha ben risposto alle polemiche dichiarazioni del Sindaco, il Comitato Braga che si è documentato sulla questione. Al Braga non spettano più quei soldi perchè non è più Istituto Pareggiato, ma è stato statizzato! Un'ulteriore riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che si è voltato pagina. Il 2 Novembre saranno coperte TUTTE le cariche in organico con docenti nuovi: 4 a tempo indeterminato, che approdano a Teramo con i trasferimenti in entrata, e tutti gli altri a tempo determinato provenienti da tutta Italia. E poi voglio dire al primo intervenuto, ma sono in troppi a scriverlo, che NON E' IL MINISTERO che ha statizzato l'Istituto teramano, ma IL TAR LAZIO per opera della Dott.ssa Cappugi che lo stesso Tar aveva nominato Commissario ad acta. Il Miur non lo ha fatto, nonostante gli fosse stato intimato dal Tar con Sentenza passata in giudicato, nè l'avrebbe fatto mai di sua spontanea volontà. Adesso lo Stato pagherà i nuovi docenti, ma si rifarà il prossimo anno sottraendo risorse alle casse degli Enti. Qusti ultimi avrebbero fatto meglio a fare le convenzioni nei mesi scorsi così da impedire che tutto il corpo docente, con tanti anni di servizio all'interno di questa gloriosa Istituzione, si trasferisse altrove.
Caro Falconi dovresti fare delle scuse pubbliche. Questa volta hai toppato Capita a tutti!

 Io ho letto semplicemente le due delibere.
Per quanto riguarda gli errori.
Sono il primo a chiedere scusa.
Però Carta Canta.





 

Mi scusi, Anonimo...come fa a dire che le cattedre vacanti saranno coperte da docenti di tutta Italia? Sulla base di cosa afferma ciò? Attualmente sono 4 le graduatorie nazionali vigenti: GET, GNE, 143 E 128. La GET e la GNE sono quasi esaurite, la 143 sta per esaurirsi poiché i docenti ivi inclusi saranno nominati in ruolo nei conservatori, i candidati della 128 hanno operato le scelte per le sedi di supplenza da alcuni giorni (probabilmente domani sul sito del MIUR saranno pubblicate le nomine a t.d. e vedremo quanti avranno scelto Teramo come sede di lavoro). Esaurite le sopracitate graduatorie nazionali che si fa? Si stila una graduatoria d'istituto al Braga? La vedo dura!
Ok su quel che scrive anonimo. Ma la sostanza non cambia e dà ragione a Falconi. Se -come dice lo stesso anonimo- "Adesso lo Stato pagherà i nuovi docenti, ma si rifarà il prossimo anno sottraendo risorse alle casse degli Enti" ne deriva che questo è un gioco delle tre carte? Cioè, ammesso che -faccio un esempio, non ho un'idea esatta delle cifre, ma ho sentito sempre parlare di un bilancio superiore al milione- i docenti del Braga (vecchi o nuovi che siano fa lo stesso) costino un milione di euro l'anno, lo Stato li paga ma poi l'anno prossimo dà un milione di euro in meno al Comune (o altri Enti in quota-parte, fa lo stesso...) togliendo i soldi dai trasferimenti dovuti per scopi quali strade, sociale, etc. E allora ha ragione il Sindaco a essere ben incacchiato. Che statizzazione è se alla fine paga sempre lo stesso il Comune (o la Provincia, o la Regione....)? Per avere questa statizzazione si sono addirittura persi quei soldi (la quota-parte degli 8 milioni di euro) che almeno il "vecchio Braga" avrebbe preso.
