Una premessa che vale come una messa, una preghiera al fare e non al disfare tutto teramano.
Non piacerà il contesto, il sospetto, il petto e il rigetto.
Garibaldi a piazza Garibaldi potrebbe essere un buon inizio.
San Michele.
Piaceranno quelle ali da super eroe e di speranza.
Una mostra istintiva.
Una mostra che educhi l'intuito alle opere d'arte.
Una mostra che sia il biglietto da visita di una Città capoluogo di provincia, che voglia recuperare l' assensa decennale dal circuito del turismo.
Teramo è una città morta che paga anni di sottocultura e di una politica senza la minima idea di una visione culturale.
A Teramo anche le rotonde sapranno d'arte.
E poi?
Il lungo fiume, i giardini, le piazze, le vie, i quartieri.
Gli scavi aperti.
Un bando di idee, libero ed espressivo.
Marco Pace e tutti i mastri d'arte avanno l'occasione di spazio e contesti.
Tutti gli artisti teramani, italiani e mondiali potranno partecipare alla costruzione di una storia.
Immaginate.
Sculture, dipinti, fotografie, graffiti, mosaici e pensieri.
La costituzione di un percorso storico.
Un esempio urbanistico.
Antonio Tancredi e il suo Crocetti.
Vi ricordate?
La raccolta fondi per quelle opere.
Dieci euro per l'arte.
L'Ass. Franco Fracassa e l'idea di farsi regalare dalla nuova Banca di Credito Cooperativo di Castiglione e PIanella, la statua di San Michele Arcangelo.
L'autore?
Venanzio Crocetti che in fondo è lo scultore di una delle tre porte in bronzo di San Pietro e del quale a Teramo, esistono importanti testimonianze, quali il monumento ai Caduti di tutte le Guerre di Viale Mazzini e lo stesso museo Pagliaccetti-Crocetti, nel piano interrato della Pinacoteca Civica. ( www.fondazionecrocetti.it/uploads/contents/c_7/biografia_crocetti_e_mostre_realizzate_dopo_la_sua_morte.pdf ).
L'ass. Fracassa e il supporto illuminante del regista e ass. alla Cultura Marco Chiarini.
Le luci a muta di un film che possa giocare a specchio di alba e tramonto.
La soluzione al grigiore di Teramo?
Il dialogo tra l'Amministrazione e i propri artisti.
Brucchi ha compreso tardi.
Piano, piano.
Pensate.
Prima c'era l'Assessore Lucantoni del mecenate Paolo Gatti, ora è tornata la parola.
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