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Tancredi, il Renziano, difende i profughi in Italia...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Mi è piaciuto l'onorevole Paolo Tancredi, ospite della trasmissione di Politica, "Dalla vostra Parte" in onda in prima serata su Rete 4.
In un acceso dibattito, Tancredi, intervenuto come rappresentante del Governo, ha difeso la politica dell'accoglienza degli immigrati, attraverso una riflessione europeista.
Il Problema è politico o economico?
Le cooperative sono comitati di affari o di accoglienza?
La guerra si sta trasferendo in Italia attraverso i clandestini?
Tancredi ha parlato dei siriani che saranno ospiti della Germania, ha ricordato che Mare Nostrum è nato dopo le centinaia di morti nel mediterraneo, ha mostrato un ascolto diverso, ma non ha convinto i cittadini, preoccupati, esasperati, delusi.
Gli Italiani sempre all'ultimo posto.
La piazza ha avuto l'ultima parola.
Chissà cosa ne pensa l'altro Paolo Tancredi.
Quello che critica Renzi a Teramo, giunta Brucchi-tetto isee-disabili, per difenderlo a Roma contro le invettive del sindaco Brucchi, che difendeva il capoluogo aprutino dalla battuta di Renzi sul Teramo Calcio e la serie D.
Porte girevoli.
 

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Commenti

Tancredi usi la stessa attenzione e la medesima preoccupazione che ha per gli immigrati anche per i disabili gravi. Per ottenere la stessa considerazione cosa dobbiamo fare, andare in Nigeria e poi sbarcare a Lampedusa?
Certo che Renzi è ridotto proprio male!
In tanti oramai hanno la faccia come Il......- SI difendono I clandestini assistiti dalle cooperative degli amici di merende e si. abbandonano I disabili
COME GIANO BIFRONTE, IL BELLICOSO DIO ROMANO capace di guardare dentro e fuori dalla porta. Tuttavia non posso non osservare, timidamente, che un partito che pratica la politica " double face" non mi sembra un partito SANO! per quanto riguarda,invece, la trasmissione televisiva forse sarebbe stato più igienico, prudente e opportuno non partecipare al dibattito a " perdere ", nonostante la nobile tesi sostenuta. Infatti la GENTE QUALUNQUE - in disagio economico e finanziario - si domanda, tutti i giorni, come mai la maggior parte dei politici si ostina a non interrogarsi su come faranno gli ITALIANI, con milioni di figli disoccupati a mantenere milioni di profughi, senza andare in malora. La GENTE vorrebbe solo COERENZA che, applicata alle persone, sta a indicare coloro che sono fedeli ai loro principi o che agiscono conformemente al loro pensiero. Tutto il resto è noia! Allons enfants
Non sapevo della presenza di Tancredi su rete 4 altrimenti, considerando il prevedibile contorno di sapore leghista, avrei tifato per lui. Paolo Tancredi e il partito di Alfano sostengono Renzi stando al governo, Berlusconi invece lo sostiene dall'opposizione: un patto del nazareno, un Verdini in soccorso con la sua pattuglia e già si parla di un altro patto. Una differenza di forma e non di sostanza. La "coerenza" di Tancredi ha permesso a questo governo di fare quelle controriforme di destra che il Pdl non era riuscito a portare a termine in molti anni, e mai ci sarebbe riuscito senza il decisivo ruolo del millantatore del Pd. @Aznavour, che la "gente qualunque in disagio economico e finanziario" possa essere turlupinata dai rutti di Salvini è anche comprensibile. Ma che a pensare all'Italia in malora per l'invasione di "milioni di profughi" sia lei.... @Virginia, vuoi vedere che fra le mafie che rubano cataste di miliardi l'anno, fra le caste di benestanti, milionari e miliardari che evadono 150 miliardi l'anno, fra la politica corrotta che si magna altri 50 miliardi l'anno in mazzette e bustarelle, vuoi vedere che i nostri disabili non vengono assistiti per la presenza degli immigrati?
La trasmissione e' stata molto scadente.
@ matita rossa: dal momento che si parla di immigrati il riferimento è stato fatto a quello. In altre altre occasioni e per altre circostanze, per quanto possibile, sarà fatto parimenti, non si preoccupi. Come sempre avvenuto sinora.