Fra i tanti teramani eletti in seno al Comune ed alla Regione, Brucchi è uno dei pochissimi che sta protestando fattivamente e formalmente – probabilmente è l’UNICO che lo sta facendo con la necessaria, estrema energia – presso le preposte sedi per i tanti “scippi” che sta subendo ed a breve subirà Teramo, non solo per quanto riguarda il Braga ma anche per l’imminente cancellazione della Prefettura (Giancarlo, della chiusura della Prefettura se ne parla troppo poco su questo blog pur essendo una cosa gravissima) e, a quanto sembra, della Questura che dovrebbe essere “retrocessa” a semplice commissariato (già me li vedo i criminali, soprattutto quelli della costa, che festeggiano ballando la samba per tre giorni e tre notti ininterrottamente) . Mi si lapidi pure perché sarei un “brucchiano” a tutti i costi, ma quanto segue va detto. Colui che spesso e volentieri viene definito “il peggior sindaco a capo della peggiore giunta della storia della nostra città” è un FATTO appurato (all’occorrenza in via documentale, gli atti ufficiali andrebbero resi noti non soltanto quando sono propedeutici alla feroce critica) che si stia battendo strenuamente e concretamente – a differenza di chi semmai è investito di cariche che gli imporrebbero maggiormente di farlo – per mantenere in vita sul territorio comunale certe istituzioni la cui soppressione sancirebbe inevitabilmente e definitivamente la fine di Teramo sotto molteplici aspetti vitali, legati non solo al prestigio (od all’immagine che dir si voglia) ma anche alla già precaria situazione sociale ed economica in cui ci troviamo (non mi attardo a spiegare il perché: in tanti lo sanno, chi è intelligente ed in buona fede ci arriva da solo, chi non lo sa è ignorante e chi non lo capisce è stupido, o in malafede, o entrambe le cose). Brucchi per Legge non potrà ricandidarsi come sindaco alla prossima tornata elettorale, ergo è sin troppo evidente – anche agli occhi di coloro che però sono costretti a sottacerlo strumentalmente in pubblico in ragione dell’antagonismo politico ed a volte pure del disprezzo per l’essere umano che li contraddistingue – che queste sue “battaglie” tutto sono fuorché bieche mosse per ottenere in futuro un tornaconto personale di qualsivoglia tipo. In realtà se fosse vero che Brucchi svolge il suo ruolo con l’intento di tutelare i propri interessi politici (per qualcuno anche non politici) anziché quelli della comunità che rappresenta, avrebbe – come in effetti ha – tutto da perdere sbraitando all’indirizzo di un Governo nazionale che n’altro po’ decentrerà da Teramo persino le scuole materne. Eppure i fatti – ribadisco: i FATTI – escludono l’esistenza di simili “calcoli” in quella capoccia pelata, al contrario per esempio di un D’Alfonso il cui totale disinteresse per i suindicati “saccheggi” (e per chissà quanti altri “in cantiere” che non conosciamo) confermano le sue mire in prospettiva perseguibili solo assecondando Renzi, evidentemente pianificate anche attraverso la scientifica condanna ad un misero destino di una Teramo che invece dovrebbe proteggere perché facente parte del “suo” Abruzzo. Alzi la mano chi attualmente ha la netta sensazione che D’Alfonso reputi Teramo una città forse appartenente alle Marche se va bene, se non addirittura appartenente a niente ed a nessuno (salvo quando viene a chiedere i voti). Uh… quante mani alzate… Come fila il mio ragionamento, eh? Talmente tanto che non dovrebbe essere così difficile credermi se dico che varrebbe nello stesso, identico modo per chiunque, anche per la Di Pasquale se si stesse parlando di lei e non di Brucchi. Vabbè, ad ogni modo la mia convinzione in merito a quanto ho appena affermato la rivendico perché è vera, checché ne diranno quei tantissimi che leggendomi sicuramente insinueranno che il presente mio commento è scritto da un soggetto afflitto da “brucchianite” acuta. Pazienza, d’altronde so benissimo che l’onesta intellettuale non si compra al mercato. Uno/a o ce l’ha, o non ce l’ha.
