Una foto che ricorda la normalità degli amorali. Quelli che non comprendono che un parcheggio sbagliato può condizionare la vita di più persone. Siamo a Teramo e ci scrive Cristina, 48 anni costretta a deambulare con due bastoni.
"Vede caro Falconi, la mia è una malattia degenerativa e nonostante ore di fisioterapia e di tante vasche a nuoto, presto sarò costretta alla sedie con le rotelle. Ieri mattina, questa auto ostruiva il passaggio del marciapiede e al buio ho deviato verso la strada. Stavo per perdere l'equilibrio visto le tante buche e a quel punto ho immaginato quando sarò in carrozzina. Non potrò uscire la mattina presto? Se avessi avuto la carrozzina come mi sarei mossa? Io esco la mattina per imparare a muovermi e perchè mi vergogno degli sguardi di compassione. Ecco, ieri ho pianto e mi chiedevo se la nostra società possa comprendere anche le esigenze di un prossimo che non conosce ma che lotta ogni giorno solo per sopravvivere con dignità? Perchè la nostra Polizia Locale non ci aiuta anche e solo con lezioni di educazione civica nelle scuole? Chiedo troppo? Chiedo troppo se mi appello alla nostra Amministrazione per quelle buche e per sanzionare chi trasgredisce? Aiutatemi non voglio trovarmi bloccata. Non voglio essere limitata dall'assenza dell'altrui pensiero civico.".
Lettera firmata
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