@Elena Obbligato per aver replicato, cortese, in mia vece
@ aznavour ;))))
Cara Elena, l'articolo parla di immigrati e non sono stato io a coinvolgere i disabili, ma Aznavour, Virginia e lei stessa che non avevo chiamato in causa. Resto in attesa dei chiarimenti di Aznavour per i milioni di immigrati che gli italiani già dissanguati dovrebbero mantenere. La matematica è diventata un'opinione? Oppure si pensa di risolvere un drammatico problema epocale dando i numeri a caso o alzando inutili e ridicoli muri, come fa Salvini?
Mi scusi Aznavour per averla inserita fra i commentatori fuori tema, ma mi sono accorto dell'errore dopo aver cliccato l'invio. Per il resto le mie perplessità sul suo commento rimangono tutte.
@ pregiata matita rossa, mi spiace ma non ho nulla da chiarire o aggiungere. Il mio banale commento mi sembra sufficientemente comprensibile e verosimilmente condivisibile da alcuni, non certo da tutti e tanto meno dal misericordioso Vaticano, quello statetello di soli uomini, posto sulla riva destra del Tevere, governato da una monarchia assoluta dove, tuttavia, i profughi non hanno ancora diritto di asilo..........................così si ritorna al già espresso concetto di COERENZA applicata alle persone!!! Com'è triste Venezia
Caro matita rossa, dal momento che lei chiede se gli immigrati siano gli unici a distrarre fondi ai disabili le è stato risposto di no, tanto che ricorrendone il caso viene fatto notare parimenti. Mi sono "permessa" di rispondere avendoli io stessa citati, anche se per dire ciò che penso non occorre che qualcuno mi autorizzi. Lo faccio in virtù dello spirito di interazione e di scambio di opinioni che sono il fine di questo blog. Se poi aznavour, con il garbo che lo contraddistingue, si è sentito rappresentato dalla mia risposta forse vuol dire che in quegli italiani esasperati sottintendeva anche, e non solo, i disabili e relative famiglie, di cui tanto in questo momento si parla. Se vorrà, sara comunque lui a risponderle, sempre che lo riterrà opportuno.
Sig.ra Elena,le cose sono diverse,non credo sia il caso di mischiare ceci e fagioli....come scritto da Matita Rossa,non è che i soldi dei disabi siano andati agli immigrati,per i quali tralaltro ci sono finanziamenti dell'Unione Europea VINCOLATI.....allora potremmo rimproverare a Brucchi e ai suoi assessori di dare più peso al processo del Teramo Calcio per LA PRESUNTA combine piuttosto che alle giuste proteste dei disabili e dei loro familiari. Idem dicasi dei Teramani,che a quanto pare si indignano più per la squadra cittadina che per ciò che succede nel quotidiano a Teramo.
Preciso di aver scritto il commento precedente prima di aver letto l'ultimo postato da aznavour, altrimenti verrebbe meno il senso...
Una volta passata l'emergenza profughi/clandestini/immigrati l'Italia risorgerà dunque? Non penso proprio.....la crisi italiana è dovuta alla mancanza di lavoro,e la mancanza di lavoro è data dalla DELOCALIZZAZIONE verso i paesi dell'Est Europa e dell'Asia. Della Valle sta spostando la produzione di una sua linea in Est Europa,la Zucchi si è trasferita in Cina,La Perla (intimo) in Tunisia.....non credo che questo sia accaduto x colpa dei migranti. Di contro meno gente lavora=meno persone pagano le tasse=meno trasferimenti alle Regioni,Comuni ecc. A pari passo si continuano a gestire in maniera NON OCULATA i soldi,con carrozzoni politici assolutamente inutili,spese non necessarie e via dicendo.
