La storia ha presto una sintesi.
Domenico Attanasii, dipendente della società in liquidazione "Abruzzo Engineering Scpa", ha posto l'accento e l'attenzione su di un incarico del comune di Teramo a un architetto.
Il professionista incaricato del progetto, fatte salve legittime omonimie, è per Attanasii un dipendente"Quadro" della "Abruzzo Engineering Scpa", già "Collabora Engineering S.p.A., dal 2 settembre 2002.
All'articolo n.5 del "Regolamento Aziendale e Norme di Comportamento" (allegato in PDF, nome file: regolamento aziendale e norme di comportamento0001.pdf) il professionista risulterebbe incompatibile per i dipendenti della "Abruzzo Engineering Scpa" effettuare lavori esterni in diretta o per terzi concorrenza.
www.iduepunti.it/20_settembre_2015/teramo-storia-di-un-incarico-comunale
La risposta dell'Ordine degli Ingegneri di Teramo, a firma del Presidente Alfonso Marcozzi, tende a giustificare i dubbi del signor Attanasii.
Secondo Marcozzi, l'architetto non avrebbe le giuste competenze per l'incarico afferente ad opere stradali.
Nell'analisi puntuale del Presidente dell'ODI, si ricorda che dette attività non rientrano fiscalmente all'interno di attività di lavoro autonomo non esercitato abitualmente e quindi fuori dal campo applicazione IVA.
Inolte, Marcozzi,segnala il danno economico per l'Ente, in quanto i compensi erogati per lavoro autonomo non esercitato abitualmente, contribuiscono a determinare la base dell'imponibile irap per l'ente pubblico, che è tenuto a calcolare l'irap dovuta applicando l'aliquota del 8,5% sulla base imponibile.
Ecco il danno economico causato all'ente pubblico, che con una prestazione professionale fatturata non sarebbe stato costretto a corrispondere l'8,5% dell'importo erogato per la prestazione occasionale.
Chi risponde?
...e non finisce qui...
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