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La Ricostruzione: La verità e l'imbarazzo di Giovanni Lolli...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Chi conosce un pò Giovanni Lolli, il presidente Giovanni Lolli, giurerebbe di aver sentito le sue urla, ieri mattina, nei locali del Genio Civile di Teramo che ospita gli uffici dell'Usr.
Gli ispettori regionali, i due sindaci ingegneri del cratere sismico, Tiberii e Anastasio, hanno posto le prime elementari domande al direttore, Marcello D'Alberto.
https://www.youtube.com/watch?v=A-2ma5M1Mvc&feature=youtu.be
Una sceneggiata per salvare la faccia del partito democratico che ha nominato il valido Dirigente di Pineto?
Luciano Monticelli, a cui siamo legati per passate battaglie sociali e che non riconosciamo più da molto tempo, ha smesso di difendere una sua scelta territoriale?
Sette giorni di controlli per verificare cosa?
Basta fare un click come abbiamo fatto in quasi due anni di interviste e controllare i quattro crateri sismici di questo terremoto della trasparenza.
Stesse procedure, stessa normativa, stessa formula con le dovute differenze di peso ed aliquote.
L'Abruzzo è ultimo con un distacco umiliante che non ci meritiamo per storia e coraggio.
La Politica?
Ha difeso le proprie scelte, arroccando giustificazioni alla mediocrità, agli eventi come se i venti fossero contrari solo alla Regione Verde D'Europa.
Una categoria E annunciata, una seconda casa e pochissime categorie B, quelle con danni lievi che avrebbero potuto cambiare la vita, il quotidiano degli abruzzesi fuori casa.
L'imbarazzo, la vergogna, la confusione per una nomina che si trascina come un amore senza passione, senza ardore, senza sentimento ma con il risentimento di un rinfaccio.
Sedici mesi di denunce per l'inesistente Ricostruzione con un Franco Fracassa, ex assessore alla Protezione Civile del comune di Teramo, umiliato e stornato da chi avrebbe aspirato al miraggio di un guadagno presente e futuro.
Conserviamo articoli e prime pagine di elzeviri disonoranti e altri pianti. 
Sedici mesi di tecnici non ascoltati e rimandati a Settembre di una scuola senza appelli o esami. 
Sedici mesi di un Abruzzo in cui le Gru erano uccelli migratori che non si fermavano per paura di essere conteggiati nei dati dell'Usr.
Sedici mesi in cui il Direttore D'Alberto, avrebbe con dignità dovuto dare le dimissioni e non accettare il premio di tredicimila euro che non ci offende come le urla senza eco di Lolli.
Tardive, inutili, stonate, afone come la solitudine di noi del terremoto che non ci meritavamo di rimanere soli.
Orfani di tutto anche di noi stessi e di quel coraggio che non abbiamo avuto a difesa dei nostri ricordi e di quella casa a monumento di un codice di famiglia. 
Chi siamo diventati per sopportare anche questa pantomima?
Chi ci mima un giorno migliore?

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Commenti

Analisi perfetta...purtroppo1

Geniali!
Sindaci (quindi politici) che "aiuterebbero" l'USR (quindi tecnici)?
Adesso parte la ricostruzione!
Lolli più che arrampicarsi sugli specchi è molto più bravo ad arrampicarsi in parete. É un bravo alpinista.
Ha fallito nella nomina. Non continui con la pantomima. Azzeri l'ufficio.
Comunque, vicino agli uffici del Genio Civile di Teramo ci sono le scuole dell'infanzia e quelle primarie. Non fatevi sentire urlare. Alcuni bambini potrebbero richiamarvi all'ordine e alla serietà. Se vi affacciate alle finestre, chiedete aiuto alle insegnanti. Ci sono ottimi team.
Dall'altro lato c'è la Asl. Dite che state scherzando altrimenti rischiate un TSO.
Geni civili!