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La Grande Fuga dal Partito Democratico di Teramo...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Che cosa c'è peggio di una sconfitta?
Partire per una battaglia sapendo di aver perso.
Questa è la sensazione che non ha abbandonato i sensali alla riunione del partito democratico della provincia di Teramo.
Sandro Mariani non vuole candidarsi ma proporrà un nome per la lista del partito democratico.
Resisterà all'imposizione Legniniana?
La d.ssa Anna Marcozzi è la più corteggiata e forse farà  coppia con il Magnifico Rettore, Luciano D'Amico.
Nel PD?
A Roseto?
A Giulianova?
Tutto in alto mare, solo Dino Pepe ha ufficializzato la sua candidatura per quella Vibrata di Roseto che vede in Giovanni Legnini, l'unico nome per risollevare il valore istituzionale di uno schieramento.
A Teramo?
Alberto Melarangelo, il presidente del consiglio comunale è pronto e potrebbe fare coppia con Manola Di Pasquale, presidente dell'Izs ed ex presidente del partito democratico regionale.
Gli altri bottoni?
Pronti ad esplodere per le feste ma anche di rabbia e delusione.
Prossima riunione?
Sempre, ogni momento fino al dieci Gennaio, il giorno delle consegne per le liste. 


 

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Commenti

con tutti i danni che ha fatto Renzi il PD meriterebbe di scomparire.

Melarangelo e Di Pasquale sicuramente una coppia vincente. Caro Giancarlo tu parli di "bottoni" io oserei dire di botti. Mi auguro e caldeggerei anche la riconferma di Mariani ,allora potremmo parlare di fuochi pirotecnici. Legnini sa che può contare su questi nostri rappresentanti; mi auguro che Legnini si renda conto del loro appeal sui teramani.