Un sistema corruttivo.
Nessun altro sinonimo nella certezza investigativa.
Descritto molte bene sul quotidiano La Città a firma di Veronica Marcattili e che riassume, ciò che avevamo anticipato con la prima parte dell'informativa a Giulianova.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza di Teramo e dei titolari dell'inchiesta, i pm Andrea De Feis e Luca Sciarretta, il modus operandi amorale era diventato familiare in quei rapporti stretti, tra pubblico e privato per controllare i risultati degli appalti.
La dirigente Mastropietro del comune di Giulianova e diversi imprenditori come Armando Di Eleuterio e i fratelli Scarafoni.
Gli appalti?
Tutti nella provincia aprutina tra Giulianova e Teramo.
Il capoluogo potrebbe rappresentare la vera sorpresa dei lunghi accertamenti e riscontri.
Coinvolti a vario titolo un dirigente dell'asl di Teramo, Roberto Breda e un collaboratore tecnico dell'asl, Carmine Zippilli, per l'appalto dell'ospedaletto.
Ne avevamo scritto, ricordate?
La famosa nevicata del marzo 2015 e poi quelle impalcature rimaste fino a oggi?
www.iduepunti.it/12_novembre_2016/quanto-ci-costano-i-lavori-fermi-dellasl-di-teramo
Altri appalti sempre a firma Asl e forse la macchia penale si potrebbe allargare in altri uffici.
In queste ore il quadro investigativo si sta arricchendo del lavoro tecnico forense e dei tanti messaggi scaricati da Whatsapp e dalle mail degli indagati.
Oltre alle trascrizioni delle intercettazioni ambientali e telefoniche.
La domanda sorge spontanea.
Se un imprenditore adottasse un sistema illegale per lavorare e vincere gli appalti nel comune di Giulianova, a venticinque chilometri dal comune adriatico, nel capoluogo di provincia, Teramo, dove ha svolto una marea di lavori, sarebbe stato colpito dalla redenzione?
...e a quanto pare...non finisce qui...
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