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Aggredirono un uomo per rapinarlo, tre arresti

di Anonimo
2 minuti

Ritenendoli autori di una violenta aggressione a scopo predatorio commessa nel Piceno, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, insieme ai colleghi della Compagnia di Giulianova (TE), hanno dato esecuzione ieri mattina a un'ordinanza di applicazione di misura cautelare a carico di due soggetti, già noti alle Forze dell'Ordine indagati per il reato di tentata rapina impropria aggravata.
   I fatti risalgono all'11 dicembre scorso, allorquando tre soggetti hanno tentato di penetrare all'interno di un'abitazione di Monsampolo del Tronto (Ascoli Piceno), verosimilmente allo scopo di commettere un furto. Prima che i tre però riuscissero ad entrare nell'appartamento, sono stati scoperti dal proprietario, un 35enne del posto, che stava rincasando e che, nel tentativo di fermarli, è stato colpito al torace con un cacciavite da uno dei malviventi, fortunatamente senza conseguenze gravi. Successivamente, i tre si sono dati alla fuga allontanandosi a bordo di un'utilitaria parcheggiata nei pressi. Le immediate indagini condotte dai militari del Nucleo Investigativo insieme ai colleghi della Compagnia di San Benedetto del Tronto, hanno permesso di rintracciare, poco dopo, uno dei tre malviventi, un 59enne, che nel frattempo aveva raggiunto la sua residenza di Mosciano Sant'Angelo (Teramo), il quale è stato quindi arrestato e tradotto presso il carcere di Teramo. Gli ulteriori approfondimenti investigativi sull'accaduto, sempre condotti dagli operatori del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno sotto le direttive della locale Procura della Repubblica, hanno consentito di risalire anche agli altri due complici a carico dei quali è stata emessa, dal GIP del Tribunale di Ascoli Piceno, un'ordinanza di custodia cautelare stante i gravi indizi di colpevolezza raccolti ed il pericolo di reiterazione del reato. I due, un 55enne ed un 26enne, sono stati catturati a Giulianova (TE), in cui risiedono, dai Carabinieri del Reparto Operativo di Ascoli Piceno e della Compagnia di Giulianova e tradotti, in regime di arresti domiciliari, presso le rispettive abitazioni. Per uno di loro è stata anche disposta l'applicazione del braccialetto elettronico.

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