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Tercoop e parcheggio piazza Dante. In arrivo una decisione...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Presto che è tardi.
La solita premessa.
Il sindaco D'Alberto conosce bene sia la problematica Tercoop che quella del parcheggio di piazza Dante.

Tercoop.
2017 e varie proroghe.
Illegittime secondo diversi dirigenti del comune di Teramo.
Il Commissario Pizzi, tramite delibera, autorizzava la gestione Tercoop fino all'avvio della procedura di gara.
Maggio 2018.
Gennaio 2019.
Nessuna aggiudicazione e la Tercoop continua a far  cassa con gli stalli.
Nel frattempo un dirigente sembra aver firmato la determina di cessazione del servizio...con quale decorrenza? Soluzioni?
Nessuna.

Arriverà prima la Procura o la prossima gara?

Parcheggio di piazza Dante?

 Esiste un atto che possa autorizzare la società che gestisce il parcheggio sotto piazza Dante a continuare a percepire denaro anche dal piano raso che era destinato a pubblica piazza? Esiste una convenzione?
Il parere degli uffici comunali sul Pef?
Non potrebbe il Comune di Teramo diventare gestore?
Soluzione?
Nessuna.

Fate Vobis....

 

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Commenti

Mandare a casa la Tercoop? Mah

Ai gestori del parcheggio a pagamento di piazza Dante furono ridotti una cinquantina di stalli per questioni di sicurezza e dal 2011 lavorano in proroga senza pagare l'occupazione del suolo per recuperare le perdite. Non conosco i conti del dare e avere e non commento. Alla cooperativa sociale Tercoop dal 2009 al 2011 furono sottratti trenta stalli a titolo definitivo destinati alla sosta selvaggia e le perdite non sono state mai compensate. Da quel periodo i lavoratori sono stati costretti a pesanti rinunce salariali per pagare il canone di occupazione del suolo pubblico dal quale non sono stati esentati come è avvenuto per i concorrenti di Piazza Dante. La Tercoop chiede l'indizione della gara da oltre 6 anni e ha proposto al Comune dei progetti estremamente vantaggiosi per l'Ente, ma non sono stati mai presi in considerazione e non sappiamo perchè, nonostante una Commissione consiliare li avevano valutati positivamente all'unanimità. La lunga proroga a perdere, non richiesta, ha costretto la cooperativa sociale non a far cassa, ma a lavorare in perdita e ad indebitarsi con il comune. Negli ultimi 2 anni, grazie alle rinunce dei soci lavoratori, la tesoreria comunale ha incassato circa 260mila euro del debito maturato. Dalle inchieste della Procura la Tercoop non ha nulla da temere perchè dalla lunga e illegittima proroga è stata pesantemente e immotivatamente danneggiata e per questo rischia di chiudere i battenti. Alcuni dirigenti del Comune di Teramo invece potrebbero e dovrebbero spiegare diverse questioni che sfuggono alla nostra comprensione e al semplice buon senso.

Città variopinta, città assurda, città gestita tutta a "modo sua".... Amministrazioni vecchie e nuove ma nessuna in grado di migliorare la vita dei cittadini che con tanti sforzi (quelli onesti) e le tasse hanno ancora speranze. Sig.Sindaco si faccia notare, rimanga vivo e visibile o sarà l'ennesima delusione politica.