Sarebbe più giusto non mischiare le due questioni, se non altro perché quand’anche si dovesse definire (dubito fortemente) a livello nazionale la faccenda dei numerosissimi immigrati/profughi che da mesi giungono in Italia, non è detto che nel contesto locale automaticamente si delineerebbe in positivo l’attuale problema dei disabili teramani e delle loro famiglie. Certo, è innegabile che la condotta del Governo “centrale” che ha stanziato, stanzia e per forza dovrà continuare a stanziare – sino a chissà quando – milioni di euro per fronteggiare più o meno dignitosamente (molto “meno” che “più”) la piaga dei quotidiani sbarchi di povera gente proveniente dalla Libia, risulta inaccettabile per tantissimi italiani che pur vessati da una tassazione fra le più alte d’Europa sono costretti a rinunciare a molteplici servizi, in alcuni casi anche vitali, di cui hanno pieno diritto. Tuttavia io penso che in un dibattito/confronto riguardante un argomento così delicato come quello della situazione dei disabili a Teramo, serva a niente la critica continua ad una determinazione del summenzionato Governo “centrale” posto che ben si sa che si tratta di una modus operandi che non cambierà finché Renzi resterà Presidente del Consiglio (checché ne dica Salvini e tutti coloro che ultimamente si stanno allineando ai suoi proclami spesso oggettivamente demagogici: l’Europa non ci consente alcun “dietrofront”, se ne convincano tutti ed in particolare il segretario del “Carroccio”), salvo, forse, qualora i milioni di italiani evidentemente penalizzati da siffatte scelte e che le recenti statistiche ci dicono trovarsi sulla soglia della povertà (o sotto di essa) dovessero TUTTI riunirsi con i forconi dinanzi palazzo Chigi. Fantascienza direi, nel caso sarebbe già dovuto accadere da tempo. Sia ben chiaro, i genitori dei ragazzi disabili della nostra città hanno ragione ad incazzarsi al pensiero della maggiore quantità e della superiore qualità di servizi sociali che i propri figli otterrebbero, se potessero usufruire giornalmente di quei 32 o 35 euro (o quanti diavolo sono) di soldi pubblici invece destinati ad ogni singolo immigrato ospitato in varie zone d’Italia (oltretutto indistintamente, in attesa di sapere chi è effettivamente profugo e chi “semplice” clandestino). Ma se da un lato comprendo che detti eroici genitori vittime di un simile mastodontico paradosso si sentano “naturalmente”, legittimamente incazzati in virtù di un personalissimo coinvolgimento morale e materiale, dall’altro lato resto assai perplesso nel constatare come tanti altri – fra i quali diversi titolari di commenti qui presenti – non sappiano andare oltre una polemica i cui presupposti saranno anche astrattamente giusti ma che è totalmente sterile, improduttiva, arida, comunque inefficace, se alimentata da NON-disabili o da NON-familiari di disabili nell’ambito della battaglia che conducono (?) al fianco di una categoria di cittadini meritevoli di massima attenzione ma che ritengono siano stati messi in secondo piano dalle istituzioni. Per il motivo suesposto, non posso fare a meno di sospettare che codesti NON portatori di interessi diretti in questa vicenda – ripeto, compresi alcuni commentatori di questo articolo – siano mossi da tutto fuorché dal senso civico e/o di giustizia. Parte di costoro mi sembra piuttosto che si avvitino su loro stessi per giungere attraverso un “giro largo” sempre alle solite conclusioni, legate alla presunta indegnità di Brucchi e, nello specifico, della Misticoni (oltretutto poco furbamente… va da sé che accostando il discorso immigrati a quello dei disabili teramani si fornisce un formidabile alibi agli stessi Brucchi e Misticoni, ammesso siano veri gli errori tecnico-politici ad essi contestati). Si chiama strumentalizzazione a casa mia, probabilmente anche a casa di qualcun altro. Mi si perdoni la (consueta) schiettezza, ovviamente – nell’interesse dei miei concittadini diversamente abili – spero di sbagliarmi.
Signora Elena e Signor Aznavour, dalle mie parti si dice "tirare la pietra e nascondere la mano", ma siete liberi di scrivere quello che volete e dare i numeri che vi piacciono, come sono libero io di esprimere anche un dissenso e manifestarlo civilmente in un commento. Un normale scambio di opinioni. Grazie al lavorìo del Vaticano le classi ricche e conservatrici hanno fatto il brutto e cattivo tempo in Italia, in Abruzzo e a Teramo, dal dopoguerra ad oggi. Appena in Vaticano qualcuno prova a rivalutare i contenuti solidaristici del Vangelo, gli stessi conservatori scoprono la monarchia assoluta, il divieto di asilo, l'acqua calda, il papa comunista ...
