L'equilibrio. Calciatori in eterno equilibrio come quegli uomini in bilico nel romanzo di Saul Bellow.
Se il primo colpo di testa della partita tra Avezzano e Teramo è stato dell'ottimo Chiarella al sesto minuto dopo un ottimo cross di Pavon; se Staiano per l'Avezzano rispondeva al 16esimo con un tiro alto dai venti metri; se di dieci minuti in dieci minuti al 26esimo i marsicani andavano in vantaggio con Mascella; se il Teramo pareggiava con l'indomabile Tourè su assist di Angiulli; se il secondo tempo di apriva con D'Egidio che sfiorava la rete con un tiro fuori di un capello; se il Teramo meritava il raddoppio per la doppia occasione di Loncini e D'Egidio; se tutto questo è accaduto di cronaca il Teramo paga il mancato cinismo sotto porta. Un pareggio che ha comunque un sapore di salvezza che raggiunge la quasi matematica. Da domenica prossima gli aprutini con maggiore ottimismo potranno puntare il secondo posto con L'Aquila e Chieti. La Sambenedettese vola a quattordici punti. Un altro campionato.
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