All'Appassionata: infatti le notizie sono che tanti docenti sia di 143 che di 128 pare abbiano scelto Teramo per cui per le cattedre lasciate libere dagli ex docenti non ci sarà bisogno di graduatorie di Istituto. Piuttosto, visto che il Miur conosce bene le tabelle comparative degli altri Conservatori, dovrebbe a rigor di logica aumentare il numero delle cattedre; sembra infatti che in base all'attuale numero di alunni, i docenti dovrebbero essere una cinquantina, mentre finora sono appena la metà e sono riusciti a far sopravvivere l'Istituto facendo più ore di quanto previsto dai regolamenti, gratuitamente e senza la garanzia di uno stipendio a fine mese.
Caro Anonimo delle 20,08, possiamo dirci tutto, se lo vogliamo, ma forse è il caso di essere precisi. Perchè forse si può prendere in giro chi non è del settore, ma non chi è addentro al settore stesso. Pertanto facciamo ordine. Le cattedre in cui, ad oggi, non ci sono docenti al Braga sono 23 (dalle 27 in organico vanno sottratte le 4 in cui si sono allocati docenti di ruolo da altre Istituzioni). Quindi vanno trovati 23 docenti. Anonimo scrive: " infatti le notizie sono che tanti docenti sia di 143 che di 128 pare abbiano scelto Teramo per cui per le cattedre lasciate libere dagli ex docenti non ci sarà bisogno di graduatorie di Istituto." Poco fa sul sito ufficiale del MIUR sono uscite le nomine delle GNE e della 143 (quelle della 128 usciranno tra domani e lunedì). Ebbene per ora solo 4 docenti hanno scelto Teramo. Sono 2 di clarinetto, 1 di oboe e 1 di sassofono. Ma dire "hanno scelto Teramo" è una parola grossa. Infatti, in 3 casi su 4 (clarinetto e oboe) quelle di Teramo erano le uniche sedi disponibili. Pertanto i docenti non le hanno scelte. Erano e sono le loro uniche alternative alla disoccupazione. Insomma, o vai a Teramo oppure non lavori. Nel caso di Sassofono, invece, il docente che per ora è stato individuato per Teramo è l'ultimo della graduatoria. Poichè però qualcuno di quelli che lo precede rinuncerà all'incarico, come fa da anni, "scalerà" di posto e andrà a lavorare sulla sede per ora occupata dal rinunciatario, e pertanto non ci sarà un docente di Sassofono mandato dal MIUR a Teramo. Questo a ulteriore dimostrazione che i docenti "ministeriali", se possono, non scelgono Teramo, anzi se ne stanno ben lontani. Quanto alle nomine in arrivo della 128, le vedremo nei prossimi giorni, ma alcune cose già si sanno. Per esempio esiste una pagina facebook di tutti i docenti di pianoforte presenti nelle graduatorie nazionali ministeriali. Questi docenti hanno tutti già informato vicendevolmente i colleghi delle preferenze effettuate. Ebbene, di 75 docenti -tra 143 e 128- nelle graduatorie di Pianoforte (i posti disponibili sono 93, tra cui i 6 di Teramo) nessuno, dicasi NESSUNO, pare abbia scelto Teramo. Questo nonostante, diciamolo chiaramente, Teramo non sia una sede scomoda. Eppure ci sono docenti romani che preferiscono andare in Sicilia o in Sardegna piuttosto che venire a Teramo. Idem sembra sia per i 4 posti di Teoria e Solfeggio, tranne ovviamente il docente che già lavora a Teramo da molti anni. Quanto alle altre discipline, probabilmente verranno a Teramo solo i docenti in quelle classi di concorso (Viola, forse Violoncello e forse Flauto) in cui la situazione è simile a quella scritta sopra per Clarinetto e Oboe. Per esempio, in Viola vi sono 11 nominativi in graduatoria e 5 posti (tra cui quello di Teramo). E' ovvio che qualcuno verrà a Teramo, altrimenti l'alternativa sarebbe restare a spasso. Ma in tutte le discipline in cui il numero degli idonei in