Innanzitutto sig.ra Tanja l'Italia fa parte dell'Unione Europea ed è anche tra i paesi membri che maggiormente contribuiscono ai suoi conti. Sentir dire poi che gli immigrati sono a totale carico dell'UE mi sembra altrettanto assurdo. Per la parte che l'Italia mette di suo per far fronte all'emergenza ormai cronica degli immigrati, lo Stato centrale è costretto ad operare dei tagli ed inevitabilmente a rivalersi sulle amministrazioni locali. Pertanto in senso allargato TUTTI noi cittadini veniamo a rimetterci, disabili compresi, nella fattispecie vedendosi ridotta l'assistenza e tante altre porcate simili. Cose IGNOBILI in questo caso, perché ESSENZIALI e che quindi mi permetto di rimarcare. Il paragone pertanto è assolutamente pertinente per i motivi sopra addotti e perché, e qui mi ripeto, poiché in questo caso si parlava di immigrati il confronto è stato fatto con questi, così come quando si parla di altro ci saranno, e ci sono stati, altri paragoni. E ciò non significa che una cosa escluda l'altra. Non sono solo gli immigrati a togliere fondi necessari ai disabili, ma anche gli sprechi, i premi, i vitalizi, l'esagerato numero di dirigenti negli enti pubblici, dei parlamentari, le pensioni d'oro, la malagestione in genere, eccetera eccetera. Cose che io, e non solo, ho sempre rappresentato.. A mio avviso uno Stato deve garantire un ADEGUATO livello di benessere alla popolazione esistente (di qualsiasi colore) prima di farne entrare di nuova, altrimenti farà star male TUTTI.
Il budget della Commissione europea per l'assistenza umanitaria e la Protezione civile, ammonta a 1,3 miliardi di euro. L'Italia nel 2015 pagherà per la parte di sua competenza 114 milioni di euro, una cifra relativamente modesta se si considera che il solo Berlusconi ne ha evasi al fisco molti di più. Una cifra irrisoria rispetto ai miliardi depositati all'estero da noti finanzieri, faccendieri e trafficanti, con l'unico scopo di non pagare le tasse in Italia. Una briciola rispetto alla torta della corruzione politica. Renzi sta regalando miliardi di euro agli imprenditori per trasformare i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, ma con possibilità di licenziamento senza giusta causa. Il governo Renzi cancellerà le tasse ai proprietari delle prime case e delle prime ville extra lusso, e per lo Stato gli euri mancanti saranno molti di più dei 114 milioni destinati alla sopravvivenza di 78.784 migranti ospitati in Italia, censiti dal Ministero degli Interni. Ogni italiano dovrebbe contribuire con poco più di 2 euro l'anno, meno di mezzo centesimo al giorno. Considerando che la cifra potrebbe essere gravosa per la metà degli italiani, l'altra metà potrebbe accollarsi l'obolo. I tagli alla sanità pubblica e all'assistenza dei disabili c'entrano ben poco con l'arrivo dei migranti. Gli uomini a volte sono strani. Oggi tutti, credo, ci siamo commossi di gioia per la meravigliosa bambina ricomparsa alla vista dei genitori e di noi tutti. Sarebbe bello e soprattutto necessario, che di fronte a tante altre immani tragedie nelle quali sono coinvolti anche tanti bambini, si riflettesse molto di più, senza preconcetti e senza pregiudizi. Quale sarebbe l'alternativa all'accoglienza? Il rimpatrio forzato nei paesi dove muoiono di fame o di guerra? La stessa guerra? E' ovvio che più di qualcuno la ritiene una efficace soluzione per ridurre drasticamente gli "esuberi" e, come sempre accade, un'occasione per realizzare enormi profitti. Ma la "gente qualunque", le potenziali prime vittime di un eventuale conflitto, non dovrebbe farsi abbindolare dalla propaganda, interessata solo a raccattare consenso elettorale e portare argomenti strumentali ai guerrafondai. Cosa dovrebbero fare quei giovani eventualmente rimpatriati a forza? Morire di fame, farsi sgozzare, oppure unirsi al terrorimo sempre più organizzato e pericoloso, che nonostante gli aberranti metodi e l'incultura oscurantista e inquisitoria, garantisce il pane ai sottomessi? Quale danno minore si propone rispetto all'accoglienza, che può e deve interessarsi molto di più dei migranti e molto meno degli italiani che lucrano su di essi? Il governo italiano dovrebbe pretendere, se necessario minacciando anche l'uscita, il coinvolgimento di tutti i paesi aderenti alla CE, oppure l'esclusione di chi rifiuta di fare la propria parte. Ci sarebbe bisogno di politici e di politica e non di comitati d'affari.