graduatoria è inferiore alle cattedre vacanti (come il caso di Pianoforte che presentavo sopra), ve lo garantisco, nessuno o quasi verrà a Teramo. Forse solo uno o due. Perciò, caro anonimo, ti faccio questa previsione: dei 23 posti attualmente vacanti forse una decina saranno occupati da docenti provenienti dalle graduatorie nazionali. Sicuramente si tratterà di docenti di valore, anche se sono in fondo alle graduatorie, perchè nessuno si permette di giudicarli, e il fatto di essere primo o ultimo in una graduatoria non vuol dire che si vlale di più o di meno. Ma si tratterà nella stragrande maggioranza dei casi di docenti che non "hanno scelto Teramo" come scrivi tu, Ma "sono stati costretti" a venire a Teramo, pena appunto la disoccupazione. In qualche caso si tratterà di quei docenti che lavoravano laddove sono andati i teramani in uscita e che quindi "recupereranno a Teramo"la cattedra persa. Per gli altri 13 posti da docente o forse più (sicuramente per le 6 cattedre di pianoforte, che da sempre a Teramo è la disciplina con più allievi) bisognerà ricorrere alle graduatorie di Istituto (e qui va capito se il MIUR garantirà la copertura economica o meno....auguriamoci di sì) Il tutto, ripeto, per non dare informazioni fuorvianti. In pochi "scelgono Teramo". Nella gran parte dei casi chi verrà è perchè "è costretto" a lavorare a Teramo. Quanto alla questione "aumentare il numero delle cattedre" non so in che mondo vivi. I numeri delle cattedre delle Istituzioni AFAM sono cristallizzati dal 1999 e non possono essere modificati. Semmai si possono operare delle "conversioni" (cambio di disciplina, per esempio elimino una cattedra di pianoforte e la trasformo in fisarmonica, se i numeri degli alllievi lo consente) ma con un saldo pari nei numeri. Sugli allievi, in parte quel che scrivi è vero, ne dò atto. Sicuramente in passato il numero degli allievi era superiore rispetto a Istituzioni di pari organico. Non so in futuro. Vediamo se i numeri che vengono "sparati" dal Comitato Braga saranno confermati. Qualche giorno fa erano 400, oggi sono diventati 300. Vediamo....... Lascio perdere per ora le voci, autorevoli, che si sentono in ambienti ministeriali sul futuro prossimo dell'Istituzione. Se sono voci reali lo sapremo. Certo, secondo voci autorevoli, starebbe per partire l'offensiva finale di un Ministero che non ha proprio gradito il ricorso al Consiglio di Stato da parte degli Enti. Auguriamoci che ciò non sia, ma con un direttore a mezzo servizio, un consiglio accademico scaduto e non surrogabile, pare difficile che non ci siano decisioni conseguenti. Auguriamoci di no, per il bene di tutti. P.s. i due ausiliari "storici" in organico nel Braga lunedì prossimo saranno in servizio uno al Conservatorio di Pescara l'altro all'Accademia di Belle Arti dell'Aquila, anche loro trasferiti. Chi apre il portone?
Le notizie di docenti che intendono venire a Teramo provengono direttamente dall'Istituto. Hanno chiesto ed avuto rassicurazioni sul fatto che sarà lo Stato a pagare i loro stipendi, e non potrebbe essere altrimenti in quanto è scritto nel tanto discusso art. 10 del Decreto Cappugi, e dunque sono molto interessati a ricoprire le cattedre libere dell'Istituto teramano. Quanto alle soluzioni future, è ancora troppo presto per capire realmente cosa decideranno a Roma, mentre a Teramo c'è ancora chi insegue il progetto Dams che comporterebbe la cancellazione del Braga. La mia previsione è che l'Istituto diventerà sezione staccata del Conservatorio di L'Aquila o Pescara, a prescindere dalle volontà dei politici teramani. Chi vivrà vedrà!